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ARCIDIOCESI DI TRENTO * “MARCIA PER LA PACE“: «PRESENTI I VESCOVI DI BELLUNO-FELTRE E TREVISO, IN VAL SAN NICOLÒ (20/7)»

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11.14 - giovedì 18 luglio 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

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In marcia per la pace, sui sentieri della Grande Guerra. Sabato 20 luglio in val San Nicolò l’evento promosso da parrocchie e Apt di Fassa con il patrocinio della Diocesi. Presenti i tre vescovi di Trento, Belluno-Feltre e Treviso, con testimoni dai teatri di guerra.

In marcia per la pace, sui sentieri della Grande Guerra. La val San Nicolò, laterale della val di Fassa, nella mattinata di sabato 20 luglio sarà il suggestivo teatro naturale di una camminata aperta a tutti, per riflettere insieme sulla grande sfida della pace, a partire da una ritrovata attenzione alla cura delle relazioni interpersonali e all’armonia con il creato.
L’iniziativa è inserita nel cartellone della rassegna “Ispirazioni d’estate”, promossa da parrocchie, Apt e comitati turistici della val di Fassa, con il patrocinio dell’Arcidiocesi di Trento e il supporto, in particolare per l’evento di sabato prossimo, della Commissione diocesana giustizia e pace.

Guideranno la camminata l’arcivescovo di Trento mons. Lauro Tisi, il vescovo della confinante Diocesi di Belluno–Feltre mons. Renato Marangoni e il vescovo altoatesino di Treviso mons. Michele Tomasi, che interverrà anche in qualità di presidente della Commissione per i problemi sociali delle Diocesi del Triveneto.
Il ritrovo, per chiunque vorrà partecipare con i propri passi di pace è alle ore 9.30 presso la chiesetta a tenda in val San Nicolò*. Dopo l’accoglienza dei partecipanti e l’intervento introduttivo del vescovo Lauro, avrà inizio la camminata a piedi di circa 1 ora.

Tre testimonianze lungo il percorso

Lungo il percorso sono previste tre tappe, con altrettante testimonianze da luoghi di guerra e di azioni di pace.
La prima voce sarà quella di Daniel Uche, 41enne nigeriano, migrante in fuga da una guerra dove fu obbligato ad imbracciare un fucile a soli 11 anni. Oggi Daniel vive a Trento e collabora con l’associazione di volontariato “Dalla Viva Voce” a sostegno delle persone ex detenute.

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