Di seguito, le dichiarazioni di Matteo Salvini sul caso Gregoretti, raccolte dai microfoni di “Dritto e Rovescio”, il talk show condotto da Paolo Del Debbio, in onda ieri sera, alle 21.30 su Retequattro:
«Non ho paura. C’è qualcuno che ritiene che difendere i confini, la sicurezza e l’orgoglio di un Paese meritino un processo e un arresto: facciano quello che vogliono e quando vogliono. Io l’ho fatto a testa alta perché difendere il mio Paese è il mio lavoro. Se invece la Sinistra ritiene che in Italia tutti possano fare i loro porci comodi – arrivare, tornare, venire, sfasciare e rubare – non è il Paese che ho in testa io».
In merito alle parole di Zingaretti: «Non siamo come Salvini che utilizza la giustizia per fare campagna elettorale», risponde: «Mi sembra l’esatto contrario. Qua c’è la Sinistra che perde alle elezioni e prova ad eliminare gli avversari politici in tribunale: lo facevano in Unione Sovietica. Se mi manderanno in tribunale, penso che dovranno trovarne uno molto grande perché ci saranno alcuni milioni di Italiani che penso saranno con me, perché difendere i confini, la sicurezza e la dignità di un Paese è qualcosa che sta a cuore a tanti».
Infine, sulla possibilità che si verifichi il voto palese, commenta: «Mi vede impaurito? Rischio la galera perché ho difeso il mio Paese? Ci vado a testa alta, altissima».