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LETTERE AL DIRETTORE

“RISVEGLIO TIROLESE” * HYDRO DOLOMITI ENERGIA: «ACQUISTO PACCHETTO AZIONARIO, LA POSIZIONE DI FABIO CAUMO CI TROVA D’ACCORDO»

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19.24 - domenica 30 giugno 2024

Gentile direttore Luca Franceschi,

la posizione del dott. Fabio Caumo, sulla questione dell’acquisto del pacchetto azionario di Hydro Dolomiti Energia, pubblicata dalla stampa locale il 29 giugno 2024, ci trova totalmente d’accordo.

Se siamo arrivati a questo punto, con gli speculatori che bussano alla porta e la nostra classe dirigente persa in calcoli di convenienza di breve periodo, tutti incentrati sulle miserie dei rischi/benefici delle burocrazie territoriali anziché sulla ricchezza a lungo termine del territorio, e dunque assillata dal dubbio amletico se tenere in mano locale la gestione della nostra acqua ed energia o abbandonarla ad infausto destino (è già successo peraltro con numerose altre nostre perle…una su tutte? La Regione…) significa che il Trentino/Tirolo meridionale continua a perpetuare una classe dirigente che ha smarrito la bussola, per nulla permeata dal senso di appartenenza a questo territorio ed all’Autonomia, peraltro sempre sbandierata. Significa altresì che l’Autonomia stessa è ridotta a semplice esercizio di retorica anziché nobilitata da concreta prassi quotidiana, come dovrebbe essere.

Ciò, naturalmente, ancora una volta distingue la gestione dell’Autonomia di Trento da quella di Bolzano, la cui classe dirigente non pone minimamente in dubbio il fatto di tenere saldamente ancorato al territorio l’asset energetico, ed agisce di conseguenza.
La battaglia per le risorse idriche ed energetiche fu fondamentale nell’azione dell’ASAR e dei padri fondatori di questa Autonomia (che di certo si stanno rivoltando nella tomba).

Non vi debbono essere dubbi sul fatto che la gestione dell’energia idroelettrica del Trentino/Tirolo meridionale debba essere saldamente tenuta in totale controllo locale. Le azioni cedute dal fondo australiano vanno quindi sottratte alla speculazione internazionale; se Dolomiti Energia Holding non vuole o non può acquistarle, si ricorra all’azionariato diffuso, cosa forse ancora migliore, in modo che i residenti del Trentino/Tirolo meridionale diventino proprietari della società che sfrutta la risorsa più importante del loro territorio.

Il tempo stringe, il 14 luglio è vicino: urge una presa di posizione immediata e corale, di tutta la classe dirigente di questa terra, che su una questione fondamentale come questa deve finalmente fare quadrato e scegliere nell’interesse esclusivo del territorio e della sua gente, non secondo logiche di appartenenza politica, ideologica e/o nazionale.

Diversamente, non solo sarà reso un ulteriore grave danno a questo territorio, ma si sarà inferta l’ennesima picconata alle ragioni di un’Autonomia che, così procedendo, di qui a pochi anni si scioglierà come neve al sole.

Dunque coraggio, nessun tentennamento: l’acqua e l’energia del Trentino rimangano in mano ai Trentini!

 

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Risveglio Tirolese
Il Presidente Franco Beber
Il Portavoce Paolo Monti

 

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