Nel solco della Memoria della Shoah, durante la mattinata del 6 febbraio, il Collegio Arcivescovile di Trento ospiterà Emanuele Di Porto. Sopravvissuto alla razzia del ghetto ebraico di Roma il 16 ottobre 1943, diventerà noto al grande pubblico come “il bambino del tram” perché dodicenne sfuggito alla deportazione, verrà accudito per tre giorni e tre notti dai tranvieri di Roma che gli salveranno la vita.
Si ricongiungerà poi al padre, anch’egli miracolosamente sopravvissuto, ma perderà ad Auschwitz l’intera famiglia. Emanuele Di Porto, oggi novantenne, che non è stato mai bambino, ma neanche mai vecchio grazie al ricordo condiviso di quella salvezza, incontrerà i ragazzi del collegio per raccontare la sua storia. Vicenda commovente e a tratti poetica di uno degli ultimi sopravvissuti al rastrellamento nazista di Roma.
A lui sono dedicati film, documentari e libri.