La pizza, la nebbia e la libertà. Sono i primi tre ricordi di Selina Nolvia, quando è arrivata a Milano. E’ fuggita dal suo Paese, il Salvador, dove si stava combattendo una violenta guerra civile. A Milano, l’ha accolta la nebbia: aveva paura. Poi però ha gustato una pizza, il suo piatto preferito, e goduto della libertà di camminare per strada anche col buio, lei che veniva da anni di coprifuoco. Da quel giorno, non ha mai più voluto tornare indietro.
Selina, 49 anni, ha trascorso più di metà della sua vita in provincia di Como, a Tavernerio. Sposata, due figlie, nella vita ha fatto un po’ di tutto: cassiera, negoziante, barista, assicuratrice, badante, baby sitter, ed altro. Oggi è casalinga.
Da anni non tornava nella sua terra, di cui ancora oggi ha paura. In Salvador non si combatte più la guerra civile, ma buona parte del Paese è in preda alle “pandillas”, gang violente che controllano interi quartieri della capitale. Il Paese è uno degli snodi principali del traffico di droga e di esseri umani del Centramerica, e non è un caso se il 20 per cento della popolazione è emigrata.
Nella puntata di “Radici – L’altra faccia dell’immigrazione”, in onda domenica 7 luglio, alle 13, su Rai3, Selina guida Davide Demichelis in alcuni quartieri di San Salvador, per poi proseguire il viaggio fino a Conception e quindi, raggiungere il suo villaggio natale, Acahutla, dove vive sua nipote, su una splendida spiaggia affacciata sull’Oceano Pacifico, La libertad.
Radici è un progetto realizzato in collaborazione con il Ministero dell’Interno e cofinanziato dal Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione