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LANCIO D'AGENZIA TN-AA

CONSIGLIO PROVINCIALE TRENTO * LAVORI AULA POMERIGGIO: «DISCUSSIONE SU DDL BILANCIO PAT, (SEDUTA SOSPESA, TERMINERÀ ALLE 20.00)»

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18.04 - mercoledì 24 luglio 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Christian Girardi (FdI).
Se i gruppi di maggioranza hanno fin qui parlato poco – ha detto – è perché attendevano di capire bene le istanze dell’opposizione. Evidenzio che in Prima Commissione anche esse hanno riconosciuto la valenza delle politiche provinciali come fattore importante per la crescita del Pil segnata nel 2023 dal Trentino. Auspico che plaudano anche alle esenzioni Irpef e ai 400 milioni per il contratto dei dipendenti Pat, precise scelte politiche di questa manovra, così come le misure per la prima casa (per le quali Fdi chiede un aumento delle risorse previste in assestamento di bilancio, anche pensando ai positivi effetti sul settore edilizio). Enti locali: bisogna agire soprattutto per dare loro la possibilità di programmare gli interventi in ottica pluriennale, con certezza delle risorse.
Sull’articolo 43 (hotel di lusso): tanto rumore per nulla, direi, perché già la legge urbanistica consente impianti produttivi in aree agricole, si tratta solo di consentire anche esercizi alberghieri a 5 stelle, ma sempre passando per varianti ai Prg e benestare della Provincia Autonoma sui progetti.
Sì nel suo complesso a questo assestamento di bilancio, che mette soldi nelle tasche dei cittadini e stimola l’economia.

 

Luca Guglielmi (Fassa)
C’è una visione chiara, nella manovra di bilancio del presidente Fugatti, così come è merito del suo esecutivo se il Pil trentino ha segnato negli ultimi anni ottime performance, dopo che dal 2009 al 2018 la forbice Trento-Bolzano si era allargata pesantemente. Fugatti tra l’altro ha portato a casa anche le cospicue partite finanziarie pregresse con lo Stato, bloccate da lungo tempo. E ha condotto in porto l’adeguamento contrattuale per i dipendenti del sistema Pat, plaudito dalle stesse sigle sindacali, Cgil esclusa. Minoranze linguistiche: siamo arrivati noi a riconoscere economicamente chi vanta il patentino di bilinguismo; e noi stiamo lavorando a chiudere l’accordo con il Comun general de Fascia per la cessione delle competenze ad esso dovute per legge.
Tema prima casa: ho proposto un emendamento per spianare la strada a interventi edilizi in val di Fassa, ma il collega Zanella si è attivato contro e voglio capire perché.
Grandi opere: ci sono stanziamenti importanti, ad esempio i primi soldi concreti per la circonvallazione di Campitello-Canazei, di cui si parla da una vita.
Statuto speciale: ottimo il percorso impostato dalla Conferenza delle Regioni e Province Autonome dal ministro Calderoli, con il presidente Fugatti protagonista.

 

Claudio Cia (Gruppo Misto)
La critica circa la “mancanza di visione” del governo provinciale è vecchia e stucchevole, infondata anche, a fronte di investimenti chiarissimi nella loro logica, vedi funivia del Bondone. Un’altra critica ricorrente riguarda le politiche dell’accoglienza e dell’immigrazione: non c’è nel presidente Fugatti alcuna ottusità, ma solo responsabilità e concretezza. Anche sul tema del termovalorizzatore, trovo di retroguardia certe resistenze di principio espresse dal fronte di opposizione.
Un auspicio: lavoriamo per battere la burocrazia, che a ogni legislatura si combatte ma poi risulta inesorabilmente aumentata.
La norma sugli hotel 5 stelle: è una buona occasione per rincorrere l’Alto Adige su questo terreno virtuoso, magari dando precedenza al recupero degli immobili dismessi.
L’esenzione Irpef ampliata: anni fa fu il consigliere Borga a dire al presidente Rossi che il suo aiuto ai trentini valeva un caffè al giorno, ora i ruoli si invertono.
L’allarme orso: trovo debordante l’uscita del Tar che indica di chiudere i sentieri, follia giustamente respinta al mittente dai territori. Ieri sera ho visto Filorosso in Rai proprio sul tema dei plantigradi, un programma che ho trovato ostile e diffamatorio verso il Trentino. I veri nemici dell’orso sono quelli che ne impediscono la necessaria selezione.

 

Maria Bosin (Patt)
Ci sono tanti spunti positivi e importanti in questa manovra di bilancio. Ci si muove bene verso i Comuni, chiediamo peraltro di lavorare bene per garantire loro una programmazione pluriennale e risorse per gli interventi necessari sugli acquedotti.
Trovo che gli investimenti in bilancio a favore della piccola impresa sia davvero sacrosanta, così come apprezzabile la concretezza degli investimenti in opere pubbliche.
Il tema ospedaliero: va benissimo che si punti sul polo trentino e quanto all’ospedale di Fiemme speriamo che la ripartenza della programmazione sia quella giusta e ben riposta, rispettosa della volontà dei territori e non di chi urla di più.
Hotel e articolo 43: nessuno scandalo, però una riflessione va fatta e per questo ho presentato un emendamento, che tocca anche il tema della dismissione delle attività alberghiere nei piani regolatori.

