Fu proprio l’Istituto Cattaneo, nel 1968, a identificare alcune aree “geo-politiche” caratterizzate da alta omogeneità elettorale e una certa prevedibilità nel comportamento di voto. Tra queste zone geo- politiche, quella che aveva maggiormente resistito alle trasformazioni politiche avvenute nel corso del tempo era stata l’area delle cosiddette “regioni rosse”.
Oggi, a cinquant’anni di distanza dal riconoscimento ufficiale dell’esistenza della “zona rossa”, l’Istituto Cattaneo può certificare la fine degli elementi che avevano caratterizzato, sempre più debolmente, il comportamento elettorale dei cittadini di Emilia-Romagna, Toscana, Umbria e Marche.
Come mostra la fotografia elettorale del voto del 4 marzo 2018, nelle quattro regioni un tempo colorate politicamente di “rosso” dal 1948 al 2018 (fig. 1) l’area dei partiti di centro-sinistra ha perso quasi 30 punti percentuali, passando dal 59,2% dei voti del 1968 all’attuale 30,1%. Il predominio elettorale dei partiti di sinistra e centro-sinistra si è quindi concluso e il mercato elettorale si è aperto a nuove proposte politiche.
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