Sicor, la mobilitazione non si ferma. Anche oggi sciopero delle maestranze con manifestazione davanti ai cancelli dello stabilimento. La protesta dei lavoratori Sicor non accenna a fermarsi, anzi cresce e si allarga, diventando ormai un “caso” che travalica anche i confini della provincia.
Oggi le tute blu dell’azienda, assieme a non pochi colletti bianchi, hanno nuovamente incrociato le braccia, dandosi ancora appuntamento in quel tratto di Viale Caproni di Rovereto che sta ormai diventando un luogo simbolo della lotta di tutto il mondo del lavoro trentino, in difesa dei diritti conquistati negli anni e del salario. I manifestanti hanno dispiegato striscioni con messaggi diretti ai vertici aziendali, tra i quali spiccava un colorito “Restituisci la quattordicesima … e anche il Rolex”.
L’amministratore delegato della società, infatti, pare si sia vantato coi lavoratori della Sicor, in occasione della disdetta dei contratti interni, di aver ricevuto in regalo il prezioso orologio dalle maestranze dell’azienda che aveva diretto prima di approdare a Rovereto.
Un episodio che non poteva lasciare indifferenti i dipendenti della Sicor, che ora ritengono che l’AD farebbe bene a restituire quel regalo. Intanto alla Fiom continuano ad arrivare messaggi di appoggio e di solidarietà, sia da singoli individui, sia dai lavoratori di altre aziende. Un compattamento trasversale, che sta coinvolgendo ogni settore del mondo del lavoro, sia privato che pubblico, in sostegno di una singola vertenza aziendale, che non si vedeva probabilmente da decenni, né in Trentino né forse sul suolo nazionale.
*
Aura Caraba
Fiom CGIL del Trentino