Le feste di fine anno fanno registrare il massimo di domanda dello spumante italiano con circa 63 milioni di tappi di spumante stappati solo in Italia, in calo però del 15% rispetto allo scorso anno a causa del lockdown, con lo stop a veglioni, feste private e la chiusura di ristoranti, bar e agriturismi per le misure anti Covid. E’ quanto stima la Coldiretti nel sottolineare che anche nelle feste 2020 tuttavia piu’ di otto italiani su 10 (81%) non rinunciano a fare un brindisi Made in Italy a fine anno secondo l’indagine fatta dall’Istituto Ixe’, anche per augurarsi un 2021 migliore.
Il blocco del canale della ristorazione e lo stop ai tradizionali cenoni – spiega Coldiretti – non è compensato dalla crescita record fatta registrare dai brindisi casalinghi con la spesa domestica, per spumante che è cresciute del 12,1% nei primi nove mesi del 2020, secondo un’analisi Coldiretti su dati Ismea. Il tutto grazie anche a una vasta scelta di bollicine, dalle principali denominazioni con metodo classico, come Trento, Oltrepo’ Pavese e Franciacorta, a quelle a metodo italiano, come Asti e Prosecco o provenienti dalle altre regioni che in questi ultimi anni hanno visto un aumento significativo delle produzioni di bollicine, dall’Abruzzo alla Sicilia, passando per Toscana, Marche, Lazio e Umbria.
Le difficoltà legate alla pandemia – sottolinea la Coldiretti – impattano anche sulla produzione che dovrebbe fermarsi intorno ai 750 milioni di bottiglie, dopo la crescita costante fatta registrare negli anni scorsi, con in testa il Prosecco seguito da Asti e Franciacorta.
Ma gli effetti dell’emergenza Covid si fanno sentire anche all’estero dove si beve la grande maggioranza dello spumante italiano. Per la prima volta si registra, infatti, un calo del 4% delle esportazioni in quantità, secondo un’analisi Coldiretti su dati Istat relativi ai primi nove mesi dell’anno. A pesare sono la chiusura del canale della ristorazione – rileva la Coldiretti – e i lockdown decretati in molti dei Paesi dove è più forte la tradizione delle bollicine tricolori, che nel corso degli anni hanno conquistato la vetta delle preferenze davanti allo champagne francese che però riesce a spuntare in media prezzi nettamente superiori.
Ed è proprio lo champagne – conclude la Coldiretti – a subire maggiormente gli effetti della crisi provocati dalla pandemia con il numero di italiani che lo assaggeranno a fine anno praticamente dimezzato rispetto al 2019.
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LE REGOLE D’ORO PER OFFRIRE E GUSTARE LO SPUMANTE
• Non offrirlo ghiacciato, ma tirato fuori dalla cantina un paio d’ore prima e raffreddato in un secchiello con ghiaccio tritato, acqua fredda e sale grosso.
• La temperatura migliore è compresa fra gli 8 ed i 12 gradi.
• Berlo esclusivamente in una flûte a forma di tulipano che consente agli aromi di svilupparsi liberamente.
• Per gustare al meglio l’effervescenza sciacquare i bicchieri con acqua calda e sapone neutro.
Stapparlo tenendo con una mano il tappo e facendo ruotare con l’altra mano la bottiglia leggermente inclinata accompagnando sempre l’espulsione del tappo.
• Far uscire lentamente il gas e versarlo tenendo la bottiglia dal fondo e non dal collo per evitare che lo spumante si riscaldi con il calore della mano.
• Mai utilizzare del ghiaccio nel bicchiere.
• Conservarlo in una cantina buia, fresca e senza sbalzi di temperatura, in posizione orizzontale.
Fonte: Elaborazioni Coldiretti