Oggi è la Giornata Mondiale della Salute. Salviamo la nostra salute salvando il pianeta.
Scrive l’Oms: “Nel mezzo di una pandemia, con un pianeta inquinato, con malattie in aumento come cancro, asma, malattie cardiache, nella Giornata Mondiale della Salute ci concentreremo sulle azioni urgenti e necessarie per mantenere gli esseri umani e il pianeta in salute. Siamo in grado di immaginare un mondo in cui aria, acqua e cibo puliti siano a disposizione di tutti? Dove le economie siano focalizzate sulla salute e sul benessere? Dove le città siano vivibili e le persone abbiano il controllo sulla propria salute e sulla salute del pianeta?”.
Parlare di diritto alla salute mentre imperversa una guerra terribile e sanguinosa in Europa, che si unisce tragicamente alle tante che oltraggiano la vita di milioni di esseri umani, può apparire improprio. Eppure tutto è strettamente collegato ed è giusto considerare che oltre 13 milioni di persone nel mondo muoiono ogni anno per la crisi climatica, definita come la più grande minaccia contro l’umanità. Una crisi che inevitabilmente è anche sanitaria. Il 90% degli abitanti del Pianeta respira aria malsana derivante dai combustibili fossili.
Il degrado del suolo, la desertificazione e la scarsità d’acqua dovuti al riscaldamento del pianeta a all’accumulo di CO2 in atmosfera, stanno creando milioni di profughi climatici ed economici che si aggiungono a coloro che fuggono dalle tante guerre. La denutrizione di tante zone del pianeta fa da tragico contrappeso a un mondo che si ammala per ipernutrizione con disturbi dell’alimentazione, malattie cardiache, allergie. La pandemia dovuta al salto di specie e al nostro pessimo rapporto col mondo animale ci ha insegnato, non a tutti purtroppo, il potere curativo e preventivo della scienza unito a corretti stili di vita ma ha anche messo in evidenza le disuguaglianze presenti nel mondo e ha sottolineato l’urgenza di raggiungere una salute e un benessere equo per le generazioni future senza violare i limiti ecologici.
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I co-portavoce di Europa Verde
Lucia Coppola e Andreas Fernandez