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SMI – TRENTINO * SANITÀ TRENTINO: PAOLI, «I NOSTRI MEDICI SONO IN POSIZIONE SUBORDINATA RISPETTO AI RESPONSABILI ECONOMICI FINANZIARI DI APSS»

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18.08 - giovedì 18 luglio 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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“Sapere dove andare e sapere come andarci sono due processi mentali diversi, che molto raramente si combinano nella stessa persona”.Senza scomodare George Orwell diremmo, come Sindacato Medici Italiani maggioritario in Trentino, che l’unica nota positiva di questo periodo è senz’altro la presa d’atto politica del grande lavoro personale, passato e attuale, del Direttore Generale APSS dr. Ferro. A cui, per nostro convincimento, era doveroso rinnovargli fiducia e premialità.

Ma al di là delle dichiarazioni delle minoranze sindacali che ricalcano statistiche del 2022 per giustificare l’attuale realtà aziendale, Smi Trentino è obbligato qui a fare dei distinguo. Rimane infatti tutta la criticità nei confronti di collaboratori amministrativi del dr.Ferro che guardano solo principalmente ai doverosi vincoli di bilancio piuttosto che ai criteri di valutazione fondati sulla necessità e sull’appropriatezza delle prestazioni per la tutela della salute dei nostri cittadini.

Con il risultato che oggi i nostri medici sono in posizione subordinata ai responsabili economici finanziari aziendali. Pronti troppo spesso a chiedere la restituzione di somme erogateci, senza l’adeguata predittiva verifica con il medico. Altro che attrattività da altri lidi: ce ne andremo tutti noi prima che arrivino altri nelle stesse nostre condizioni attuali!

Se in questi ultimi anni il nostro sistema sanitario ha retto, non lo si deve ad un solo uomo al comando, né tanto meno a chi sa far di conto in azienda, ma all’impegno straordinario dei medici trentini. Che lo hanno puntellato con sforzo individuale, in condizioni difficili e senza un ritorno economico adeguato non ancora visibile a bilancio provinciale vigente.

Oggi ,in attesa di un Cup dei medici di base interpretabile a discrezione aziendale; e di strumentazione di studio non pervenuteci dal 2021, nonostante gli sforzi di formarsi dei nostri professionisti, circa 200000 cittadini che entrano giornalmente negli studi ambulatoriali dei medici SMI Trentino, denunciano liste ancora lunghissime di attesa non imputabili a noi.Al di là delle statistiche nazionali positive per il Trentino, i nostri pazienti continueranno ad avvisarci che per una ecografia addominale in RAO B vengono conteggiati sei mesi di attesa a fronte di sospetto tumore!?.Ma la lista di brutture è infinita.

Non possiamo poi non rimarcare che si è perso nel nulla il progetto cure palliative che prevedeva Corsi per esperti medici di base a domiclio.Dove invece vanno sempre piu spesso infermieri e dirigenti medici dipendenti.

Non possiamo neppure non ricordare che non esiste il fast treck radiologico uguale per 460.000 cittadini adulti, come vorrebbe far intendere la minoranza sindacale.Attualmente ci sono cittadini di serie A e di serie B.E medici di famiglia che accedono alla radiologia senza accesso obbligatorio ai PS; mentre altri devono far attendere settimane ai propri pazienti per accedere alla radiografia del torace.Informati alcuni nel proprio ambito, altri no.

Non possiamo, infine, non segnalare che neppure è ancora partito l’Ufficio dell’appropriatezza prescrittiva previsto dall’ACN dal 2005 al fine di verificare non solo le prescrizioni dei medici di base; soprattutto le incongruenze di quelli della specialistica ambulatoriale ospedaliera e privata convenzionata.Come non si sa più nulla neppure del Progetto per abbattere i codici minori nei pronto soccorsi, previsti in contratto provinciale ma mai attivati.

O che i medici di guardia possono prescrivere certificati INPS per tutto il tempo in cui l’ammalato necessita stare a casa dal lavoro e non per sole 24-48 ore intasando poi di chiamate i medici di base.L’abbattimento delle liste d’attesa si realizza potenziando i servizi; e senza interpretazioni sui generis riguardanti le prestazioni di particolare impegno professionale dei medici di medicina generale.Eugenio Montale scriveva: “Essere sempre i primi a sapere, ecco ciò che conta, anche se il perché della rappresentazione ci sfugge”.Noi non sosterremo mai le ragioni dei nostri professionisti con tabelle e statistiche.

Ad oggi non ci sono proclami da fare sulla figura del Direttore Generale ,tranne che per il fatto che la strada della stabilizzazione della Direzione Generale e dell’integrazione universitaria e territoriale è già un passo avanti rispetto al passato.Ma riteniamo, anche,come Smi, che si debba soprattutto tacere, scusarsi con i cittadini e lavorare sodo per cercare, insieme, politica,tecnici, sindacati, e Azienda, la strada della buona convivenza comune.

 

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Dottor Nicola Paoli
Segretario SMI Trentino

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