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ASSESSORE PAT SPINELLI RISPONDE A PAROLARI (PD) * CONGEDO PARENTALE: «849 LE DOMANDE RICHIESTE DAI PADRI DAL 2020»

Scritto da
12.00 - mercoledì 7 agosto 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

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Interrogazione: Azioni per favorire l’occupazione femminile: dove sono i dati e la misurazione dell’efficacia degli interventi?
Uno dei modi per contrastare il calo demografico è quello di implementare politiche attive di conciliazione dei tempi di vita e lavoro, soprattutto per la prima infanzia, e rafforzare i servizi di welfare per sostenere l’occupazione femminile.

Serve una strategia di lungo periodo ma nello stesso tempo vanno monitorati costantemente i risultati per capire se la strada è quella giusta o se serve ripensare le azioni di sostegno. Ciò a maggior ragione nel momento in cui si dovrà procedere, a breve, all’adozione del Documento degli interventi di politica del lavoro per la XVII legislatura. Per impostare, infatti, l’azione politica di sostegno e impulso ad un ambito quale quello dell’occupazione femminile, che assieme alla gestione non ideologica del fenomeno migratorio, sono strategici per contrastare il fenomeno gravissimo dell’inverno demografico è necessario conoscere ed analizzare quale impatto hanno avuto e quali risultati hanno concretamente raggiunto nel corso degli anni queste specifiche misure di politica del lavoro.

Dati e analisi che sembrano, allo stato, difettare o essere gravemente deficitari.
Il Documento degli interventi di politica del lavoro in vigore individua le seguenti misure per favorire l’occupazione femminile e la conciliazione vita familiare e lavorativa:
• 2.2.1 Promozione e incentivazione di progetti per la riorganizzazione del lavoro volta a favorire la conciliazione vita lavoro e/o la valorizzazione della componente femminile
• 2.2.2 Sostegno alla condivisione tra i genitori delle attività di crescita dei figli
• 2.2.3 Sviluppo del ruolo consulenziale dei Centri per l’impiego sulle problematiche conciliative;
• 2.2.4 Sostegno alle lavoratrici autonome e alle libere professioniste assenti dal lavoro per gravidanza o maternità o per esigenze legate alla crescita dei figli

L’intervento 2.2.1 prevede un contributo al datore di lavoro di 20.000 euro per progetti della durata di 12 mesi che si occupino, tra le altre, di flessibilità dell’orario, politiche di gestione della maternità/genitorialità, formazione, aumento della presenza femminile nell’organico e nei ruoli apicali, politiche di age management. Inoltre i datori di lavoro aderenti al processo di certificazione Family-Audit che si impegnano in politiche volte a favorire una più equa rappresentanza tra i generi effettuando azioni mirate in termini di pari opportunità possono ottenere il Marchio Più Valore, rilasciato e confermato annualmente da Agenzia del lavoro. Il rilascio del marchio è subordinato all’impegno a realizzare politiche aziendali innovative, favorevoli alla valorizzazione dell’equità, con particolare riferimento all’equilibrio di genere in materia di selezione, formazione, valutazione del personale, distribuzione dell’organico per qualifica e tipologia contrattuale e alla realizzazione di efficaci pratiche organizzative di gestione della maternità.
Con l’intervento 2.2.2 viene riconosciuto un sostegno economico fino a 350 euro ogni 15 giorni continuativi per il concedo parentale dei padri.

Attraverso l’intervento 2.3 si intende potenziare il ruolo consulenziale dei Centri per l’impiego nei confronti dei datori di lavoro e dei lavoratori sui temi della conciliazione vita- lavoro nonché offrire servizi di supporto a genitori con specifici programmi, sostegno alle aziende nel reinserimento professionale delle madri o dei genitori in congedo, in modo da introdurre e consolidare nuove pratiche organizzative.

L’intervento 2.2.4 prevede un contributo erogato dall’Agenzia del lavoro fino a 20.000 euro, che può arrivare a 25.000 euro se il/la sostituto/a è iscritto/a al Registro provinciale Co-manager, per coprire il costo di sostituzione nell’attività lavorativa (per un massimo di 18 mesi) di donne imprenditrici, lavoratrici autonome e libere professioniste per ragioni di gravidanza, maternità e crescita dei figli (fino a 12 anni). Il contributo può essere concesso una sola volta per ogni figlio.
Si tratta di azioni, frutto anche di previsioni legislative che nel corso degli anni si sono stratificate e che sono confluite nel Documento citato e relativamente alle quali, come purtroppo accade spesso, non si misurano puntualmente i risultati in termini di efficacia.

