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LETTERE AL DIRETTORE

TRENTINO – 928 INSEGNANTI * SCUOLA INFANZIA – VOTO CONSIGLIO PAT: «LA POSIZIONE DELLA MAGGIORANZA ERA NOTA, MA LE AFFERMAZIONI DELLE MINORANZE CI HANNO LASCIATO BASITE»

Scritto da
10.06 - sabato 1 giugno 2024

Gentile direttore Franceschi,

allego quanto oggi pubblicato sul quotidiano “l’Adige“, anche per consentire la visione ai lettori di Opinione.

Lettera sottoscritta da 928 firme (verifica realizzata da redazione Opinione).

 

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Dopo una pausa di riflessione, desideriamo esternare le nostre considerazioni riguardo le dichiarazioni di voto espresse nell’ultimo consiglio provinciale, rispetto alla discussione del ddl, presentato dal consigliere Filippo Degasperi, sull’adeguamento del calendario scolastico della scuola dell’infanzia agli altri ordini e la riduzione del numero di bambini in sezione, se sono presenti bambini con bisogni educativi speciali.

La posizione della maggioranza ci era ben nota e scontata, ma le affermazioni delle minoranze, nonostante la presenza in aula di diversi rappresentanti provenienti dal mondo della scuola, ci hanno lasciato basite. Dopo anni di battaglie, lettere, azioni, una petizione sottofirmata da 8236 cittadini, rispetto alle quali le minoranze avevano mostrato solidarietà e sostegno, ascoltare in aula consigliare tutto quello sciorinare di parole solidali e di apprezzamento verso le insegnanti e verso il consigliere proponente Degasperi, per noi (insegnanti, cuochi e operatori d’appoggio) è stato difficile da accettare.

Addirittura mentre la consigliera Parolari leggeva le sue fitte pagine di intervento, affermando che le pause per i bambini nella fascia di età 3/6 sono controproducenti per la costruzione del sé e della continuità relazionale, (a differenza di quello che è stato affermato da esperti in 5°commissione) le insegnanti che erano presenti nel loggione, hanno lasciato l’aula in segno di totale disapprovazione. Supponiamo che questa sia la ragione del ripensamento del voto del PD, dichiaratosi inizialmente contrario per poi mutare in astenuto. L’assessore all’istruzione Gerosa, che si allontana dal consiglio per i festeggiamenti della vittoria dell’ITAS, mentre un centinaio di insegnanti provenienti da tutto il Trentino, erano lì presenti, è stata la conferma dell’ormai amara consapevolezza di quanto poco importa ai politici della scuola.

Mai avremmo immaginato tutto questo. Adesso possiamo chiaramente affermare che tutto ciò che il PD aveva dichiarato a favore della scuola dell’infanzia erano solo promesse preelettorali. Ci saremmo aspettate da tutte le minoranze, prima un voto a favore e poi eventualmente l’apporto di tutte le modifiche ritenute necessarie.

Così facendo, avrebbero dimostrato solidarietà alla categoria insegnante. Al contrario con la loro astensione, hanno palesato la loro essenza politica… quella, dove ogni partito deve mettere la propria bandierina nelle leggi approvate, come conquista personale, partitica, senza minimamente pensare che dietro alle loro vittorie, alle loro leggi approvate, ai loro successi, ci sono dei cittadini, i quali ripongono in esse il riconoscimento e la soddisfazione dei loro bisogni. Per noi non è importante se vince l’uno o l’altro partito, ma che siano riconosciute le nostre ragioni e i nostri diritti.

Siamo arrivate cosi alla conclusione che “chi fa da sé fa per tre”, pertanto abbiamo iniziato ad elaborare un disegno di legge di  Ddl nel quale possa emergere attraverso chi ci lavora quotidianamente quello che è realmente la scuola dell’infanzia, e non da come si sta indirizzando ad una gestione aziendale dal mondo della politica. “Chi sa fare fa, chi non sa fare insegna, chi non sa insegnare insegna agli insegnanti, e chi non sa insegnare agli insegnanti fa politica” da Muriel Barbery.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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