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MOUNTAIN WILDERNESS ITALIA * LETTERA AI MINISTERI: «OLIMPIADI CULTURALI IN MILANO-CORTINA 2026, UNA GRAVE ASSENZA»

Scritto da
07.26 - venerdì 9 agosto 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

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Mountain Wilderness ha inviato agli enti e personalità in indirizzo un documento di proposta sulle Olimpiadi culturali prossime italiane, 2026, tema del quale nessuno parla. Ovviamente i tempi tanto ridotti dall’evento, poco più di 500 giorni, non sono idonei a sviluppare un tema tanto complesso, la popolazione non è stata preparata, sembra non vi siano soldi in fondazione (il debito della quale sale giornalmente), sembra non ne abbiano mai parlato. Con il documento proviamo a sollecitare, vedremo se ci saranno risultati. Speriamo che le Olimpiadi culturali non vengano intese come passerella di 5 cerchi, o delle mascotte accompagnate dai politici di turno, o inaugurazioni delle varie infrastrutture.

Mountain Wilderness ha illustrato solo quanto è di competenza di questa associazione. E’ evidente che il nostro paese dispone di ulteriori e diffuse risorse culturali alle quali non abbiamo accennato, si pensi alle città, ma non solo. Ma ci siamo detti “ad ognuno il suo compito e la sua specificità”. senza con questo perdere un disegno di maggiore complessità.

Spetta alla vostra sensibilità raccogliere parte o integralmente la nostra proposta e portarla all’attenzione dell’opinione pubblica a oggi tenuta all’oscuro di ogni progettualità: chi ci governa e a oggi ha mantenuto il solo profilo del silenzio.
A voi tutti chiedo un po’ di pazienza nel leggere l’intero documento e poi di divulgarlo senza problemi.
A parte abbiamo scritto una lettera al Presidente della Repubblica, breve in quanto lo spazio concesso è ridotto. Il Presidente a stretto giro online ha subito risposto, ringraziandoci e confermando sul tema la più viva attenzione.

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Luigi Casanova

Presidente di Mountain Wilderness Italia

 

 

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Olimpiadi culturali 2026

Egregio Signor Presidente,

Mountain Wilderness Italia, associazione di protezione ambientale riconosciuta dal competente Ministero, è onorata nel rivolgersi a Lei per farLe presente una tra le diverse situazioni di disagio e criticità che coinvolgono l’organizzazione e lo svolgimento dei prossimi giochi olimpici e paralimpici invernali Milano-Cortina 2026, sfuggita alla maggior parte degli osservatori.

In più occasioni ci siamo rivolti alle istituzioni, per denunciare la totale assenza di coinvolgimento della società (e ovviamente delle associazioni ambientaliste nazionali e dei comitati locali) nelle scelte che sono state fatte riguardo le infrastrutture ritenute necessarie allo svolgimento delle gare (vedasi DPCM 08.09.2023). Anche -e non solo- causa il commissariamento di tutte le opere, i percorsi sono stati secretati, è stata impedita la VAS sulle opere come sono state eluse le Valutazioni d’impatto ambientale, è stata umiliata la volontà di partecipazione dei cittadini e perfino, in modo diffuso, il diritto all’informazione corretta. Ma vogliamo qui segnalare un altro aspetto.

In questi giorni presso i Ministeri interessati, le Regioni ed i Comuni coinvolti abbiamo presentato un dettagliato documento che riguarda nello specifico le Olimpiadi culturali, previste nel Dossier di candidatura presentato dall’Italia nel 2019. Denunciamo il fatto che, a circa 500 giorni dall’evento sportivo, in nessun luogo interessato allo svolgimento delle gare (Milano, Cortina, Verona, val Pusteria, valle di Fiemme, Valtellina e Livigno) si discuta del tema in modo pubblico, cercando condivisione sui contenuti da inserire nelle Olimpiadi culturali; il programma culturale, qualora esista, non è stato reso noto nei territori e nemmeno al mondo dell’informazione. L’Olimpiade culturale, voluta fin dal 1912 da Pierre de Coubertin e ben trasmessa in eventi olimpici come quelli di Londra, Vancouver ed ora Parigi, è nata per portare ricadute formative sui territori; deve trovare alimento in una diffusa partecipazione di associazioni e cittadini interessati, come delle diverse istituzioni universitarie, dei luoghi museali, attingere ai bisogni reali dei territori, siano questi ambiti urbani o montani.

Milano-Cortina 2026 sarà capace di costruire sviluppo regionale, connettere territori, includere spazi urbani in contesti ampi che coinvolgano le montagne? Sapremo uscire dal grande evento più ricchi non solo nella promozione degli sport, ma anche offrendo finalmente risposta alle richieste di partecipazione, alla ricerca di condivisione? Solo un grande investimento nelle Olimpiadi culturali ci può aiutare in questo percorso, come associazione ne siamo convinti: le Olimpiadi culturali possono portare sui territori una decisa ricaduta di legacy, se verranno affrontati i temi strategici del vivere il rapporto fra le grandi aree urbane e la montagna.

Nel documento inviato ai Ministeri dell’Ambiente e dello Sport, che è impossibile condensare in poche battute e che La invitiamo a leggere, abbiamo proposto i seguenti titoli:

– il rapporto città-montagna;

– la Macroregione alpina;

– la Convenzione delle Alpi e sua attualità;

– Dolomiti patrimonio naturale dell’UNESCO e relative criticità;

– natura, biodiversità, aree protette, temi illustrati con una serie di obiettivi e prospettive concrete da anni attese dai territori alpini;

– come leggere le Olimpiadi culturali sui territori dal punto di vista sociale, del coinvolgimento dei luoghi dei saperi, nel rispetto delle direttive europee sui temi delle acque, dei paesaggi, delle migrazioni verticali dovute ai cambiamenti climatici in atto, il tema dello spopolamento di ampie zone, la gestione di un territorio sempre più fragile, le emergenze climatiche e il dovere ormai impellente di cambiare i paradigmi dello sviluppo sia nelle aree urbane che in quelle montane.

Fra i tanti temi citati abbiamo poi chiuso il documento con la necessità di rivedere il tema delle compensazioni dei danni causati da troppe infrastrutture, alcune delle quali risulteranno nel tempo, anche breve, inutili ed ingestibili. Non si risolve il problema piantumando qualche migliaio di alberi in più, ma affrontando, si auspica in modo convinto, interventi strutturali di alta valenza e ricaduta ambientale, sociale ed economica.

Mountain Wilderness Italia si rivolge a Lei ritenendo che rientri nelle Sue prerogative intervenire presso la Fondazione Milano-Cortina 2026 e le istituzioni dello Stato e degli Enti locali non solo chiedendo piena trasparenza e pubblicità sulle scelte riguardo le infrastrutture, anche quelle che non saranno ultimate per l’evento -probabilmente la maggioranza di queste- ma anche nel sostenere l’avvio urgente di un confronto operativo che ci porti a uno svolgimento non solo dell’evento sportivo, ma anche del necessario apporto rivolto alle Olimpiadi culturali.

A nome dell’Associazione Le invio i più cordiali saluti e il sostegno al Suo operato.

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Luigi Casanova

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