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APSS TRENTINO * PUNTO NASCITA CLES: FUGATTI E TONINA, «200 INTERVENTI NEL 2023, NEI PRIMI SEI MESI DEL 2024 SUPERATI I 120»

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19.31 - martedì 6 agosto 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

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L’attività del punto nascita di Cles e il lavoro di tutti i professionisti impegnati nel reparto di ostetricia e ginecologia va sostenuto con forza, tenendo sempre presente il tema fondamentale della sicurezza di mamme e bambini. Pur a fronte di oggettive difficoltà nel reperimento del personale, dalla Giunta provinciale arriva un messaggio chiaro a sostegno del punto nascita dell’ospedale delle Valli del Noce.

Questo è quanto emerso dal confronto che si è tenuto ieri pomeriggio a Cles tra il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, l’assessore alla salute Mario Tonina, le autorità locali e i professionisti impegnati ogni giorno nel reparto di ostetricia e ginecologia del presidio di riferimento delle Valli di Non e Sole. All’incontro erano presenti anche il direttore generale di Apss Antonio Ferro, la direttrice facente funzioni dell’ospedale Serena Pancheri, il direttore del Dipartimento transmurale ostetrico ginecologico Fabrizio Taddei, il direttore dell’U.o. di ostetricia e ginecologia di Cles Vito Ventura, i presidenti delle Comunità della Valle di Non e della Valle di Sole Martin Slaifer Ziller e Lorenzo Cicolini, il sindaco di Cles Ruggero Mucchi e di Mezzana Giacomo Redolfi.

«Il mio grazie – ha dichiarato il presidente Fugatti – va ovviamente a tutti professionisti sanitari che garantiscono ogni giorno, pur tra oggettive difficoltà, l’attività di un punto nascita strategico, nel pieno rispetto della sicurezza. Dobbiamo continuare a lavorare per far crescere il reparto e continuare a mantenere servizi di prossimità importanti per i territori». In prospettiva, ha evidenziato il Presidente, il supporto sul fronte del personale potrà arrivare anche dalla Scuola di medicina: «abbiamo investito e stiamo investendo tanto e abbiamo l’ambizione di poter dire che Scuola di medicina sarà in grado di dare delle risposte a medio termine». Infine, un invito a tutti a dare un chiaro messaggio di fiducia ai territori, rilanciando un reparto dove si lavora in sicurezza e si continua a crescere, soprattutto sul fronte dell’attività chirurgica.

Anche da parte del direttore generale Ferro è arrivato un segnale forte di «sostegno ai professionisti del reparto di ostetricia e ginecologia che lavorano ogni giorno per offrire alle donne servizi di qualità, nel rispetto degli standard di sicurezza, che sono sempre garantiti. Il reparto – ha ammesso Ferro – sconta criticità nel reperimento del personale, ma su questo aspetto stiamo lavorando per rinforzare la dotazione organica e per inserire il tema della mobilità nel prossimo contratto con la dirigenza medica». Per chiudere, è arrivato anche dal direttore generale un appello alla comunità, un invito a lavorare insieme per rilanciare l’attrattività di un punto nascita che vede parte delle gravide nonese e solandre andare a partorire altrove (per situazioni di rischio conclamate ma anche per scelta).

A ricordare le eccellenze sul fronte del percorso materno infantile è stato il direttore del dipartimento ostetrico ginecologico Taddei: «grazie al prezioso lavoro delle ostetriche, anche nelle Valli di Non e Sole possiamo garantire alle future mamme una presa in carico precoce attraverso il “percorso nascita”, un modello di assistenza innovativo che accompagna la donna per tutta la gravidanza e oltre, dove la continuità assistenziale è garantita dall’ostetrica “dedicata” che lavora, in caso di gravidanza a rischio, in collaborazione con altri professionisti secondo percorsi condivisi, allo scopo di standardizzare le attività, ottimizzare le risorse e le tempistiche, e garantire un livello di assistenza omogeneo sul territorio». «Oltre a questa, che è un’eccellenza trentina riconosciuta a livello nazionale – ha evidenziato Taddei – vorrei sottolineare gli sforzi del reparto di ginecologia di Cles nell’incrementare fortemente l’attività chirurgica, a dimostrazione di un reparto che ha grandi potenzialità. Nel 2023 gli interventi sono stati oltre 200 e nei soli primi sei mesi del 2024 abbiamo superato i 120».

Anche l’assessore Tonina vede nel percorso nascita trentino un elemento di forza su cui continuare ad investire, parallelamente al rafforzamento del punto nascita di Cles: «pur riconoscendo le difficoltà di questo momento storico la Giunta ha dato un messaggio chiaro e preciso, raccogliendo anche le sollecitazioni che vengono dalle amministrazioni del territorio, di voler continuare a garantire un servizio strategico per queste valli. Dobbiamo andare avanti su questa strada, nonostante le criticità oggettive che ci troviamo a dover gestire sul fronte del reperimento del personale medico».

Gli amministratori locali intervenuti hanno apprezzato la franchezza e la trasparenza di un incontro dove sono stati sviscerati diversi aspetti legati all’attività del punto nascita e hanno raccolto l’invito a supportare l’attività di un ospedale strategico nella rete dei servizi ospedalieri, capace di coniugare prossimità di cura e specializzazione.

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