Tutto ciò premesso si interroga la Giunta provinciale per sapere

1. relativamente all’intervento 2.2.1 del Documento degli interventi di politica del lavoro per la XVI legislatura dalla sua adozione ad oggi: quante aziende hanno richiesto ed ottenuto l’incentivo previsto con l’Intervento, per quali ambiti di azione, quante lavoratrici sono state coinvolte e quante imprese hanno ottenuto il Marchio Più Valore?

2. relativamente all’intervento 2.2.2 del Documento degli interventi di politica del lavoro per la XVI legislatura dalla sua adozione ad oggi: quanti padri hanno usufruito dell’incentivo previsto per il congedo parentale?

3. relativamente all’intervento 2.2.3 del Documento degli interventi di politica del lavoro per la XVI legislatura dalla sua adozione ad oggi: come è stato potenziato il ruolo consulenziale dei Centri per l’impiego nei confronti dei datori di lavoro e dei lavoratori sui temi della conciliazione vita-lavoro e quali servizi/ programmi specifici sono stati attivati?

4. relativamente all’intervento 2.2.4 del Documento degli interventi di politica del lavoro per la XVI legislatura dalla sua adozione ad oggi: quante persone hanno ottenuto la certificazione del profilo di Co-manager, quante di queste sono iscritte nel Nuovo Registro provinciale Co-manager, quante imprenditrici, lavoratrici autonome e libere professioniste hanno richiesto il contributo previsto, quante co- manager hanno sostituito a tempo parziale e quante a tempo pieno la titolare dell’impresa assente per motivi legati alla gravidanza o alla cura dei figli?

5. quali azioni di diffusione e promozionali sono state messe in campo per far conoscere queste opportunità sia alle aziende che direttamente ai lavoratori?

6. se e come è stata misurata l’efficacia di queste azioni?

7. in base a quanto emerge dai punti precedenti, quali sono gli indirizzi di politica del lavoro che la Giunta provinciale intende confermare/ricalibrare/introdurre per favorire l’occupazione femminile in Provincia di Trento?

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Francesca Parolari

 

 

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Oggetto: Interrogazione n. 288 “Azioni per favorire l’occupazione femminile: dove sono i dati e la misurazione dell’efficacia degli interventi?”.

Con l’interrogazione n. 288 la Giunta veniva interrogata per sapere:

“1. relativamente all’intervento 2.2.1 del Documento degli interventi di politica del lavoro per la XVI legislatura dalla sua adozione ad oggi: quante aziende hanno richiesto ed ottenuto l’incentivo previsto con l’Intervento, per quali ambiti di azione, quante lavoratrici sono state coinvolte e quante imprese hanno ottenuto il Marchio Più Valore?

2. relativamente all’intervento 2.2.2 del Documento degli interventi di politica del lavoro per la XVI legislatura dalla sua adozione ad oggi: quanti padri hanno usufruito dell’incentivo previsto per il congedo parentale?

3. relativamente all’intervento 2.2.3 del Documento degli interventi di politica del lavoro per la XVI legislatura dalla sua adozione ad oggi: come è stato potenziato il ruolo consulenziale dei Centri per l’impiego nei confronti dei datori di lavoro e dei lavoratori sui temi della conciliazione vita-lavoro e quali servizi/ programmi specifici sono stati attivati?

4. relativamente all’intervento 2.2.4 del Documento degli interventi di politica del lavoro per la XVI legislatura dalla sua adozione ad oggi: quante persone hanno ottenuto la certificazione del profilo di Co-manager, quante di queste sono iscritte nel Nuovo Registro provinciale Co-manager, quante imprenditrici, lavoratrici autonome e libere professioniste hanno richiesto il contributo previsto, quante comanager hanno sostituito a tempo parziale e quante a tempo pieno la titolare dell’impresa assente per motivi legati alla gravidanza o alla cura dei figli?

5. quali azioni di diffusione e promozionali sono state messe in campo per far conoscere queste opportunità sia alle aziende che direttamente ai lavoratori?

6. se e come è stata misurata l’efficacia di queste azioni?

