(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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TRENTO (23 MAGGIO 2023) – Era stata salvata pochi giorni prima della morte del Runner. Stiamo parlando del cucciolo di orso che abbiamo chiamato Giovannino che secondo i forestali era stato vittima di un incidente quando si trovava con la mamma orsa era scivolato in un canalone profondo in Val d’Algone, da dove non è più riuscito a riemergere e dove è stato poi trovato e recuperato nei primi di aprile di quest’anno dai forestali trentini.
A raccontare la storia era stato proprio il comandante dei forestali della regione autonoma del Trentino , ovviamente subito i trentini dissero che l’orsetto non sarebbe potuto più essere rimesso in libertà ma che sarebbe stato cresciuto e poi trasferito in un centro faunistico. Fin qui le intenzioni iniziali ma poi dopo la morte di Andrea Papi e la vicenda dell’Orsa Gaia (JJ4) sul futuro di questo orsetto è calato un gelido silenzio.
Ma ora a riaccendere un faro su questo orsetto sono proprio gli animalisti dell’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA che hanno ripreso in mano il dossier del piccolo orso e che chiedono ai forestali ed alla provincia di Trento informazioni certe sulla vita e le condizioni di salute del piccolo orso: “Sappiamo che anche lui dovrebbe essere rinchiuso al Casteller ma non è chiaro quali siano le sue condizioni di salute e di crescita e ancora peggio pare che questo cucciolo di orso sia destinato a restare in gabbia tutta la vita e non come sostenuto nel momento del suo ritrovamento ad essere traferito in un santuario protetto- scrivono gli animalistI di AIDAA- per questo chiediamo che l’orsetto Giovannino venga tolto da quel carcere con sbarre e filo spinato di al Casteller e trasferito subito in un santuario protetto dove possa crescere ed essere curato lontano da sbarre e filo spinato”.