La prima mostra italiana dello scultore tedesco Jürgen Lingl-Rebetez, che ritrae con una originale tecnica di intaglio specie animali tanto carismatiche quanto fragili.
Inaugurazione 14 giugno ore 18 con l’artista, letture tratte da Pinocchio a cura della lettrice Ester D’Amico e accompagnamento con violino a cura di Andrea Ferroni.
Più di 30 sculture sono raccolte in quattro nuclei tematici. Accanto al pantheon selvaggio dei Grandi Carnivori trovano spazio i gruppi delle specie artiche, di ambienti temperati, infine un angolo dove l’autore concede il suo tributo artistico e passionale al cavallo, un animale di sicuro non minacciato ma che l’uomo va lentamente “dimenticando” dopo averlo reso un elemento cardine della sua storia.
La visita alla mostra si connota in primis come un’esperienza estetica ed emozionale, supportata dalla grandiosità delle opere esposte, ma le informazioni a corredo delle specie rappresentate permettono di approfondire anche lo stato di conservazione, il presente complesso e il futuro fosco di questi spettacolari compagni di viaggio.
Dietro l’eccellenza del risultato c’è la profonda conoscenza anatomica di Rebetez, che ha memorizzato e fatto propri i rapporti dimensionali, le proporzioni e le armonie tra corpi e crani, mandibole e mascelle, occhi e narici, e li ripropone sulla superficie scabra del legno aggredito dalla motosega.
L’artista
Jürgen Lingl-Rebetez è un artista tedesco, nato nel 1971 in Baviera; la passione per il disegno e la pittura dei più svariati soggetti (animali, persone e paesaggi), intensa in lui fin dall’infanzia, lo portò, all’età di 20 anni, alla prima esibizione dei suoi studi artistici di nudo presso una galleria d’arte di Dachau.
Successivamente si specializzò in scultura lignea grazie a un apprendistato presso il maestro Hans-Joachim Seitfudem, per poi trasferirsi in Svizzera nel 1996 e diventare un artista indipendente, incominciando a esplorare le potenzialità espressive della motosega. Oggi, le opere di Jürgen Lingl-Rebetez, poi trasferitosi in Francia dal 1999, sono esposte in collezioni pubbliche e private in tutta Europa, USA, Canada, Russia, Australia, Singapore e Hong Kong.