7. in base a quanto emerge dai punti precedenti, quali sono gli indirizzi di politica del lavoro che la Giunta provinciale intende confermare/ricalibrare/introdurre per favorire l’occupazione femminile in Provincia di Trento?”

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Con riferimento alla prima questione, in relazione agli incentivi richiamati, nessuna azienda ha chiesto ed ottenuto l’incentivo previsto dall’intervento 2.2.1 del citato Documento nell’arco temporale indicato.

Con riferimento al Marchio Più Valore, si comunica che dall’adozione del Documento degli interventi di politica del lavoro per la XVI legislatura ad oggi, le organizzazioni coinvolte nel processo di certificazione “Più Valore” sono 16. Si sottolinea, che sullo stesso tema, è stata introdotta a livello nazionale la Certificazione della parità di genere Uni/PDr 125:2022, sostenuta da specifiche risorse dedicate e da uno sgravio contributivo.

In merito al secondo quesito, si comunica che le domande approvate sulla base di questo intervento dalla data di adozione del citato Documento ad oggi sono in totale 849.

Quanto al terzo quesito, si riferisce che nel 2020 e 2021 nell’ambito delle azioni previste dal progetto europeo Masp-EASI, il quale aveva l’obiettivo di sviluppare e testare una strategia di conciliazione vita-lavoro innovativa e promuovere l’occupazione femminile, sono stati offerti agli operatori dei Centri per l’impiego percorsi di presa in carico innovativi rivolti a donne disoccupate, basati sul riconoscimento delle competenze trasversali e attenti alle specificità di genere. L’azione si proponeva di facilitare l’accesso/rientro nel mercato del lavoro delle donne con carichi di cura; migliorare l’equilibrio vita-lavoro; trasformare l’esperienza dei genitori in un’opportunità per sviluppare competenze trasversali, utili anche alla carriera professionale; incentivare i congedi familiari dei padri.

Inoltre, tra il 2020 e 2021 Agenzia del lavoro ha partecipato ad un progetto europeo EQW&L (con capofila ANPAL), che aveva lo scopo di elaborare e sperimentare un nuovo modello d’intervento ed un kit di strumenti per facilitare l’accesso al mercato del lavoro delle donne con difficoltà ad entrare e/o restare attive nel mondo del lavoro a causa dei propri bisogni di conciliazione. Fra le diverse azioni, il progetto ha offerto momenti di formazione specifica per gli operatori/le operatrici dei servizi al lavoro. Sulla scorta delle esperienze connesse ai progetti europei sopra citati, nel 2023, Agenzia del lavoro ha organizzato un’iniziativa formativa sul tema della conciliazione dedicata agli

operatori del Centri per l’impiego (con un aggiornamento relativo ai diritti, all’offerta di servizi a supporto dei genitori e, più in generale, delle persone portatrici di carichi conciliativi). A valle di questa iniziativa è stato programmato un aggiornamento sistematico per gli operatori in modo da presidiare le continue evoluzioni normative e i cambiamenti nel sistema di erogazione dei servizi per poter fronteggiare al meglio le specifiche esigenze conciliative dell’utenza e cogliere attraverso la creazione di una rete di operatori “dedicati” alla tematica le eventuali problematiche emergenti.

In merito alla quarta questione sollevata, si comunicano le certificazioni della Qualificazione professionale di Co-manager rilasciate per i periodi di riferimento indicati:
– dal 2016 al 2018: n. 46
– dal 2020 ad oggi: n. 6.

Il numero totale di persone che si sono iscritte nel Registro Provinciale Co-manager da quando è stato preso in carico da Agenzia del Lavoro (2016) è pari a 130. Il numero complessivo delle persone disponibili che sono transitate all’interno del Registro a partire dal 24/01/2020 ad oggi è pari a 11; poiché nel tempo alcune di queste non hanno effettuato il rinnovo, le persone che sono attive nel Nuovo Registro Provinciale alla data odierna (15/05/2024) sono 7.

Si precisa che dal 2018 vi è la possibilità di accedere al contributo finalizzato alla sostituzione dell’imprenditrice/libera professionista, anche avvalendosi di figure non in possesso della certificazione co-manager ma in possesso dei necessari requisiti esperienziali o di adeguati titoli abilitativi.

Le domande di contributo relative all’intervento 2.2.4 approvate tra il 24 gennaio 2020 e il maggio 2024 sono state 48 e, di queste, rispetto all’attività svolta dalla titolare, 30 prevedevano una sostituzione parziale e 18 una sostituzione totale.

Con riferimento al quinto quesito si comunica che Agenzia del lavoro ha partecipato a numerosi seminari di presentazione degli interventi dedicati all’occupazione femminile, che in molti casi hanno successivamente trovato uno spazio in comunicati stampa o sono confluiti in articoli di riviste curate dalle associazioni datoriali.

Tra il 2020 e il 2021 Agenzia del lavoro, nell’ambito delle azioni previste dal citato progetto europeo MASP Master parenting in work and life, ha curato, in particolare, l’attività formativa e l’organizzazione di seminari rivolti a datori di lavoro e lavoratori e cittadini.

Per la parte di competenza di Agenzia del lavoro è stato curato l’aggiornamento annuale del Dossier Politiche Familiari, creato dall’Agenzia per la coesione sociale allo scopo di raccogliere i numerosi interventi messi in atto dalla Provincia autonoma di Trento in merito agli strumenti idonei a sostenere la famiglia.

A seguito delle relazioni sviluppate nell’ambito degli incontri relativi al Tavolo permanente per l’imprenditoria femminile, e in particolare con il Comitato Imprenditoria femminile della CCIAA e con la Commissione provinciale per le Pari Opportunità tra donna e uomo, è stata organizzata da Agenzia del lavoro l’iniziativa “Impresa Donna” nel maggio-giugno 2023, dedicata alle neo- imprenditirici e alle aspiranti imprenditrici. In particolare si è tenuto un seminario e 4 laboratori tematici con focus su Innovazione- Accesso al credito e finanza- Conciliazione-Formazione e creazione di reti.

Agenzia del lavoro ha altresì collaborato al progetto Euregio “Sviluppo territoriale: dimensione donna”. Il progetto è stato sostenuto sul territorio locale, dalla Provincia autonoma di Trento, Dipartimento Sviluppo Economico, Ricerca e Lavoro, con il supporto di Trentino Sviluppo, in stretto contatto con Agenzia del lavoro e, per la parte di formazione, in collaborazione con Accademia d’Impresa e con gli enti istituzionali di riferimento degli altri territori Euregio. Agenzia del lavoro ha condiviso i criteri per l’ammissione delle candidate al percorso formativo e le varie fasi previste dal progetto, promuovendo nelle sedi opportune le misure messe in campo da Agenzia del lavoro a sostegno delle esigenza conciliative.

Inoltre è stata organizzata, una sezione dedicata all’occupazione femminile sul sito istituzionale di Agenzia del lavoro dove sono raccolte le misure dedicate con la descrizione, i requisiti e le modalità di accesso.

Relativamente alla sesta questione, si rappresenta che la valutazione dell’efficacia delle politiche è un tema molto importante, ma anche estremamente complesso, che rischia di evidenziare risultati fuorvianti a causa dell’influenza di fattori distorsivi impropriamente attribuiti alla misura. Proprio per valutare attentamente il contesto e l’interazione delle molteplici variabili che possono condizionare l’efficacia delle misure è in corso una sperimentazione curata dal Comitato scientifico di AdL, che si è incentrata a titolo sperimentale su alcune misure del vigente Documento degli interventi di politica del lavoro, focalizzata su alcune tematiche tra cui attualmente non è ricompresa la parte relativa al supporto all’occupazione femminile

Quanto all’ultimo quesito, tra gli interventi rilevanti contenuti nel Documento di economia e finanza provinciale 2025-2027 (DEFP) e relativa Nota di aggiornamento (NADEFP) vi sono misure specifiche che puntano alla promozione di una cultura delle Pari Opportunità nei contesti lavorativi e non solo. In particolare, vi è l’obiettivo di potenziare la consulenza sulle opportunità di conciliazione vita-lavoro presso i Centri per l’impiego, con presa in carico non solo delle istanze di lavoratrici disoccupate, ma anche delle lavoratrici autonome. Si prevede, inoltre, la promozione di incentivi per la trasformazione del contratto da tempo parziale a tempo pieno.

L’occasione è gradita per porgere i migliori saluti.

L’ASSESSORE
– dott. Achille Spinelli –

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