 

Walter Kaswalder (Patt)
Suggerisco che per il nuovo polo ospedaliero, che alla fine costerà un miliardo di euro, si ragioni su una collocazione equilibrata fra Trento e Rovereto, con una fermata del treno dedicata. L’area in via al Desert, aggiungo, è soggetta ad accumulo d’acqua, ci sono dei rischi.
Comuni: auspico una task force provinciale che li supporti nei settori in cui sono in difficoltà di personale tecnico.
Altra urgenza: programmare la manutenzione degli acquedotti e degli invasi, così come completare gli organici dei bacini montani e degli addetti alle strade (siamo in sofferenza sullo sfalcio dell’erba).
Orsi e lupi: concordo che Filorosso su Rai3 è stato vergognoso, c’è stato in particolare un veterinario trentino che ha detto cose inaccettabili.
Un’idea sul tema casa: vendiamo una quota di appartamenti Itea agli inquilini, ricavando così risorse per ristrutturare i tanti alloggi oggi inutilizzabili.

 

Vanessa Masè (La Civica)
Parlerò qui anche del Defp, il documento connesso al bilancio e che detta le linee, a riprova che non c’è affatto mancanza di strategia e visione in questa amministrazione provinciale. Essa si è occupata molto, non a caso, anche delle prospettive di riforma dello Statuto e delle delicate partite finanziarie con lo Stato. Spesso quest’ultimo – peraltro – non comprende il valore dell’autonomia speciale e l’opportunità di lasciar fare (vedi il ruolo della Corte dei Conti, vedi anche la sentenza del Tar sugli orsi). Dico ancora del valore autonomistico: bisogna investire nel sentimento popolare e in particolare sul coinvolgimento delle scuole trentine (con un concorso d’idee).
Rinnovo dei contratti Pat, vorrei si cogliesse l’importanza della decisione di metter mano alle risorse 2025-2027 con una tempestività davvero degna di nota e non consueta. Mi piace la norma che affronta il tema dell’impiego dell’intelligenza artificiale nel sistema provinciale. Ottima anche l’iniziativa legislativa sul benessere digitale (tema che ho affrontato personalmente con un mio disegno di legge). Segnalo poi l’articolo 19 del ddl 35 (lavoratori disabili nelle scuole d’infanzia), altro ambito sul quale ho depositato un mio ddl.
Nel Defp si tocca un altro tema a me caro, quello dei servizi educativi integrati 0-6 anni: resto dell’idea che occorra disegnare una cornice normativa utile a dirigere le sperimentazioni, purtroppo bocciata l’anno scorso solo per ragioni di campagna elettorale.
La consigliera di maggioranza ha toccato un’altra serie di temi “pescati” dal ddl di bilancio, come tutela dei negozi di prossimità esistenti, difesa dell’artigianato locale, finanziamento del bando malghe. Ancora: sostegno alla genitorialità, mantenimento dei servizi conciliativi. Poi i grandi carnivori: assurda – dice anche Masè – l’indicazione di chiudere i sentieri, mentre il territorio soffre e rischia di scomparire per primo l’allevamento hobbistico.
Opere pubbliche: il collega Guglielmi evoca la circonvallazione di Campitello, io quella di Pinzolo, per la quale dopo anni e anni inconcludenti, ora ci sono le risorse stanziate.

 

Mirko Bisesti (Lega)
Variamo un assestamento di bilancio storico, e non solo per l’importo che mobilita. Storico sì, anche perché mette in moto opere come il polo ospedaliero trentino, atteso da mezzo secolo, con risorse effettivamente erogabili. Siamo impegnati a innovare e migliorare i servizi, penso in particolare – ha detto l’ex assessore – a una scuola che attragga i docenti migliori e che si apra a cambiamenti virtuosi, senza arroccamenti.
Dai banchi dell’opposizione ho sentito qualcuno proporre nuove tasse, ecco noi coltiviamo i servizi, ma non ci muoviamo in quella direzione.

 

Carlo Daldossi (FdI)
Ci sono alcune opere che da sole assorbono circa 900 milioni dell’assestamento e danno bene l’idea strategica: Ospedale, contratti Pat, funivia del Bondone e adeguamento dei costi delle opere pubbliche già impostate.
La manovra di bilancio nel complesso mi sembra molto equilibrata e saggiamente pensa non solo ad allocare risorse, ma ancora prima a incentivare la produzione di ricchezza.
Tema idroelettrico: prendiamo in mano la questione delle piccole centrali, molto rilevante per le comunità locali.
Propongo un Piano decennale di costruzione di bacini per la raccolta dell’acqua (anche potabile), con qualche decina di milioni di euro stanziati ogni anno.
L’orso: facciamo tutto ciò che occorre oggi per affrontare pragmaticamente il problema, a partire dall’abbattimento degli esemplari confidenti, consci che la modifica delle regole europee richiederà tempi non brevi. Contrastiamo l’approccio ideologico di certe associazioni animaliste e sfatiamo i miti (la sterilizzazione delle femmine ad esempio è impercorribile).
Rivolto alle minoranze, Daldoss ha concluso proponendo di aprire un ragionamento sulla revisione del regolamento interno consiliare, per regolare in modo saggio le pratiche ostruzionistiche.

