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UIL – TRENTINO * LAVORO: «ASSUNZIONI A TEMPO INDETERMINATO, NEL PERIODO GENNAIO-MAGGIO 2024 DIMINUITE DI 284 UNITÀ (-4,3%)»

Scritto da
18.23 - venerdì 2 agosto 2024

 

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

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Dall’analisi del documento “Nota tecnica luglio 2024” di Agenzia del Lavoro, emergono diverse criticità per l’occupazione sia nell’immediato che sul lungo periodo.

Calo delle Assunzioni a Tempo Indeterminato: nel periodo gennaio-maggio 2024, le assunzioni a tempo indeterminato sono diminuite di 284 unità (-4,3%) rispetto allo stesso periodo del 2023 questo calo rappresenta una criticità immediata, poiché vengono a mancare quei contratti stabili con conseguente aumento dell’incertezza per i lavoratori e per le lavoratrici.

Ne viene data evidenza anche nella diminuzione delle trasformazioni dei contratti a termine che sono calate da 3.549 nel 2023 a 3.197 nel 2024, una riduzione di 352 unità (-9,9%), una diminuzione che implica una ridotta possibilità per i lavoratori di ottenere una posizione stabile, che sommata al dato precedente aggrava l’instabilità occupazionale.

Non a caso infatti si registra un’incremento del lavoro a chiamata e dei settori come pubblici esercizi e agricoltura soggetti a una forte stagionalità. A fronte di una diminuzione complessiva delle forme di inserimento lavorativo a termine, sono aumentate le assunzioni con lavoro a chiamata (+121).

Le cessazioni lavorative nel periodo gennaio-maggio 2024 sono aumentate di quasi 1.000 unità rispetto allo stesso periodo del 2023, per un totale di 55.231 cessazioni (+1,8) Preoccupa il settore manifatturiero che ha visto una diminuzione delle assunzioni di 577 unità (-10,7%). Un settore cruciale per l’economia locale, per rilanciare la produttività, la ricchezza in termini di pil territoriale e fondamentale per trattenere lavoratori specializzati con competenze, ma soprattutto per fornire uno sbocco lavorativo agli studenti che vengono formati nelle università tecniche trentine e che ad oggi preferiscono invece cercare lavoro all’estero o in territori vicini.

Le criticità evidenziate rappresentano sfide significative sia per la gestione immediata del mercato del lavoro che per la sua sostenibilità nel lungo periodo. Più volte recentemente, sia la Camera di Commercio che la sede locale dell’Ocse hanno evidenziato la necessità di interventi mirati, non contributi a pioggia, da parte della giunta provinciale, e un confronto serrato tra parti sociali, per affrontare queste problematiche, promuovendo politiche che favoriscano la stabilità e la crescita occupazionale, migliorando al contempo le condizioni di lavoro per tutti i lavoratori favorendo più possibile la contrattazione aziendale e territoriale, ancora troppo limitata nei numeri e nelle risorse.

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Walter Largher

Uil del Trentino

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