“L’informativa del Ministro alla Camera non fuga le gravi preoccupazioni già espresse sull’iniziativa disciplinare. Si assume in sostanza che una diversa valutazione degli elementi avrebbe potuto condurre a diverse conclusioni, ma purtroppo le prognosi cautelari non sono formulate col senno di poi, ma ex
ante, il che fa comprendere come l’esercizio del potere disciplinare non possa investire il merito delle decisioni e il prudente apprezzamento degli elementi di fatto che della decisione costituiscono la logica premessa.
Vero è che il ministro, come oggi ha ricordato alla Camera, non ha il potere di impugnare, ma questo rende semmai ancor più singolare l’iniziativa
disciplinare di colui che, dopo aver attivato il procedimento di estradizione esercita l’azione disciplinare allorché l’esito si mostri non conforme alle sue aspettative”.
Così il segretario generale dell’Anm Salvatore Casciaro