News immediate,
non mediate!
Categoria news:
OPINIONEWS TN-AA

COMUNE DI TRENTO * ALTE TEMPERATURE: «AREE URBANE, AVVIATO UN PIANO DI INTERVENTI PER CONTRASTARE LE “ISOLE DI CALORE“»

Scritto da
13.45 - lunedì 29 luglio 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

///

Avviato un piano di interventi per contrastare le isole di calore. Vegetazione scarsa e superfici poco riflettenti (edifici e asfalto) fanno aumentare le temperature. Individuate 110 tra le aree comunali più a rischio. Si inizierà ad agire
in 3 di queste valutando l’introduzione di alberi, pergole, ombreggianti, rain gardens o pavimentazione permeabile. I dati raccolti mostrano che sono notevoli le differenze di temperatura diurna e notturna tra area urbana e rurale e tra il fondovalle e Cognola L’università ha installato cinque nuove stazioni di misura: al parco di Melta nel pomeriggio e di notte registrati 1,5 gradi in meno rispetto a via Brennero, 1 grado in meno alle Albere rispetto a Sanseverino grazie all’evotraspirazione degli alberi

Anche Trento sta sperimentando il problema delle “isole di calore”, fenomeno termico che si verifica nelle aree urbane, caratterizzato da temperature più elevate rispetto alle zone rurali circostanti, in particolar modo nel corso dei mesi estivi e durante la notte.

Nell’ambito dello sviluppo del piano del verde e del progetto europeo Selina, l’Amministrazione comunale ha deciso di ricercare delle possibili aree di intervento attraverso la sovrapposizione della mappa del patrimonio comunale con quella delle temperature, individuando così le aree di proprietà comunale maggiormente colpite dal fenomeno dell’isola di calore. Queste aree sono state poi integrate con i percorsi pedonali per raggiungere gli ingressi delle aree verdi e con le segnalazioni dei cittadini raccolte attraverso i questionari.

Sono state quindi individuate 110 aree, suddivise tra parcheggi alberati e non, piazze e strade. Su queste aree è stato avviato un processo trasversale tra diversi uffici comunali competenti, al fine di ricercare le strategie più adatte e definire delle priorità di intervento.

Il servizio Gestione strade e parchi inizierà ad agire su 3 delle aree individuate, rispettivamente una strada, una piazza e un parcheggio. Questi interventi mirati e localizzati non modificheranno in maniera significativa le temperature e quindi il fenomeno dell’isola di calore, ma permetteranno un maggior comfort termico ai cittadini in quelle aree risultate prioritarie.

Oltre all’introduzione di alberi, altre tipologie di interventi che si stanno analizzando sono l’introduzione di pavimentazione permeabile e ad alto albedo, pergole ombreggianti e rain gardens, “giardini della pioggia” che permettono di trattenere l’acqua piovana per poi rilasciarla gradualmente nel sistema fognario (per questo sono utili nella gestione delle bombe d’acqua impedendo il collasso della rete fognaria).

Le cause dell’isola di calore. L’effetto isola di calore è principalmente causato dalla presenza massiccia di superfici con basso “albedo”, ossia bassa capacità di riflettere la luce solare, come edifici, parcheggi e strade asfaltate. Anche il rapporto altezza-larghezza e la densità degli edifici che compongono la struttura urbana ostacolano la circolazione dell’aria e riducono sia la velocità media del vento sia la vista del cielo dalle strade, con la conseguenza di rallentare il raffreddamento delle superfici e di “intrappolare” il calore all’interno dei cosiddetti “canyon urbani”. Altri fattori come il traffico e il calore derivante da varie attività antropogeniche (uso di sistemi di raffreddamento, come l’aria condizionata, e di riscaldamento) contribuiscono ulteriormente all’aumento delle temperature nei centri urbani.
Il cambiamento climatico accentua questi effetti, portando a temperature superficiali globali più elevate e ad eventi di calore estremo più frequenti.

Nelle aree urbane, la presenza di superfici a basso albedo e la scarsità di vegetazione contribuiscono all’accumulo di calore durante il giorno, il quale viene poi rilasciato nell’aria riscaldandola. Questo processo si accentua durante la notte, contribuendo all’aumento delle temperature notturne. La vegetazione fornisce infatti ombra durante le ore diurne, mentre di notte contribuisce ad un maggiore raffrescamento attraverso l’evapotraspirazione.

Le conseguenze comportano un incremento dei decessi, di malattie croniche e ricoveri per cause respiratorie e cardiovascolari negli anziani e nella popolazione più fragile, oltre che ad un incremento del consumo energetico e delle emissioni inquinanti.

Le differenze di temperatura. Dallo studio “Analysis of the urban thermal fingerprint of the city of Trento in the Alps” di Lorenzo Giovannini, Dino Zardi e Massimiliano De Franceschi, si evince una significativa differenza di temperatura nel fondovalle tra area urbana e rurale, che oscilla in media tra 0.6 gradi centigradi e 1.1 gradi, e tra fondovalle e collina, che va in media da 0.7 gradi in meno alle Laste e 1.5 gradi in meno a Cognola.

Considerando le temperature notturne del 23 agosto 2023, giornata soggetta ad un intenso fenomeno di isole di calore all’interno di un’ondata di calore, si ha una differenza di 2.4°C tra area urbana (28.4 gradi) e rurale (26 gradi), 2.3 gradi tra il fondovalle e le Laste, 2.9 gradi tra il fondovalle e Cognola. Mentre per le temperature diurne dello stesso giorno, si ha una differenza di 2.4 gradi tra area urbana (32.4 gradi) e rurale (30 gradi), 1.9 gradi tra il fondovalle e le Laste, 2.5 gradi tra il fondovalle e Cognola.

Le nuove stazioni di misura. Nell’ambito del progetto City Climate che l’Università di Trento sta seguendo con Dino Zardi, Lorenzo Giovannini e Andrea Perbellini, sono state installate 5 nuove stazioni di misura delle temperature. Queste permettono di analizzare la differenza di temperatura a livello puntuale, per esempio tra il parco delle Albere e il parcheggio San Severino e tra il parco di Melta e viale Brennero.

Per quanto riguarda i dati raccolti dall’1 al 24 luglio 2024, balza all’occhio la differenza di circa 1.5 gradi che si ha in media nel corso del pomeriggio e della notte tra il parco di Melta e viale Brennero. Anche tra il parcheggio San Severino e il parco delle Albere si nota una differenza di 1 grado nel corso della notte.

La differenza di temperatura tra San Severino e le Albere si annulla nel corso delle ore diurne. Ciò è dovuto al fatto che la stazione è installata nel mezzo del prato per garantire l’assenza di ostacoli fisici al di sopra, lontana quindi dall’ombra degli alberi che dona invece l’effetto benefico immediato di raffrescamento. La differenza nelle ore notturne permette invece di vedere come l’evapotraspirazione degli alberi raffresca l’aria circostante, non solamente quella nelle immediate vicinanze della pianta.

Categoria news:
OPINIONEWS TN-AA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DELLA FONTE TITOLARE DELLA NOTIZIA E/O COMUNICATO STAMPA

È consentito a terzi (ed a testate giornalistiche) l’utilizzo integrale o parziale del presente contenuto, ma con l’obbligo di Legge di citare la fonte: “Agenzia giornalistica Opinione”.
È comunque sempre vietata la riproduzione delle immagini.

I commenti sono chiusi.