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ON. URZÌ (FDI) * AGGRESSIONE ORSO TRENTINO: «ORA CAMBIARE LE “DIRETTIVE HABITAT”, SI SUPERI LO SCONTRO TRA AMBIENTALISTI ED ISTITUZIONI»

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10.43 - martedì 16 luglio 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Gli errori che si potrebbero fare dopo la aggressione di un escursionista da parte di un orso a Dro in Trentino sarebbero allo stesso modo quello di sottovalutare l’episodio derubricandolo a normale incidente, così come quello di pensare che il problema (che esiste ed è grave) si possa risolvere solo sterminando tutta la popolazione selvatica. Quest’ultima soluzione, lo sappiamo, sarebbe vendere un inganno all’opinione pubblica perché quasi cento orsi non saranno mai fucilati da nessuno per via di legge, ma attenzione a non cadere nell’errore opposto ossia voltare la testa altrove come fa un ambientalismo di maniera e da salotto negando l’esistenza di un problema, anzi incoraggiando la crescita del problema negando ogni soluzione allo stesso propagandando la non necessità di intervento dell’uomo.

Gli orsi nel nostro ambiente antropizzato non hanno più predatori naturali che sono i principali regolatori dell’equilibrio. Solo l’uomo può esserlo. Si parla di sostenibilità in ogni campo (da quella energetica a quella urbanistica…) pare essere un tabù parlare di sostenibilità ambientale. Ciò presuppone la calibratura della popolazione selvatica sostenibile in un certo territorio come avviene per cervi e altre decine di specie. Non azzera il rischio (su questo devono intervenire le misure preventive) ma lo contiene a livelli appunto sostenibili. Non fare nulla è la peggiore delle scelte politiche.

E ancora una volta siamo a puntare l’indice su quella Europa peggiore, quella burocrazia, che ha posto limiti alla selezione di alcune specie, criteri che valevano cinquanta anni fa ma non valgono evidentemente più oggi, specie animali che (va detto) non sono un problema in Germania o Francia ma lo sono in Italia o Slovenia o Austria.

E allora bisogna rinnovare la deideologizzazione del tema: lo scontro fra ambientalisti e istituzioni deve essere superato da una alleanza fra ambientalismi non ideologici (quale è il nostro) e istituzioni per preservare nella natura il diritto di tutte le specie, anche il diritto di una particolare specie, quella umana. Ma qui bisogna cambiare non solo le direttive Habitat ma anche un certo approccio burocratico, a livello europeo, che pone vincoli alla legislazione degli Stati nazionali. È una delle partite che giocheremo certamente in Europa.

 

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On. Alessandro Urzì, coordinatore regionale di FdI Trentino Alto Adige

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