News immediate,
non mediate!
Categoria news:
OPINIONEWS TN-AA

APT MADONNA DI CAMPIGLIO (TN) * PINZOLO: «APERTA LA MOSTRA DEDICATA A GIOVANNI PAOLO II IN ADAMELLO, VISITABILE FINO A SETTEMBRE»

Scritto da
09.09 - lunedì 15 luglio 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

///

Aperta la mostra dedicata alla sciata di Giovanni Paolo II in Adamello e all’incontro sulla neve con il Presidente Sandro Pertini nel 1984.  La mostra fotografica sarà visitabile fino a settembre presso la chiesa di San Vigilio a Pinzolo. Nata da un’idea del giornalista Ettore Zampiccoli (nel 1984 cronista dell’Ansa, insieme al collega Diego Decarli raggiunse il rifugio Ai Caduti dell’Adamello per documentare l’avvenimento) e allestita dall’architetto Roberto Festi è promossa ed organizzata dall’Azienda per il Turismo Madonna di Campiglio in collaborazione con il Comune di Pinzolo.

È stata aperta sabato 13 luglio, nella chiesa di San Vigilio a Pinzolo la mostra dedicata a Giovanni Paolo II, il Papa che il 16 e 17 luglio del 1984 arrivò al rifugio Caduti dell’Adamello alle Lobbie, sul ghiacciaio dell’Adamello, e si fermò a sciare per un paio di giorni. Il primo giorno, il 16 luglio, con il Papa c’era anche il Presidente della Repubblica, Sandro Pertini, che aveva accettato di buon grado l’invito che qualche giorno prima lo stesso Papa gli aveva proposto. Pertini rientrò nel tardo pomeriggio a Roma mentre il Pontefice si trattenne anche il giorno seguente.

Alla cerimonia inaugurale erano presenti il sindaco di Pinzolo, Michele Cereghini, il presidente dell’Azienda per il Turismo Madonna di Campiglio Tullio Serafini, gli assessori provinciali al turismo Roberto Failoni e alle politiche per la casa, patrimonio, demanio e promozione della conoscenza dell’Autonomia Simone Marchiori, la consigliera provinciale Vanessa Masè. Presente anche Gianluca Rosa, originario di Spiazzo, in Val Rendena, che quarant’anni fa, mentre si trovava a Roma per l’esame di notariato, prima telefonò e poi scrisse in Vaticano per invitare il Papa a sciare in Val Rendena, sul ghiacciaio dell’Adamello. L’invito venne preso sul serio e, dopo qualche mese, il Papa raggiunse infatti l’Adamello. Con lui presenti anche il fratello Marco Rosa e Lino Zani, che furono anche i maestri di sci che per due giorni accompagnarono il Papa durante le sue discese sulle nevi dell’Adamello, e l’amico medico Andrea Cozzio.

La mostra è intitolata “Quando scia sembra una rondine”: il titolo ripropone il commento che Sandro Pertini fece ad alta voce mentre dal rifugio, con la sua pipa in bocca, ammirava gli slalom del Papa. “La mostra – come ha detto il presidente di Azienda per il Turismo Tullio Serafini nel suo saluto – ha preso sì spunto da quella straordinaria presenza in alta quota, ma vuole essere anche un omaggio ad un grande Papa che ha lasciato un segno importante nella storia della Chiesa e negli equilibri geopolitici dell’Europa”.

La mostra si compone di una serie di installazioni che, con fotografie e documenti dell’epoca, alcuni anche inediti, presentano il Papa sciatore e ne tracciano anche il profilo attraverso la testimonianza di mons. Giulio Viviani, ora parroco di Mezzocorona, che a suo tempo fu per tredici anni Cerimoniere di Giovanni Paolo II a Roma. Numerosi spunti dell’esposizione provengono dal libro di Giorgio Gelmetti “Karol Wojtyla Trentino” con ©fotografie di Lino Zani.

Complessivamente Papa Giovanni Paolo II visitò il Trentino ben cinque volte: una prima volta sulla Marmolada il 26 agosto 1979 in occasione della visita pastorale a Belluno e Feltre, poi il 16 e 17 luglio 1984 sull’Adamello, sabato 16 luglio 1988 ancora sull’Adamello per celebrare una Santa Messa a ricordo di tutti i caduti in guerra, il 17 luglio 1988 a Stava per ricordare i morti della tragedia dovuta al crollo della diga omonima, infine il 29 e 30 aprile 1995 a Trento per una visita pastorale.

