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COMUNE DI TRENTO * AREA EX SIT: IANESELLI, «HUB INTERMODALE OPERA STRATEGICA, IL PARCHEGGIO PER RESIDENTI SOTTERRANEO TOGLIERÀ DALLE STRADE 150 AUTO»

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15.12 - lunedì 5 agosto 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

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Hub intermodale, a settembre conclusa la bonifica. A fine anno si inizia a costruire il fabbricato viaggiatori Realizzato il 30 per cento dell’importo lavori come previsto dal Pnrr. Già in autunno sarà gettata la copertura del parcheggio interrato. L’opera sarà terminata a fine 2025.

Procede a ritmi serrati il cantiere dell’Hub intermodale in costruzione nell’area ex Sit. Come previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, sono stati realizzati i lavori corrispondenti al 30 per cento dell’importo. In particolare, sono quasi concluse le operazioni di bonifica ed è in corso la realizzazione della platea di fondazione.

“È un’opera strategica l’Hub intermodale in costruzione nell’area ex Sit – spiega il sindaco Franco Ianeselli oggi durante il sopralluogo al cantiere – L’opera si inserisce innanzitutto nel progetto generale di miglioramento della mobilità cittadina e, più in particolare, nella modernizzazione del sistema delle stazioni. Ad oggi sia quella del trasporto su gomma extraurbano sia quella dei treni non sono più adeguate alle esigenze di una città capoluogo, sede di molti servizi, che ha una forte vocazione turistica. Entrambi le stazioni sono prive inoltre di quei servizi che i viaggiatori richiedono (e trovano) in molte città europee.

Grazie anche alla ristrutturazione attualmente in corso del fabbricato viaggiatori progettato da Angiolo Mazzoni, finalmente Trento è nelle condizioni di recuperare questo gap e mette le premesse per rendere più appetibile il trasporto pubblico su gomma e su rotaia. Va sottolineata la presenza di una copertura verde sul tetto dell’Hub intermodale: in questo modo Trento di fatto acquisisce un nuovo parco da 5 mila metri (per dare l’idea sarà grande quasi quanto un campo da calcio) e un parcheggio per residenti sotterraneo che toglierà dalle strade oltre 150 auto. Stiamo infine lavorando anche alle connessioni con la città e, in particolare, a un collegamento diretto e senza barriere tra la stazione dei treni e la nuova stazione delle corriere: solo il 5 per cento dei viaggiatori passano dall’una all’altra, ma nondimeno è necessario assicurare il percorso più agevole possibile”.

Presente al sopralluogo anche la vicepresidente della Provincia Francesca Gerosa che ha evidenziato “l’importanza della collaborazione tra le amministrazioni locali, in questo caso il Comune capoluogo, e le strutture della Provincia, per agevolare i processi e trovare soluzioni agli imprevisti che sono sempre possibili quando si parla di interventi complessi”. “Una sinergia utile – aggiunge Gerosa – anche alla luce della necessità di rispettare le tempistiche poste dal Pnrr e di assicurarsi le relative risorse, garantendo quindi l’avanzamento di un progetto importante non solo per la città ma per tutta la provincia, funzionale anche alla realizzazione della nuova funivia Trento-Monte Bondone: un’opera quest’ultima di valenza strategica per lo sviluppo della città e del Trentino, finanziata dalla Giunta provinciale con oltre 40 milioni attraverso il recente assestamento, che si aggiungono ai 37 già ottenuti dal governo centrale per il primo lotto Trento-Sardagna”.

Il progetto. Nel marzo 2023 sono stati affidati con la formula dell’appalto integrato, comprensivo quindi anche della progettazione definitiva ed esecutiva, i lavori per la realizzazione del nuovo Hub di Interscambio della mobilità nell’area Ex Sit, all’associazione temporanea di imprese Mak Costruzioni e Cooperativa Lagorai. L’opera è finanziata quasi interamente dai fondi Pnrr (20 milioni su un costo complessivo di 22 milioni e 730 mila euro) e prevede un parcheggio interrato dedicato ai residenti da circa 160 posti e la nuova stazione delle autocorriere al piano terra.

