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LETTERE AL DIRETTORE

LIBERTÀ AGRICOLA TRENTINA (LAT) * COOPERAZIONE: «SERVE UN URGENTE CONFRONTO CON LA BASE SOCIALE, PER RIPORTARE CON I PIEDI PER TERRA GLI AMMINISTRATORI»

Scritto da
15.46 - mercoledì 12 giugno 2024

Gentile direttore Franceschi,

 

sono Giuliano Preghenella, le scrivo a nome della neo costituita Associazione Libertà Agricola Trentina (L.A.T.) queste riflessioni in merito alla recente 129a Assemblea della Cooperazione Trentina, le saremo grati se potesse concederci lo spazio nella sezione Lettere al Direttore.

Gentile Direttore, in qualità di soci della Cooperazione Trentina, desideriamo esprimere alcune riflessioni sulla 129a Assemblea, seguita da noi dal canale YouTube. Anzitutto, porgiamo i nostri auguri di pronta guarigione al Presidente Simoni.

Abbiamo apprezzato l’intervento di Padre Francesco Patton, Custode di Terra Santa, gli siamo vicini in questo triste momento. Ci dispiace che l’intervento di Paolo Magri, Amministratore Delegato di ISPI, non sia stato reso disponibile. Riteniamo sarebbe stata una preziosa opportunità formativa e auspichiamo che si possa creare una sezione apposita per recuperarlo.

Passando alle relazioni, ci preoccupa quanto emerso dalle parole di Italo Monfredini, vicepresidente del settore sociale, ma in questo contesto vicario del presidente, riguardo al forte rallentamento della produttività in Trentino. Dal 2000, infatti, si registra un divario del 20% rispetto alle regioni circostanti, con una diminuzione del PIL pro capite del 4,7% dal 2001 al 2019, contro una crescita superiore al 20% nelle regioni comparabili.

Ma quello che per noi agricoltori è suonato come campanello d’allarme è stato il breve e ordinario elenco di proposte per migliorare il settore agricolo, avanzate da Stefano Albasini, vicepresidente della Federazione. Non ci siamo. E’ ben altro quello di cui abbiamo bisogno.

Parte di quelle proposte rappresenterebbero ulteriori spese per noi agricoltori già gravati da una redditività disastrosa se confrontata anche in questo caso con i territori limitrofi, ricordiamo solo un dato perché significativo e che viene dal portale Rica del Crea: in Alto Adige agli agricoltori vengono remunerati mediamente un terzo in più i prodotti agricoli rispetto a noi in Trentino.

La pochezza delle proposte avanzate dal rappresentante del settore agricolo ci pone in serio allarme perché se queste proposte sono frutto di un confronto interno con i vertici delle cooperative agricole questo indica la preoccupante volontà di tenere noi agricoltori in uno stato di semi povertà il che non è in linea con i principi cooperativi.

Serve un urgentissimo confronto con la base sociale per riportare con i piedi per terra questi amministratori e aiutarli a capire le nostre reali condizioni ed esigenze che è bene ribadire non sono la richiesta di contributi o bandi come piace a qualcuno per farci sottostare ad ulteriori vincoli, qui c’è bisogno dell’opposto, c’è la necessità di liberarci da lacci e lacciuoli, da rigide regole fissate per ideologia, c’è bisogno di applicare ciò che la ricerca mette a disposizione già da oggi, che però qualcuno sulla soglia del pensionamento non vuole applicare, c’è da prendere esempio da altri territori, smettendo di raccontarci che siamo i più bravi, che tutti copiano e guardano a noi come esempio perché non è vero, i dati esposti da Italo Monfredini dimostrano il contrario, dimostrano che siamo sull’orlo del fallimento.

Sostenere che siamo i migliori serve solo a gettare fumo negli occhi per permettere a certe figure di rimanere costantemente al potere. Infatti, da sempre le stesse persone ci rappresentano. Possono anche rimanere al loro posto finché lo desiderano e ne hanno la forza, ma è fondamentale che si lasci spazio a chi ha voglia di lavorare e fare progredire il nostro Trentino.
Anche gli esperti del settore convengono che questo sistema è completamente da riformare tanto è vero che il docente di economia all’Università di Trento Michele Andreaus in una recente intervista dice: «Lo percepisco come un sistema di potere che usa il potere, non per raggiungere obiettivi, ma per auto perpetuarsi».

 

*
Associazione Libertà Agricola Trentina (L.A.T.)

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