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CONSIGLIO PROVINCIALE TRENTO * LAVORI AULA MATTINO: «LA RELAZIONE DEL PRESIDENTE FUGATTI APRE LA SESSIONE DI BILANCIO »

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15.33 - lunedì 22 luglio 2024

Consiglio provinciale di Trento. La relazione del Presidente Fugatti apre la sessione di bilancio

La relazione del Presidente della Giunta Maurizio Fugatti ha avviato questa mattina i lavori del Consiglio provinciale, nella prima giornata della sessione di luglio riservata alla discussione del bilancio della Provincia. In apertura di seduta il Presidente Claudio Soini ha richiamato l’impugnativa della Corte costituzionale di una norma in materia urbanistica contenuta nella legge provinciale di riferimento.

 

Oltre un miliardo di euro: un’occasione formidabile
Con oltre un miliardo di euro movimentato nel 2024 il bilancio, ha premesso il Presidente, rappresenta una formidabile occasione per avviare opere fondamentali e fin troppo attese per il Trentino, ma anche per mettere in moto, questo è l’auspicio, investimenti piccoli e grandi anche da parte di privati, oltre che per favorire maggiori consumi da parte delle famiglie, creando benessere e crescita. Il Governatore ha citato in questo contesto il collegamento funiviario della città di Trento con il Monte Bondone, su cui si discute da decenni, che arriverà a compimento. Ha poi nominato le grandi, delicate partite, come le concessioni idroelettriche e la loro gestione, il bypass ferroviario, il tunnel del Brennero e il rinnovo della concessione dell’A22. Dopo 6 anni di governo, il pensiero di Fugatti è stato rivolto alla tempesta Vaia, oltre che al tema della gestione dei grandi carnivori, alle guerre, al Covid, alla tragedia della Marmolada e a tutte le sfide ardue che hanno caratterizzato il governo di un territorio di montagna. Tutte sfide alle quali il Trentino, secondo Fugatti, ha retto grazie alla sua vocazione autonomistica e alla determinazione che da sempre contraddistingue la nostra gente.

 

Volume di risorse frutto di politiche e di performance mai viste
Il volume di risorse non convenzionale di questo bilancio non è frutto di circostanze casuali, (o peggio, dell’incapacità di spesa o di programmazione della Giunta), ha precisato il Governatore, ma di politiche di intervento e di performance mai viste prima, in un trend positivo costante e in linea con l’Alto Adige, secondo un andamento favorevole cambiato di recente, con i risultati tra le due Province che si sono avvicinati sempre di più nel 2018 fino agli ultimi risultati di pareggio e le percentuali di crescita sul medio periodo ci confortano sulla qualità delle scelte intraprese dalla nostra coalizione. Il dato sul 2023 dice che il Trentino è cresciuto dell’1,3 per cento secondo le previsioni di ISPAI, anche in questo caso un dato ai vertici del valori nazionali. In termini nominali il Pil Trentino nel 2023 dovrebbe assestarsi oltre i 25,5 miliardi di euro, con un incremento di circa 4 miliardi rispetto al 2019, con una crescita quindi di quasi il 20 per cento.

 

I rapporti con Roma e l’autonomia
La previsione è che per il 2024 si dovrebbe confermare il trend di crescita con un segno positivo tra l’1,1% e lo 0,8%, anche grazie a nuove risorse che si renderanno disponibili a partire da questo assestamento. Il confronto con Roma è continuo, ha ricordato Fugatti richiamando l’ultimo accordo di San Michele del settembre scorso in materia di finanza pubblica. Da qui al 2027, ha detto, arriveranno ancora risorse dall’accordo di San Michele, dopodiché non ci saranno più ulteriori partite finanziarie da portare a termine e dunque dovremo in futuro esercitare le estese competenze con le risorse via via generate dal territorio, fatta eccezione per i fondi europei e i fondi complementari.
L’autonomia, ha aggiunto Fugatti, è il primo dei dieci obiettivi che compongono la strategia provinciale. In questo ambito, stiamo portando avanti con Bolzano un lavoro sulle competenze per ottenere il meccanismo dell’intesa sull’adozione delle leggi costituzionali di revisione dello Statuto di autonomia e per riportare all’origine le nostre competenze primarie, quelle messe in discussione in più circostanze dalla Corte costituzionale dopo la riforma del titolo V. Se vogliamo che il sistema abbia un futuro prospero, ha detto, dobbiamo rilanciare e investire si in termini di esercizio, sia un termini di conoscenza e cultura dell’autonomia.

