“Il Presidente della Provincia Fugatti ha condannato illegalmente l’orso M57 all’ergastolo. L’unica colpa di M57? Essere un orso attratto dai rifiuti lasciati in strada”: questo il contenuto della campagna stampa che LAV si è vista, di fatto, censurare durante la trattativa per l’acquisto di uno spazio pubblicitario sul quotidiano L’Adige.
“Noi stiamo dalla parte di M57 e dalla parte degli orsi: far giungere a pagamento a mezzo stampa il nostro appello al Presidente Fugatti della Provincia di Trento, riteniamo sia un legittimo esercizio di libertà e di diritto di critica – afferma Simone Stefani, responsabile trentino della LAV – Invitiamo tutti mezzi d’informazione, trentini e nazionali, ad approfondire il tema, senza mediocri censure, della gravissima – non solo da un punto di vista etico, ma anche giuridico – detenzione di un animale selvatico, particolarmente protetto come nel caso dell’orso, catturato e rinchiuso in un recinto, in assenza di una valida autorizzazione.
Abbiamo denunciato il Presidente della Provincia Fugatti alla Procura della Repubblica di Trento e contestualmente gli abbiamo inviato una diffida, con richiesta di immediata liberazione di M57 perché detenuto illegalmente. Se la sua risposta dovesse farsi attendere più di qualche giorno, siamo pronti a rivolgerci anche al TAR di Trento. M57 può e deve essere restituito alla natura e il suo caso deve diventare emblematico di una nuova stagione di libertà per gli orsi trentini.”