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CALZÀ (PD – TRENTINO) * SP118: «L’ANNUNCIO DELLA MESSA IN SICUREZZA DI VIA ALDO MORO, UNA BOUTADE DA CAMPAGNA ELETTORALE»

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11.54 - lunedì 19 agosto 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

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L’annuncio della messa in sicurezza di Via Aldo Moro: boutade da campagna elettorale. Irrompe nel caldo ferragostano come un fulmine a ciel sereno l’annuncio di intervento di messa in sicurezza di Via Aldo Moro, ovvero la SP118, ed è prova che, quando non interviene la programmazione e ragionata visione, pare siano gli eventi di forza maggiore a condizionare le decisioni, o peggio le boutade di precampagna elettorale.

Incidenti si susseguono purtroppo copiosi su molti tratti delle strade provinciali in Alto Garda e soprattutto in estate. La SP118 purtroppo non fa eccezione e le istanze per la messa in sicurezza risalgono a molto prima dell’estate 2024. Lo stesso dicasi per altri tratti di strade provinciali in Alto Garda, per le quali sono stati richiesti interventi di messa in sicurezza e che da anni attendono di essere realizzati. Tanto per citarne alcuni a titolo di esempio: la rotatoria al Linfano ad Arco per collegare la SP240 con la SP249 (già ricordata nella recente cronaca di stampa), la rotatoria al Lago di Tenno o la rotatoria sulla 45 bis a Dro per all’innesto con Via Mazzini.

La SP118 e il tratto di Via Aldo Moro ad Arco, è asse viario di collegamento con Riva del Garda alternativo alla Via Santa Caterina, e rappresenta, insieme a Via Sabbioni e la SR249 (Via Linfano), la rete di strade che di fatto perimetrano e collegano la zona industriale-artigianale di Arco. Queste tre strade ricadono pure nell’Unità Funzionale 4 (UF4) del più lungo collegamento della Loppio-Busa, ovvero il percorso che dall’uscita del nuovo futuro punto a scavalco della Sarca al Linfano, lungo Via Sabbioni fino all’innesto con la nuova rotatoria all’imbocco di Via S.Isidoro. Questo tratto è nevralgico perché si inserisce nel contesto urbano della città di Arco oltre che nel punto mediano della vallata.

Che serva anticipare la progettazione e la realizzazione dell’ultimo tratto della Loppio-Busa (UF4), è stato detto e ribadito in ogni occasione, tra cui anche in Consiglio Provinciale, proprio dai consiglieri di opposizione.
Ma non solo: la necessità di programmare e portare a termine rapidamente la lunga lista delle opere che interessano il miglioramento, e quindi implicitamente la sicurezza, della viabilità del Basso Trentino era un chiaro impegno, che ho proposto ed illustrato con un ordine del giorno dedicato (anche accompagnato da un corposo emendamento al disegno di legge) durante la recente seduta del Consiglio Provinciale per l’assestamento di bilancio. Ordine del giorno e impegno che però sono stati serenamente e silenziosamente bocciati dalla Giunta e maggioranza del Presidente Fugatti. Con queste premesse, sorprende dunque ancor di più l’annuncio dell’intervento su Via Aldo Moro.

Secondo l’ultimo report di fine marzo 2024 a cura del Dipartimento Infrastrutture e Trasporti della Provincia Autonoma di Trento, il tratto dell’Unità Funzionale 4 rappresenta l’ultima tranche di completamento della Loppio-Busa non solo in termini “fisici” ma purtroppo anche ultima in termini di priorità e di cronoprogramma, nonostante sia la fondamentale congiunzione con l’Unità Funzionale 3 (ovvero con le opere di collegamento tra il tunnel della Maza e località Linfano-Cretaccio). La realizzazione dell’UF 3 è fissata nel 2027.

Nulla si sa invece fino ad oggi dell’UF 4 salvo che è atteso l’esito dello studio del traffico, necessario per predisporre il progetto con le soluzioni e quindi tempi e modi per la sua realizzazione. Solo la realizzazione dell’UF 4 potrà assicurare al flusso di traffico proveniente dalla Val Lagarina condizioni di fluidità e sicurezza verso le Gardesane, Val di Ledro e Tenno e viceversa. Questo soprattutto per evitare pesanti congestioni del traffico -soprattutto pesante- nella zona industriale di Arco, che diamo per certe qualora l’UF 4 venisse realizzata solo dopo la costruzione del nuovo futuro ponte sulla Sarca ovvero dopo l’apertura del tratto UF 3.

Il recentissimo annuncio di finanziamento ed interventi migliorativi della viabilità su Via Aldo Moro conferma il nostro dubbio, ovvero che venga data la precedenza solo ai lavori di miglioramento di un tratto parziale dell’UF 4 anziché mettere in campo tutti gli sforzi necessari per anticipare la progettazione dell’intera Unità Funzionale 4 e quindi di voler mettere a terra il completamento dell’intero tracciato della Loppio-Busa a stretto giro dopo la realizzazione del ponte sopra la Sarca.

Per questo motivo ho presentato una nuova interrogazione per acquisire informazioni dettagliate relative agli interventi annunciati in Via Aldo Moro ad Arco e quindi le condizioni per anticipare la realizzazione dell’intera UF4.

Allego testo della nuova interrogazione e per conoscenza anche la mozione relativa al miglioramento della viabilità del Basso Trentino, bocciata dalla giunta e maggioranza al governo.

 

*
Cons.ra Michela Calzà
Gruppo PD del Trentino

 

 

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