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LETTERE AL DIRETTORE

ROBERTO PINTER * PAT – ASSESTAMENTO BILANCIO: «TRENTO CAPITALE VOLONTARIATO, MA SI CANCELLANO COOPERAZIONE INTERNAZIONALE E ASSOCIAZIONI VOLONTARIATO»

Scritto da
08.07 - venerdì 19 luglio 2024

Gentile direttore Franceschi,

 

allego quanto oggi pubblicato sul quotidiano “Il T“ (data 19 luglio), anche per consentire la visione ai lettori di Opinione.

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Roberto Pinter

 

 

Trento capitale del volontariato ma la Provincia cancella la cooperazione internazionale e le associazioni di volontariato. Siamo nell’anno di Trento capitale europea del volontariato ma il governo provinciale non sembra accorgersene. Il Presidente Mattarella ha lodato le tante associazioni e le tante persone che hanno permesso di raggiungere questo traguardo. Tra queste ci sono le tante piccole realtà che si dedicano alla solidarietà internazionale, realizzando progetti di cooperazione allo sviluppo. Sono realtà diffuse in tutto il Trentino, presenti nei piccoli paesi come nelle città. Molte di loro sono nate partendo dall’operato dei missionari trentini, altre dagli alpinisti che hanno conosciuto la povertà e la dignità delle popolazioni montane, altre ancora dalle tante sensibilità per il Sud del mondo che cerca un proprio sviluppo.
Ci si aspetterebbe che, accanto alle belle parole, venissero aiutate. Sia nella elaborazione di piccoli progetti che incontrano però una grande burocrazia, sia nella individuazione delle risorse necessarie per completarli. Non manca certamente il sostegno di enti locali, di imprese e di istituti di credito, ma non basta.

In Trentino la Provincia è sempre stata a fianco delle associazioni e della cooperazione internazionale e ne ha fatto motivo di vanto, al punto che da tutta Italia si è guardata alla nostra esperienza come una delle più avanzate. Ma da sei anni, da quando presidente è Fugatti, si è deciso che nemmeno le briciole devono cadere dal tavolo della ricca Autonomia. Anche i centesimi servono ai trentini a quanto pare.

La scusa iniziale era che in questo modo si insegnava alle associazioni ad attivarsi per trovare risorse, coinvolgendo le nostre imprese sarebbero cresciute insieme. Ma la realtà ha dimostrato che accoglienza e solidarietà internazionale dovevano sparire dal Trentino cancellando quella piccola percentuale del bilancio assicurata per legge.
Infatti le grandi realtà con risorse tecniche e proprio personale si sono rivolte altrove, attingendo ai bandi europei o ricercando partnership, ma i piccoli gruppi abituati ad usare il proprio tempo libero e ad organizzare feste e cene di sottoscrizione, si sono ritrovati senza alcun sostegno dalla Provincia, ne’ tecnico ne’ economico e, complice anche il Covid, una parte significativa di loro ha tirato i remi in barca.

Qualche scuola in meno in Africa, qualche ambulatorio medico in meno in Asia, qualche aiuto alle piccole comunità del Sud America in meno. Non sarà una tragedia, avranno pensato i politici che governano la Provincia e che vanno in giro a dire: aiutiamoli a casa loro! Chissà a cosa penseranno quando lo dicono.

Ma quei progetti che non verranno realizzati è qualcosa che mancherà anche alla comunità trentina, perché la cooperazione internazionale serve anche a noi per crescere. Centinaia di giovani e di volontari hanno avuto la possibilità in questi anni di conoscere un’altra realtà rispetto al mondo occidentale, e potendo dare una mano, portando competenze e professionalità, hanno ricevuto in cambio la bellezza della condivisione.

Allora mi chiedo se il Trentino che ha ottenuto il riconoscimento europeo, si possa permettere di ringraziare facendo l’opposto, cancellando una delle pagine più belle della sua Autonomia. Com’è possibile che in un bilancio con centinaia di milioni di avanzo non ci siano delle briciole importanti per le nostre realtà di volontariato, com’è possibile che mentre la Regione e la Provincia di Bolzano hanno mantenuto i loro capitoli di bilancio, noi siamo stati capaci solo di cancellare i finanziamenti, a parte un piccolo fondo per l’emergenza, con la scusa che andavano rivisti i criteri ma da cinque anni i nuovi criteri non si vedono e non si vedono risorse in bilancio? Mi auguro che i consiglieri provinciali sensibili alla solidarietà internazionale si attivino facendo in modo che nella manovra di assestamento ci sia un segnale di attenzione per il mondo del volontariato.

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Roberto Pinter

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