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UPIPA * CONSORTILIZZAZIONI: «BENE CHE LA POLITICA VALUTI DI FINANZIARE LE SINERGIE TRA APSP, PER EFFICIENTARE PROCESSI E SERVIZI»

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15.16 - martedì 23 luglio 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

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Upipa: bene che anche la politica valuti di finanziare le sinergie tra Apsp

L’iniziativa dei consiglieri provinciali Parolari e Malfer, su consortilizzazioni e fusioni tra Apsp, rafforza quello che è – da tempo – uno degli obiettivi espressi da Upipa. L’ordine del giorno dei due politici, presentato in occasione dell’assestamento di bilancio, propone infatti di prevedere contributi a sostegno di tali iniziative. L’idea di favorire forme di aggregazione e integrazione delle strutture, per efficientare processi e servizi, era infatti ben chiarita nell’obiettivo 6 del documento elaborato dal Tavolo sul futuro delle Rsa, promosso da Upipa e i cui risultati sono stati presentati al convegno dello scorso settembre.

In quel testo, Upipa evidenziava elementi che spingevano verso l’integrazione, tra cui il crescente carico amministrativo, la complessità delle norme e dei relativi adempimenti, l’opportunità di liberare le direzioni generali dalla pressione della burocrazia per consentire loro di curare meglio gli aspetti organizzativi e le questioni strategiche e di sviluppo.
Come noto, sono già in essere forme di collaborazione e integrazione che possono essere ulteriormente rafforzate: molte procedure potrebbero essere standardizzate e condivise, alcuni servizi potrebbero essere centralizzati. Modelli percorribili sono le forme di consortilizzazione orizzontale tra enti, il trasferimento di alcuni adempimenti a livello centrale (in Upipa) e la fusione volontaria tra Apsp.

Al tavolo Upipa già si discuteva di possibili incentivi all’integrazione, anche prevedendo il finanziamento dei percorsi necessari a realizzare tale obiettivo. Va peraltro ribadito un elemento di cautela che Upipa ha sempre avuto ben presente: le forme di integrazione devono rappresentare opportunità di crescita collettiva senza scivolare in processi di mera “incorporazione”, in cui l’ente più grande finisce di fatto per assorbire quello più piccolo. È bene preservare e valorizzare le specificità e le eccellenze di ciascuno. All’interno di tale contesto, dunque, ribadiamo che è da valutare positivamente l’interessamento della politica provinciale su questo tema, anche con l’introduzione nei ragionamenti dell’ipotesi di finanziamenti specifici.

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