La comunità diocesana trentina esprime il proprio cordoglio per la scomparsa a soli 46 anni di padre Gianpietro Vignandel, vittima dell’epidemia di Coronavirus.
L’arcivescovo di Trento, Lauro Tisi, ha manifestato personalmente la vicinanza della Chiesa locale ai frati cappuccini, in particolare del capoluogo, dove padre Gianpietro coordinava l’attività della mensa dei poveri. “Voglio abbracciare fraternamente -sottolinea don Lauro- la famiglia cappuccina, in questi giorni così duramente provata e ora chiamata a piangere l’amato padre Gianpietro.
È una sofferenza che tocca tutta la nostra comunità diocesana, che in lui ha visto realizzarsi concretamente il Vangelo degli ultimi.
Ora quel testimone passa a noi, chiamati a riempire il vuoto che lui ha lasciato. Se questa drammatica epidemia lo ha strappato prematuramente alla vita, non sarà mai in grado – aggiunge monsignor Tisi – di cancellarne l’esempio.
Con la sua vita, sulle orme del Poverello d’Assisi, padre Gianpietro ha tracciato un altro pezzo di quella strada che è via per l’eternità: la strada dell’amore e della gratuità”.