 

Roberto Stanchina (Campobase)
Avendo presentato un ordine del giorno che parla anche di sterilizzazione degli orsi, chiarisco il mio pensiero. A norme europee invariate, sarà impossibile ridurre drasticamente gli orsi, quindi possiamo fare abbattimenti mirati, ma non basterà. Occorre perciò sperimentare, fare ricerca e in questo contesto provare anche la sterilizzazione. Mi chiedo poi: è stata fatta la richiesta di deroga all’Europa per poter abbattere un numero maggiore di orsi?

 

Alessio Manica (Pd)
Il consigliere dem ha risposto a Daldoss assicurando che il Pd è pronto a discutere di misure condivise per favorire la convivenza tra uomini e grandi carnivori, compreso l’abbattimento, purché non si cerchino scorciatoie e non si lancino messaggi come quello “abbatteremo 8 orsi nel 2024”.
Riguardo alla relazione di Fugatti si è parlato molto di “visione”. Io dico che in realtà questo governo provinciale una visione ce l’ha eccome ed è una visione chiusa al mondo esterno, basata su totem come la Valdastico, caratterizzata da approcci che noi non condividiamo sulla cooperazione internazionale , sull’educazione di genere nelle scuole. Ci sono tanti passaggi evocativi nell’operato di questa amministrazione: la patente a punti nelle case Itea (tanto lì ci sono gli immigrati), le righe zero in relazione sul fenomeno mondiale dell’immigrazione, la logica dei bonus spot ai cittadini. Devo dire bravo a Fugatti nell’intestarsi l’aumento del Pil, bravo a evocare continue emergenze, bravo a far credere che le partite finanziarie con lo Stato siano completate e chiuse (mentre sono un fatto dinamico), bravo a far credere oggi che pensa ai dipendenti pubblici (mentre fino all’altroieri si giudicavano in modo sprezzante).

Sull’acqua: non basta la buona volontà dei Comuni né il Pnrr, basta fare strade, meglio dare 50 milioni all’anno per dieci anni ai Comuni per gli acquedotti. Sull’articolo 43 Manica ha ricordato che il dibattito non è stato strumentale, ma ha precisato come il tema non c’entra nulla con il dibattito che si è scatenato sugli hotel a 5 stelle. Vero è che l’Alto Adige ha un sistema diverso, ha aggiunto, ma non è una scelta fatta con una deroga inserita in una manovra finanziaria: non è così che si fa pianificazione urbanistica. Si tratta di un approccio da costruire; l’assessore Daldoss aveva introdotto l’idea del Comitato per la progettazione di questa terra. Valdastico: per Manica si è passati dall’ essere arrendevoli all’ “arrendiamoci”, dicendo che sceglieranno Governo e concessionario.

Si è detto inquietato perché significa che l’Autonomia rinuncia a governarla questa partita. Nulla è stato approfondito, è stato commissionato il tracciato su Rovereto, ha continuato ricordando che la richiesta della Pat a Veneto e Stato di aggiungere al tavolo del 2016 l’uscita di Rovereto non è mai stata firmata. Sulle concessioni idroelettriche Manica ha chiesto se c’è un piano B, tra 5 mesi scadrà il termine per l’avvio dei bandi, se la proposta non passa quale è il piano del Trentino? Sulla chiusura del ciclo dei rifiuti il consigliere si è detto perplesso sulla realizzazione di un eventuale secondo inceneritore della Regione: al netto di ciò cosa vuol dire l’apertura ai privati sulla gestione? ha chiesto. Sull’ospedale di Cavalese: non si sa ancora dove planerà il progetto, l’unico dato certo era che era stato annunciato per le Olimpiadi e che le valli perdono 7-8 anni di servizio e che i costi lieviteranno. Manica ha chiuso parlando di 60 emendamenti e 1 odg di merito e auspicando una trattativa di sostanza, non fittizia.

 

Claudio Cia (Misto)
Per il consigliere, far passare l’idea che si possa convivere con l’orso fa convincere che l’orso possa entrare in una piazza e percorrere le vie delle nostre case, come è successo a Malè e Calliano. Per il consigliere bisogna stare tutti uniti, non far passare l’idea che la convivenza è possibile. Sterilizzare un orso? Non si va dal veterinario come con un cagnolino: l’animale va catturato, addormentato, portato in un ambiente sterile e mantenuto in un ambiente pulito finché la cicatrizzazione è avvenuta. Non ci sono i soldi per garantire l’assistenza ai nostri anziani ma vogliamo sterilizzare gli orsi come fosse una passeggiata. Cia ha invitato alla serietà: con gli orsi non si convive, quando sono troppi e quando un orso diventa confidente si abbatte. Il territorio se la politica non reagisce si arrangia e non lo si vuole.

 

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