 

I motori di crescita per il Trentino
Fugatti ha quindi richiamato nella sua relazione i pilastri del Trentino, ritenuti strategici per questa Giunta. In primis ha citato la cooperazione, che accanto all’autonomia rappresenta a suo avviso uno dei motori di crescita del tessuto economico e sociale del territorio. Cooperazione declinata assieme a quella che ha definito la cultura della “corresponsabilità” del fare insieme cooperando ognuno nel ruolo e nelle funzioni che gli sono state assegnate, con il vantaggio di vincere la solitudine e di sperimentare la concretezza della speranza.

 

Le voci di bilancio
Venendo alle voci del bilancio, Fugatti ha richiamato le risorse che si renderanno disponibili per l’estensione anche ai redditi tra 25.000 e 30.000 dell’esenzione dall’addizionale regionale all’Irpef (oggi prevista fino a 25.000): un provvedimento che riguarda circa 40.000 famiglie e che si risolverà in circa 30 euro al mese di “soldi reali”, ovvero “salario reale” come lo ha definito. Accanto a questo ha ricordato l’impegno per i rinnovi contrattuali per i comparti di enti locali, sanità, scuola e ricerca (circa 480 milioni di euro per il quadriennio 2024-27). Mai era successo prima, ha sottolineato il Presidente, che per un rinnovo contrattuale si siano rese disponibili le risorse per il triennio prima che questo cominci a decorrere, né in Trentino, né in Italia. Per le imprese la manovra di assestamento finalizza circa 41 milioni in conto capitale e 42,7 per investimenti fissi, transizione energetica, internazionalizzazione, innovazione ecc. Le risorse includono quelle per l’attivazione di un nuovo bando qualità finalizzato alla riqualificazione delle strutture ricettive in vista delle Olimpiadi 2026. Molto cari alla Giunta il tema della natalità e quello della casa: Fugatti ha confermato il massimo impegno a favore della famiglia, collegato non solo al tema dei salari, ma anche a quello della casa e alle scelte di incentivazione per trattenere i giovani sul territorio. 21,5 milioni vanno alla riqualificazione degli immobili Itea. Sono poi previsti contributi per l’acquisto di abitazioni da ristrutturare per i giovani e le famiglie numerose, oltre che risorse in conto interessi sui mutui per interventi di riqualificazione energetica/ristrutturazione, priorità di accesso al credito per i giovani ecc. Si prevede poi di approvare un progetto sperimentale per rivitalizzare i centri abitati a rischio di spopolamento. Politiche rafforzate e rinnovate anche a tutela delle donne vittime di violenza, con piani coordinati che forniscano soluzioni integrate e concrete a tutela delle vittime nei casi ad alto rischio.

Quanto alla sanità, si intendono investire ingenti risorse, oltre che per la realizzazione del nuovo polo ospedaliero universitario, per la completa organizzazione della nuova facoltà di medicina. Sul tema istruzione vengono implementati i finanziamenti per il funzionamento delle scuole di ogni ordine e grado, nonché per arredi e attrezzature ed anche negli ambiti della ricerca ed innovazione si prevede di integrare le attuali dotazioni per le Fondazioni Mach e Kessler (33 milioni sul triennio). Incremento di 33 milioni anche per l’Università oltre a 9,5 milioni per interventi di manutenzione straordinaria sulle sedi e per far fronte all’incremento degli oneri per la realizzazione dello studentato di Piedicastello. Alla voce cultura Fugatti ha citato la Trentino Music Arena, definendola uno spazio modulabile che in breve tempo è diventato un polo musicale di portata non solo nazionale e che diventerà un’area attrezzata e funzionale a disposizione dei trentini.