La mostra, resa possibile grazie al supporto del Consiglio pastorale, di don Carlo Crepaz e delle volontarie che, in estate, curano l’apertura della chiesa di San Vigilio, rimarrà aperta fino all’8 settembre col seguente orario: lunedì, mercoledì e giovedì dalle ore 10 alle 12, martedì, venerdì, sabato, domenica dalle ore 16 alle 18.

INTERVENTI

Ettore Zampiccoli, giornalista, ideatore mostra. “Un Papa che scia è qualcosa di singolare, di straordinario, che non vedremo mai più. La mostra ricorda questo evento, che ebbe un grande eco sulla stampa nazionale e internazionale, ma anche un grande Papa, protagonista di un lunghissimo pontificato e di importantissimi momenti della storia”.

Tullio Serafini, presidente Azienda per il Turismo Madonna di Campiglio. “La sciata del Papa in Adamello è stata un momento iconico, storico, per la comunità locale che lo ha vissuto in prima persona, ma anche per chi, di riflesso, ne è venuto a conoscenza da chi ha documentato quei due giorni. Da quel ghiacciaio dove si è combattuta la Guerra Bianca durante la prima guerra mondiale e dove ancora oggi il cannone chiamato Ippopotamo guarda la grande croce posizionata nel 1998, l’incontro tra Giovanni Paolo II e Sandro Pertini emerge come una testimonianza di dialogo, di rispetto, di valori che in un periodo storico come il nostro è giusto evidenziare. La mostra, allestita in uno straordinario esempio di arte quale è la chiesa di San Vigilio, dimostra come il nostro territorio sia non solo turistico, ma anche ricco di cultura”.

Michele Cereghini, sindaco di Pinzolo. “Da quella visita del 1984 si è creato un profondo legame tra la Val Rendena e Giovanni Paolo II, come l’apposizione, nel 1998, della croce in tonalite, a cura della famiglia Pedretti, in sostituzione di una precedente croce in legno, a ricordo di quell’indimenticabile presenza oppure l’assegnazione della Targa d’argento-Premio solidarietà alpina al Papa (2004). La mostra allestita nella chiesa di San Vigilio sottolinea non solo il valore turistico, ma l’identità e la cultura del nostro territorio di montagna”.

Roberto Failoni, assessore all’artigianato, commercio, turismo, foreste, caccia e pesca della Provincia autonoma di Trento. “Fu una straordinaria intuizione e ricordiamo anche che vi fu un altro evento nell’evento: l’incontro di Giovanni Paolo II con il presidente forse più amato nella storia della Repubblica italiana, Sandro Pertini. Sarà compito nostro promuovere questa mostra e comunicare a tutti i cittadini della Rendena e dell’intero Trentino questa opportunità, che dimostra come nel nostro territorio non vi sia solo un certo tipo di turismo, ma anche tante storie da raccontare legate alla cultura e questo ne è un esempio”, ha detto Failoni, ringraziando l’Azienda per il Turismo e tutti i volontari coinvolti e ricordando, infine, l’anniversario dei vent’anni (Dicembre 2004) dal dono, da parte della Val Rendena, dell’albero di Natale al Santo Padre.

Gianluca Rosa, notaio, autore della telefonata e di una lettera di invito al Papa. “A rendere possibile l’arrivo del Papa in Adamello fu monsignor Stanisław Jan Dziwisz, allora segretario particolare di Giovanni Paolo II, che lesse la mia lettera e con il quale mi confrontai per concretizzare l’arrivo del Papa. Venne anche in sopralluogo per conoscere il luogo e valutare la fattibilità della sciata. Per me, la fase più bella di questa esperienza, che mi ha accompagnato per tutta la vita, è stata quella che ha preceduto il suo arrivo”.

Monsignor Giulio Viviani, parroco di Mezzocorona, già cerimoniere pontificio. “Giovanni Paolo II è stato un grande Papa, lo definisco “Karol il Grande”, e aveva bisogno della montagna come luogo dove incontrarsi con Dio. Papa di profonda preghiera è stato caratterizzato anche da una grande umanità. Sapeva stare con la gente e lì, tra la gente, trovava Dio”.

 

*

Foto di Paolo Luconi Bisti.

Categoria news:
OPINIONEWS TN-AA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DELLA FONTE TITOLARE DELLA NOTIZIA E/O COMUNICATO STAMPA

È consentito a terzi (ed a testate giornalistiche) l’utilizzo integrale o parziale del presente contenuto, ma con l’obbligo di Legge di citare la fonte: “Agenzia giornalistica Opinione”.
È comunque sempre vietata la riproduzione delle immagini.

I commenti sono chiusi.