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APT S. MARTINO DI CASTROZZA (TN) * “DOLOMITINCONTRI ESTATE 2024“:«RASSEGNA CULTURALE, PAROLA ALLA MONTAGNA CON RIGHETTO E WIELICKI»

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17.25 - lunedì 12 agosto 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

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Rassegna Culturale DolomitIncontri estate 2024: parola alla montagna con Matteo Righetto e Krzysztof Wielicki. Alla 38^ edizione della Rassegna Culturale DolomitIncontri di San Martino di Castrozza non possono mancare appuntamenti dedicati alla pura passione per la montagna, sia essa espressa attraverso le parole o la viva esperienza alpinistica. A cavallo di ferragosto saranno lo scrittore Matteo Righetto e l’alpinista di fama internazionale Krzysztof Wielicki a parlare di montagna e libertà nel salotto culturale delle Pale di San Martino.

Martedì 13 agosto la Rassegna Culturale DolomitIncontri vedrà protagonista un grande amico di San Martino di Castrozza e delle Dolomiti ovvero lo scrittore Matteo Righetto, che presenterà il suo più recente romanzo edito da Feltrinelli dal titolo “Il sentiero selvatico”. Questo nuovo appassionante racconto ci riporta nei luoghi tanto cari a Righetto, le valli ladine del Fodom, dove si scopre la storia di uno dei personaggi, forse, più misteriosi e intriganti della letteratura dell’autore padovano, Katharina Thaler figura già abbozzata nel precedente romanzo “La stanza delle mele” e della quale in questo nuovo libro si conoscono le origini e l’intensa storia personale.

Il racconto prende vita a Larcionèi, un paesino ai piedi delle Dolomiti, dove da più di un mese piove ininterrottamente, tanto che gli anziani giurano di non aver mai visto cadere dal cielo tanta acqua. E sotto l’acqua gli abitanti del villaggio si riuniscono il 2 novembre del 1913 per la messa del Giorno dei Morti. Ci sono tutte le famiglie della zona, anche i Thaler, con la loro unica figlia di dieci anni, Katharina. Nel mezzo della liturgia, la bimba sparisce nel nulla: il paese intero la cerca tra i boschi per tutta la notte, invano. La piccola Tina riappare da sola il giorno dopo, proprio quando finalmente cessa la pioggia.

Sta bene, ma non ricorda nulla di quel che le è accaduto, e tra i paesani cominciano a correre strane e malevole voci. Presto per tutti Tina diventa la strìa, la strega che è stata rapita dai morti, che ha conosciuto il diavolo. Per lei l’unico rifugio, il luogo dove trova pace e sicurezza, è il monte Pore con i suoi boschi, i torrenti e gli animali selvatici. La sua è una vita di misteri e scelte coraggiose, che la porteranno – da adulta – a diventare una leggenda, la guardiana della natura dolomitica, uno spirito antico che, proprio come gli animali selvatici, si lascia vedere solo se è lei a deciderlo.

In un intreccio di magia e arcaiche tradizioni locali, “Il sentiero selvatico” celebra la potente connessione tra piante, animali, donne e uomini. Matteo Righetto vive tra Padova e Colle Santa Lucia (Dolomiti). Ha esordito con Savana Padana (TEA, 2012), seguito dai romanzi La pelle dell’orso (Guanda, 2013), da cui è stato tratto un film con Marco Paolini, Apri gli occhi (TEA, 2016, vincitore del Premio della Montagna Cortina d’Ampezzo; Feltrinelli UE, 2024) e Dove porta la neve (TEA, 2017). Per Mondadori ha scritto la “Trilogia della Patria” – che comprende i romanzi L’anima della frontiera (2017), L’ultima patria (2018), La terra promessa (2019) – e, insieme a Mauro Corona, il Sillabario alpino, Il passo del vento (2019). Per Feltrinelli ha pubblicato I prati dopo di noi (2020) e La stanza delle mele (2022). Per il teatro ha scritto Da qui alla Luna, prodotto dal Teatro Stabile del Veneto e portato in scena da Andrea Pennacchi. Nel 2019 ha ricevuto il Premio Speciale Dolomiti Unesco.

Giovedì 15 agosto a coronamento della tradizionale Festa delle Guide Alpine – le Aquile di San Martino di Castrozza e Primiero – la montagna sarà celebrata attraverso un incontro davvero speciale, quello con Krzysztof Wielicki il celebre alpinista polacco che nel 1980 fu il primo uomo al mondo, con Leszek Cichy, a salire un Ottomila in inverno: l’Everest. Krzysztof Wielicki è nato il 5 gennaio 1950 a Szklarka Przygodzicka, un piccolo villaggio nel Sud Ovest della Polonia. Ha cominciato a praticare l’alpinismo e a frequentare il club alpino polacco dopo essersi trasferito a Breslavia per seguire la facoltà di ingegneria elettronica. Nel 1972, grazie a uno scambio con gli studenti della Union nationale des centres sportifs de plein air di Chamonix, ha l’occasione di compiere diverse ascensioni in alta montagna.

Questo gli permette di ottenere meriti all’interno del club alpino e quindi di essere assegnato a spedizioni all’estero, nel Caucaso, nell’Hindu Kush afgano, nel Pamir sovietico. Ben presto Krzysztof si rivela essere un alpinista fenomenale e uomo da primato: nel 1980 sale l’Everest in un’epica invernale con il compagno di cordata Leszek Cichy. Saranno i primi alpinisti al mondo ha compiere una tale impresa su un Ottomila. In totale ne ha saliti, in seguito, ben tre in prima assoluta invernale, tra cui il Lhotse in solitaria. Nel 1996, con la salita del Nanga Parbat è divenuto il quinto uomo a completare la collezione dei 14 Ottomila. Insignito nel settembre 2019 del Piolets d’Or alla Carriera Krzysztof Wielicki è una leggenda vivente dell’himalaysmo invernale. L’incontro a cura del gruppo Aquile San Martino di Castrozza e Primiero sarà presentato dalle Guide Alpine Mariano Lott (Presidente del gruppo) e Narciso Simion e moderato dall’alpinista e scrittore trentino Mario Corradini.

La Rassegna Culturale DolomitIncontri è realizzata dall’Azienda per il Turismo di San Martino di Castrozza, Primiero e Vanoi, grazie al patrocinio del Comune Primiero San Martino di Castrozza e della Comunità di Valle del Primiero.

Tutti gli appuntamenti si svolgeranno alle ore 18.00 presso la sala congressi del Palazzo Sass Maor di San Martino di Castrozza. Programma completo www.sanmartino.com/IT/dolomitincontri/

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