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ALLEANZA VERDI E SINISTRA – TRENTINO * SCUOLA INFANZIA: «RACCOLTA FIRME PER LAVORARE NON PIÙ DI DIECI MESI, SIAMO AL FIANCO DELLE INSEGNANTI»

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16.21 - venerdì 26 luglio 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

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AVS resta al fianco delle insegnanti della scuola dell’infanzia. Da mesi le insegnanti della scuola dell’infanzia sono sul piede di guerra: dopo le assemblee sindacali e le giornate di sciopero, ora si sono attivate per una raccolta firme volta a modificare la legge provinciale in modo che non debbano lavorare non più di dieci mesi con i bambini. Tali azioni delle maestre sono più che giustificate se si pensa alla scelta fatta dalla Provincia di Trento di prolungare l’apertura delle scuole per i bambini della fascia tra i 3 e i 5 anni anche nel mese di luglio, creando un unicum nel panorama nazionale che se da un lato almeno apparentemente aiuta le famiglie, dall’altro peggiora l’offerta rivolta ai più piccoli.

C’è infatti bisogno di un ripensamento complessivo del sistema scolastico dal nido almeno fino alla fine della scuola secondaria di primo grado che sia capace di assicurare ai genitori un luogo sicuro e formativo dove lasciare i propri figli e allo stesso tempo che sappia garantire a educatori ed educatrici, maestri e maestre, professori e professoresse sia il tempo per il riposo che quello – spesso dimenticato da chi non è direttamente coinvolto – per la formazione permanente, l’aggiornamento e la programmazione.

Le esigenze delle famiglie non sono necessariamente in contrasto con quelle dei dipendenti che garantiscono il servizio educativo e formativo, ma sono entrate in conflitto a causa della scelta miope avvenuta sotto la prima giunta Fugatti di pretendere un aggravio lavorativo ai/alle insegnanti della materna senza alcun ritorno di nessun tipo. Oltretutto – fatto ancora più grave – questo è avvenuto sfruttando l’eccezionalità post pandemica come cavallo di Troia per rendere ordinaria una scelta che era stata presentata come straordinaria e una tantum.

Come Alleanza Verdi e Sinistra del Trentino, pertanto, siamo accanto alla scelta delle insegnanti della scuola dell’infanzia e alla loro battaglia per la modifica dell’articolo 5 della legge 13 del 1977, ritenendola il primo passo per arrivare ad una completa revisione dell’impianto che preveda:

– la gratuità degli asili nido per ogni bambino o bambina residente nella Provincia di Trento in modo da garantire la piena conciliazione tra lavoro e vita familiare;

– la garanzia di attività finanziate dalla Provincia per tutti i bambini della scuola dell’infanzia, della primaria e della secondaria di primo grado, fornendo un servizio gestito dagli/dalle insegnanti fino alla prima metà di giugno e in seguito in capo ad educatori/educatrici adeguatamente formati e retribuiti;

– la possibilità di incentivare, tramite progetti pensati appositamente per loro, la presenza dei ragazzi della scuola secondaria di secondo grado in attività di volontariato estivo capaci di stimolare quelle competenze trasversali (autonomia, resilienza, empatia…) che non sempre sono adeguatamente considerate nella visione tradizionale della scuola, ma che sono altrettanto fondamentali per la piena crescita di ogni individuo.

In questo modo la società risponderà ad esigenze fino a qualche anno fa apparentemente non sentite, dal momento che spesso si demandava ad un genitore (casualmente, quasi sempre la madre) o ai nonni il compito di sopperire all’assenza delle attività scolastiche.

L’alternativa – comunque creando un vulnus al dettato costituzionale – era quella di demandare al volontariato (spesso di matrice cattolica) le attività di sussidiarietà che garantissero ai genitori di andare al lavoro anche nei mesi estivi. Se già questa delega da parte del Pubblico al volontariato confessionale era da considerarsi scorretta nei decenni passati, lo diventa a maggior ragione oggi nella società multiculturale e multireligiosa in cui viviamo.

C’è quindi bisogno di un cambio di passo da parte della politica e di un’attivazione da parte dei cittadini, proprio a partire dal sostegno alla raccolta firme attivata dalle insegnanti per chiedere un rinnovato impegno capace di trovare forme nuove di conciliazione tra tempo lavorativo e tempo familiare che riescano allo stesso tempo a dare ai bambini e alle bambine luoghi stimolanti e formativi dove stare per dodici mesi all’anno.

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Alleanza Verdi e Sinistra del Trentino

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