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COLLEGIO GUIDE ALPINE – TRENTINO * SCOMPARSA TOMAS FRANCHINI: PRESIDENTE CANALE, «PERSONA UMILE, FORTISSIMO ARRAMPICATORE ED ALPINISTA»

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19.56 - martedì 4 giugno 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

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“Con Tomas Franchini, il Collegio perde una Guida Alpina preparata, umile e fortissima”.  Il presidente Gianni Canale ricorda l’ultimo saluto del giovane Rendenese, con una foto scattata lo scorso giovedì 30 maggio sul Monte Cashan della Cordillera Blanca di Huaraz, in Perù.

Il Collegio delle Guide Alpine del Trentino si unisce al dolore per la scomparsa di Tomas Franchini. «Una persona umile, una brava Guida e un indiscusso, fortissimo arrampicatore ed alpinista, anche e soprattutto considerando l’incredibile mole di attività in solitaria». È questo il commento del presidente Gianni Canale, che aggiunge come il suo carattere, estremamente mite, lasciasse comunque trasparire una bontà innata e la grande disponibilità e gentilezza che ne caratterizzava i rapporti con gli altri, compagni di cordata e non. «Nell’ultimo mese, – aggiunge Canale – si era anche interessato alle selezioni per poter diventare Istruttore Nazionale delle Guide Alpine e mi aveva chiesto un parere in tal senso».

Classe 1989, Tomas Franchini aveva completato i corsi da Aspirante nel 2013, insieme al fratello maggiore Silvestro, per poi diventare Guida Alpina nel 2016, a soli 27 anni. Grande amante dell’alpinismo esplorativo, aveva preso parte negli anni a diverse spedizioni extraeuropee, fra cui ricordiamo quelle in Patagonia, Perù e Cina. Proprio alcune sue salite nell’Himalaya cinese, quella all’inviolata parete ovest del Monte Edgar nel 2016 e quella in solitaria alla parete est del Lamo She nel 2019, gli sono valse due candidature al Piolet d’Or, considerato il massimo riconoscimento mondiale a livello alpinistico.

«Oltre a ricordarlo a nome del Collegio, vorrei aggiungere anche un mio ricordo personale, da semplice amico. – conclude Gianni Canale – L’ultimo messaggio che ho scambiato con Tomas è stato giovedì 30 maggio quando mi ha inviato una sua foto dalla cima del Monte Cashan, prima di puntare alla Cima Principale, il Cashan Grande. Un saluto dei suoi, corredato da una frase semplice e schietta, che mi ha fatto un enorme piacere e che oggi me lo fa ricordare nell’ambiente che amava e dove si sentiva felicemente a casa».

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