Il presidente della Federazione Roberto Simoni interviene in merito alla frase attribuita alla ex presidente Marina Mattarei, pubblicata oggi su un quotidiano, secondo cui il cda avrebbe impedito i controlli e le verifiche sulle modalità di effettuazione dell’assemblea di fusione tra la Cassa Rurale di Trento e quella di Lavis, avvenuta nell’autunno dello scorso anno.
“A tutela dell’onorabilità degli ex consiglieri ed anche della stessa ex presidente e della buona reputazione della Federazione – dichiara Roberto Simoni – posso dire con certezza che:
1) il Consiglio di amministrazione in carica nel periodo considerato non ha mai vietato o impedito controlli su quanto è accaduto nel corso dell’assemblea di fusione al Palarotari il 23 novembre 2019;
2) nessuna competenza e nessuna autorità è riconosciuta al consiglio in questo ambito;
3) la Divisione Vigilanza della Federazione opera all’interno di un quadro organizzativo pienamente rispettoso delle disposizioni di legge, quadro che assicura alla Divisione stessa piena autonomia e indipendenza rispetto a qualsivoglia interferenza da parte della governance della Federazione;
4) la Divisione Vigilanza, nell’esercizio delle proprie funzioni esercitate con competenza e diligenza, ha preso atto che quanto occorso nell’assemblea del Palarotari è stato verbalizzato da un notaio quale pubblico ufficiale e che pertanto, rispetto allo stesso, nessuna azione – se non per via giudiziale – poteva essere eventualmente esperita facendo lo stesso fede sino a querela di falso”.
Per quanto riguarda la richiesta di incontro presentata dall’associazione Soci cooperatori trentini, la Federazione ha risposto rinviando l’appuntamento a data successiva alle nomine degli organismi di governo (vicepresidenti ed esecutivo), avvenuta nella serata di ieri. Conseguentemente, l’appuntamento richiesto verrà concordato nei prossimi giorni.
Tanto era dovuto.