A sostegno della vivacità culturale del Trentino la Giunta assegna 18,6 milioni di euro, in considerazione dell’importanza strategica riservata ai beni culturali quali segni tangibili di una storia fondante dell’Autonomia. Il turismo, considerato un settore chiave per il Trentino, potrà contare su un incremento di 35 milioni di euro, più ulteriori 4,4 milioni destinati alla ristrutturazione di rifugi e per altri interventi sul patrimonio alpinistico. In questo contesto Fugatti ha svolto una riflessione sul confronto del livello di ospitalità alberghiera del trentino rispetto all’Alto Adige, ove noi abbiamo 9 strutture 5 stelle, contro le 62 dell’offerta altoatesina. Crediamo che la proposta alberghiera, in grado di influenzare il giro di affari del settore, vada riportata su differenze meno marcate, ha dichiarato. Lo sport ha per la Giunta un ruolo fondamentale in termini di valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico. Di qui la promozione di eventi di rilievo come il festival dello Sport, il sostegno delle attività sportive con 11,9 milioni di euro e i contributi di circa 7 milioni di euro alle associazioni. Al capitolo infrastrutture la manovra riserva ampio spazio. In questo ambito si inserisce anche il tema dell’incremento dei costi delle opere, con riferimento al quale si è dovuto decidere se rinunciare a realizzarle o incrementare le risorse, optando per la seconda ipotesi: con la manovra di assestamento sono destinati alle opere diverse dal nuovo polo ospedaliero circa 530 milioni di euro, dei quali circa 150 per la copertura dei maggiori costi delle opere già programmate.

A queste risorse si aggiungono altri 44 milioni per la manutenzione di strutture e infrastrutture e 60 milioni a sostegno degli investimenti dei comuni. Tra le nuove opere ci sono il finanziamento della Funivia Trento-Bondone con 80 milioni di euro) e i primi 100 milioni per la realizzazione della variante Novaledo-Pergine. Nella convinzione dell’importanza rivestita da montagna e ambiente, la relazione non tralascia di citare il problema dei grandi carnivori e i contributi a sostegno delle attività economiche in zone di montagna, al fine di evitare lo spopolamento delle valli. Agricoltura: altro capitolo di grande rilievo per il quale si prosegue nel solco già tracciato, con l’obiettivo di custodire il valore identitario, accelerando nel contempo la spinta verso l’innovazione del processo e del prodotto, con ristrutturazione e riconversione dei vigneti (1,2 milioni), rinnovo dei frutteti (1,9 milioni), attenzione al settore zootecnico e lattiero caseario (3 milioni), anche attraverso il recupero delle malghe. Saranno sostenuti ancora gli investimenti per la promozione e commercializzazione dei prodotti agroalimentari trentini (2,5 milioni) ecc. Altro tema assolutamente strategico quello della gestione dell’acqua, ascritto nella relazione nel capitolo dedicato all’Ambiente e gestione del territorio.

Ci sono stati assegnati, ha chiarito Fugatti 106 milioni dal Pnrr da investire in acquedotti e si è da poco concluso il confronto con i Comuni interessati: si tratterà di una sfida non facile, un’opportunità che va però colta a salvaguardia di un bene comune essenziale. Per noi, ha aggiunto Fugatti, l’impegno per la valorizzazione della risorsa acqua rimane assolutamente prioritario, rispetto al ritorno economico e ambientale sul territorio trentino, nonché per il dovuto riconoscimento alle comunità. Per quanto riguarda la partita dell’energia, il momento attuale impone grande attenzione: aldilà dell’esercizio del diritto di prelazione deciso sulle azioni provate della controllata HDE, c’è la questione del rinnovo delle concessioni idroelettriche e su questo la posizione della provincia è nota. In chiusura, con riferimento alla produzione energetica, il Governatore ha citato il tema della chiusura del ciclo dei rifiuti, non ricompreso in questo assestamento, ma che dovrà essere affrontato in questa legislatura.

 

Conclusioni
La discussione su questo documento economico, ha terminato Fugatti, offre la fotografia di una manovra di assestamento di prospettiva, che proietta la propria visione sui prossimi 10/15 anni, dando risposte puntuali alle richieste che ci arrivanodal mondo del lavoro, delle famiglie e delle imprese.

La nostra agenda è quella di un Trentino che deve innovarsi, senza perdere la propria identità, legata ad un territorio che ci viene invidiato per la sua qualità, ma che non può essere considerato una sorta di riserva intangibile: lo proteggiamo, lo difendiamo dalle offese di un clima mutato con interventi precisi e con un sistema di protezione civile di validità assoluta. Ma questo non basta, non ci mantiene attrattivi, competitivi: lo vogliamo fare con un’infrastrutturazione mirata, controllata, di qualità, necessaria per tenerci al passo con le esigenze di un mondo che richiede risposte nuove.

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