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CIA (MISTO) * TRENTINO – GRANDI CARNIVORI: «IL PD E LA SFIDA DEGLI ORSI, IL CONTO LASCIATO È SALATO»

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14.53 - venerdì 2 agosto 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

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Il PD e la sfida degli orsi: il conto lasciato è salato. Il Partito Democratico del Trentino chiede una gestione “più rigorosa e tempestiva” della questione orsi, avanzando proposte come la creazione di una squadra antiorso, cassonetti speciali, un miglioramento della comunicazione con residenti e turisti, e il coinvolgimento delle scuole per sensibilizzare i giovani.

È importante ricordare che fino al 2018 il PD ha governato la Provincia di Trento e, durante quel periodo, la popolazione di orsi era già in crescita; pertanto, la situazione attuale è anche il risultato della loro lunga gestione. Oggi, mentre il PD critica la Giunta Fugatti per una gestione “sottomisura”, è essenziale notare che ha governato per circa l’80% del tempo dalla reintroduzione degli orsi, senza prevenire l’aumento della popolazione o garantire una gestione sostenibile, creando così le basi per le difficoltà attuali.

È ora di superare le polemiche e concentrarsi su soluzioni concrete. È cruciale che noi trentini rimaniamo uniti e che la politica parli con una sola voce. La divisione favorisce chi, lontano dalle nostre montagne, propone soluzioni idealistiche senza comprendere le reali implicazioni.

La Giunta Fugatti ha stanziato 1,5 milioni di euro per migliorare i sistemi di raccolta dei rifiuti, rispondendo al crescente rischio di incursioni da parte dei grandi carnivori nel Trentino Occidentale, e ha già realizzato vari interventi, tra cui 680 nuovi cartelli nelle aree escursionistiche, 80 pannelli informativi e circa 4.000 piccoli cartelli accanto alla segnaletica dei sentieri. Queste azioni si aggiungono a quelle già realizzate negli anni precedenti. Nonostante questi sforzi, il centrosinistra critica l’Assessore Failoni per non fare abbastanza e chiede misure concrete e risposte immediate. Tuttavia, tali critiche sembrano allinearsi con le richieste delle associazioni animaliste, che spesso non comprendono appieno le difficoltà locali e non riconoscono gli sforzi già fatti con risorse provinciali, a scapito di altri settori come sanità e politiche sociali.

Va chiarito che, anche con tutte le misure di prevenzione e comportamenti virtuosi adottati, gli orsi problematici possono e continueranno a manifestarsi: le misure di prevenzione possono ridurre i rischi, ma non eliminarli completamente. Le proposte di dissuasione e informazione avanzate dal PD, sebbene utili, potrebbero non essere sufficienti senza azioni più incisive, come l’abbattimento controllato degli orsi problematici. Lo studio di fattibilità e il progetto LIFE Ursus fin dall’inizio prevedevano l’abbattimento degli orsi problematici, in una sorta di “patto sociale” formalizzato con il Pacobace, per garantire una convivenza sostenibile con gli orsi.

In definitiva, è essenziale adottare una gestione attiva e decisa del problema orsi. La sicurezza dei cittadini deve essere la priorità assoluta. Non possiamo limitarci a misure superficiali che non affrontano le radici del problema, come l’eccessiva confidenza degli orsi con l’uomo e la loro crescente popolazione. Non è più il momento per i “campanellini”: i cittadini vogliono vivere senza sentirsi minacciati nel loro habitat naturale, composto da paesi, sentieri e boschi. Per affrontare la questione, è necessario ridurre il numero degli orsi e rimuovere quelli troppo confidenti, utilizzando ogni mezzo disponibile. L’amore e il rispetto per gli animali non devono mai contrastare con il buon senso e le responsabilità verso i nostri simili.

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Cons. Claudio Cia

Consiglio provincia Pat – Gruppo Misto

 

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