Egregio Direttore, Le invio l’articolo che ho scritto sulla vicenda della annunciata querela della Mak nei confronti del consigliere provinciale Claudio Cia “reo” di aver espresso la sua opinione sulle parole del sindaco di Cavalese, pronunciate nel corso dell’audizione alla commissione permanente del consiglio provinciale di cui il medesimo Cia è il presidente.
Il consigliere Cia membro del Consiglio provinciale non può essere chiamato a rispondere delle opinioni e dei voti espressi nell’esercizio delle sue funzioni (art. 48 bis, 2 comma della Statuto di Autonomia). Con l’occasione ricordo che il presidente del consiglio ha il dovere di difendere l’indipendenza e l’autonomia del consiglio compresi i suoi membri.
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Claudio Taverna
Direttore TRENTINOLIBERO
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