Leggo che L’ex presidente della provincia Lorenzo Dellai ritiene che sul piano della collaborazione tra Trento e Bolzano, ma anche con l’Austria, si possa fare di più. E per rafforzare questo suo convincimento aggiunge che questa è un’idea che condivide pure Campobase. Non qualche super osservatorio internazionale, ma proprio Campobase, l’ultima creaturina politica in ordine di tempo partorita da Dellai e che non ci pare abbia esperienze e strumenti per ergersi a giudice della qualità dei rapporti internazionali dell’amministrazione Fugatti. Ma tant’è.
Da parte mia mi limiterò a ricordare quello che il nostro governatore ha fatto nei confronti di Vienna, di Bolzano e di Roma, e di comune accordo con il suo collega altoatesino Arno Kompatscher, solo negli ultimi mesi, giusto ricordare ai lettori i risultati di questa maggioranza. In aprile Fugatti è stato a Vienna ed a Linz, ha incontrato il cancelliere austriaco Karl NehaImmer ed il governatore dell’Alta Austria Thomas Stelzer. Il cancelliere ha osservato che “il progetto dell’Euregio è un esempio eccellente di convivenza tra diverse realtà e un modello da esportare che guardiamo con molto interesse”.
Nell’incontro con il governatore Stelzer, Fugatti ha avuto uno scambio di idee sulla gestione delle periferie, così come su grandi carnivori, sanità e della ricerca e sviluppo dell’Università. Sempre in Austria il nostro governatore ha incontrato poi Il ministro degli esteri Alexander Schallenberg per affrontare il problema del traffico e del corridoio del Brennero, ed è stato ipotizzato un confronto tra il Trentino, l’Alto Adige, il Tirolo e la Baviera per dare una svolta al problema e valutare alcune soluzioni. Ma per Campobase, e Dellai, questa non è un esempio di attenzione all’Austria.
A Roma, forse è sfuggito, alla fine dello scorso anno si è conclusa l’intesa tra la Provincia di Trento, congiuntamente con quella di Bolzano, e il governo nazionale sulle partite finanziarie. Un accordo con lo Stato, per superare lo schema finanziario collegato all’Accordo di Milano e al Patto di Garanzia rivelatosi troppo rigido anche alla luce della crisi imposta dal Covid. Grazie all’intesa il bilancio della Provincia può contare su circa 120 milioni di euro in più all’anno.
Passiamo all’autostrada, una partita regionale e sovra regionale per eccellenza. Con Bolzano ci si è mossi di recente per percorrere la chance del PPP, ovvero il partenariato Pubblico Privato sotto forma di Finanza di progetto per ottenere, (dopo anni di immobilismo) il rinovo della concessione dell’Autobrennero per 30 anni. Passaggio così commentato da quel Kompatscher che Dellai vorrebbe “distante” da Trento: ”Sono convinto che una società dei territori che agisce a favore dei territori sia la soluzione migliore”.
Ancora Euregio che per l’ex presidente Dellai è stato dimenticato dall’amministrazione Fugatti. Riunione a Trento pochi giorni fa delle giunta dei tre territori nella nuova sede cittadina di Villa Moggioli : decisi due giornate dedicate alla mobilità, l’avvio di un percorso per future collaborazioni dei tre territori in campo sanitario. E ancora la presentazione del progetto Tinia e dei dati Monitor sulla conoscenza dell’Euregio tra la popolazione”.
Basta? No, in Consiglio regionale tre giorni fa è stato riferito dal presidente Fugatti di un nuovo Patto di collaborazione tra Trento e Bolzano nei settori della medicina e del trattamento dei rifiuti. Temi concretissimi e, anche se non piace sentirselo dire, il tema dei rifiuti lasciato clamorosamente in eredità ai trentini anche da Dellai che preferì non fare scelte difficili ammucchiando tutto in discarica. Ora qualcuno se ne dovrà occupare. Sentenziare a posteriori, con molti vuoti di memoria, è più semplice.
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Roberto Paccher consigliere provinciale Lega Salvini Trentino
