Il fallimento della Silicon Valley Bank ha raggiunto rapidamente buona parte dell’opinione pubblica italiana. Quasi tutti l’hanno sentito nominare, la maggioranza afferma di sapere di cosa si tratta. Più informati si ritengono gli uomini ultra-sessantenni più istruiti e di ceto medio-alto.
A questa maggioranza che si ritiene almeno in parte informata (59% del campione), l’indagine ha chiesto di esprimere una serie di valutazioni e previsioni. Innanzitutto, i timori di una seconda edizione della crisi innescata dal crack di Lehman Brothers del 2008 risultano tutto sommato contenuti: per la maggioranza si tratta di un problema circoscritto/passeggero, anche per l’immagine di maggiore solidità associata alle banche italiane.
Così l’opinione pubblica informata prevede un impatto grave per l’economia americana e un contraccolpo lieve per quelle europea e italiana. Nonostante questo sguardo ottimistico, emergono anche velati timori per le proprie tasche (in particolare per il ceto medio e la generazione X), ma solo 1 su 10 prevede un impatto pesante, mentre, per quasi 4 su 10, il fallimento di SVB sarà privo di conseguenze concrete sulla propria situazione economica e finanziaria.
Crack Silicon Valley Bank: la maggioranza conosce la vicenda, più informati gli uomini boomer di ceto medio-alto. Il 10 marzo è fallita la Silicon Valley Bank (SVB) in California, a cui è seguito un contraccolpo significativo sui mercati finanziari. Lei era venuto a sapere di questo fallimento?