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ENPA * ORSI IN TRENTINO: «IL TRASFERIMENTO DI JJ4 NON CANCELLA I DISASTRI DELLA POLITICA LOCALE, CHIEDIAMO UN TAVOLO NAZIONALE SUI GRANDI CARNIVORI»

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15.03 - venerdì 23 agosto 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

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Orsi in Trentino. Enpa: trasferimento JJ4 non cancella i disastri della politica locale. Necessario nuovo approccio, si apra subito un tavolo nazionale sui grandi carnivori.

JJ4 continuerà a vivere e lo farà al di fuori della “cella” del Casteller”, in un santuario in Germania. Questa è l’unica buona notizia legata al trasferimento di mamma-orsa che, a differenza dei suoi simili non è stata freddata dalle pallottole della PAT. E’ bene ricordare che sono passati appena quindici giorni dalla barbara esecuzione di M91, decisa da Fugatti in spregio a ben due sentenze del TAR». Lo dichiara l’Ente Nazionale Protezione Animali che sottolinea come, al di là della vicenda JJ4, la “questione grandi carnivori” continua ad essere drammaticamente aperta a causa delle pulsioni ursofobiche e ursicide della PAT.

«Sul tema della fauna selvatica, il bilancio dell’amministrazione Fugatti è fallimentare. Il presidente della Provincia non solo è in clamoroso ritardo rispetto all’applicazione di quei metodi preventivi che, come i cassonetti anti-orso, potrebbero davvero migliorare la convivenza e prevenire conflitti con le attività antropiche, ma – prosegue Enpa – sembra seguire una linea finalizzata unicamente all’uccisione degli animali. Sembra quasi che in realtà Maurizio Fugatti cerchi solo il momento opportuno per armare i fucili».

Di fronte a questo clamoroso fallimento, la Protezione Animali torna a sollecitare nuovamente il Ministero dell’Ambiente ad aprire un tavolo nazionale sui grandi carnivori e ad avocare a sé le competenze in materia per tutelare l’incolumità degli animali, che la PAT ha dimostrato di non saper o voler garantire, e quella delle persone. «Si discuta il nostro piano in sette punti presentato all’indomani del tragico incidente occorso ad Andrea Papi e si trasformino in realtà le nostre proposte, a partire dagli interventi di prevenzione, come l’informazione o i già citati cassonetti anti-orso, e all’individuazione di un’area da destinare a santuario. Sono azioni che possono essere realizzate immediatamente e che possono davvero migliorare in breve tempo la convivenza con gli animali».

Quello che sta accadendo in Trentino – conclude l’associazione – viola le norme europee e internazionali, esponendo il Paese, vale a dire tutti i cittadini italiani, al pagamento di multe salatissime. Il Ministro Pichetto Fratin fermi questo circolo vizioso e torni ad occuparsi di orsi, lupi e altri animali selvatici.

 

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