La copertura dell’edificio, che sarà aperta al pubblico, ospiterà un grande giardino pensile da oltre 5 mila metri quadrati, che si caratterizzerà per alcune soluzioni orientate alla transizione ecologica, quali l’area dedicata alla biodiversità vegetale e lo spazio aperto pavimentato progettato per raccogliere e riutilizzare le acque piovane.
L’avvio del cantiere. Il cantiere è stato allestito a partire da novembre 2023 con la consegna formale delle aree per la predisposizione del cantiere ovvero la posa delle recinzioni e dei baraccamenti, la modifica della viabilità su Lungadige Montegrappa e la realizzazione dell’impianto di lavaggio ruote per i mezzi in uscita dal cantiere. In tale fase si è provveduto all’abbattimento delle piante adiacenti il piazzale, lungo il lato ad ovest, e alla deviazione dei sottoservizi.

La bonifica bellica. Importante attività, propedeutica all’inizio degli scavi, è stata la bonifica bellica per rilevare l’eventuale presenza di ordigni e materiali risalenti alla guerra. La localizzazione dell’area, infatti, comportava un rischio elevato vista la prossimità all’asse ferroviario Verona-Brennero, obiettivo strategico dei bombardamenti alleati durante il secondo conflitto mondiale.
Bonifica e recupero ambientale. Iniziata nel corso del mese di febbraio 2023 e ancora in corso, l’attività di scavo per la bonifica ambientale dell’area, propedeutica alla realizzazione dell’opera, è stata accompagnata anche dalla costante supervisione archeologica dei tecnici incaricati dal Comune.

Finalizzata al recupero ambientale del sito, che risultava compromesso dall’inquinamento causato dalle lavorazioni industriali dell’ex gasometro tra il 1860 e il 1968, la bonifica ha quindi comportato lo scavo, di volta in volta, di cumuli di massimo 500 metri cubi che sono stati analizzati e stoccati in loco per poi essere indirizzati agli impianti più appropriati per il trattamento in base agli esiti delle analisi. I risultati si sono rivelati coerenti con le indagini preliminari e la caratterizzazione in banco eseguita prima dell’inizio degli scavi.

Il progetto di bonifica ambientale, approvato già in fase di Piano di fattibilità tecnico economica da Appa, ha previsto lo scavo degli hot spot maggiormente inquinati in ambiente confinato. Pertanto in fase esecutiva si è provveduto al montaggio di una tensostruttura con ricircolo dell’aria gestito attraverso un sistema di filtraggio, che ha permesso di eseguire la lavorazione in totale sicurezza. Durante tutta l’attività di bonifica è stato attivato il monitoraggio dell’aria e della falda con il coordinamento di Appa.
I tempi. La bonifica degli hot spot in ambiente confinato è terminata nel mese di aprile 2024. Ciò ha permesso di poter gestire il cantiere con maggiore flessibilità, prevedendo di pianificare in parallelo le residuali attività di scavo con i primi getti dei muri di confine verso est della ferrovia e della platea di fondazione, ad oggi in corso di esecuzione.

Il completamento delle attività di bonifica è previsto entro fine settembre, mentre nel corso dell’autunno proseguiranno le lavorazioni riguardanti i getti delle elevazioni, del solaio di copertura del parcheggio interrato e la realizzazione del fabbricato viaggiatori. Per fine 2024 si procederà alla posa in opera del solaio di copertura della stazione delle autocorriere che verrà realizzato con elementi prefabbricati. Tale attività proseguirà anche nella prima parte del 2025. Nel corso del 2025 si procederà poi con la realizzazione delle opere complementari.

La chiusura dei lavori è prevista per dicembre 2025 con il collaudo dell’opera entro marzo 2026 nel rispetto delle tempistiche dei finanziamenti del Pnrr. Grazie all’avvio anticipato delle opere di precantiere è stato possibile eseguire ad oggi il 30 per cento dell’importo dei lavori, così come richiesto dal decreto di finanziamento del Pnrr.

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