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CONSIGLIO PAT * ASSESTAMENTO: «AVANZO ESERCIZIO 2023 DI 2 MILIONI, VERRANNO CONSEGNATI ALLA GIUNTA PER IL SOSTEGNO ALLA DISABILITÀ»

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14.43 - giovedì 4 luglio 2024

Sì unanime all’assestamento del Consiglio. La seduta del Consiglio si è aperta con la presentazione del bilancio di assestamento del Consiglio da parte del Presidente Claudio Soini. Un bilancio – approvato all’unanimità – che può contare su un avanzo dell’esercizio 2023 di due milioni di euro che verranno consegnati alla Giunta per il sostegno alla disabilità, in particolare dei bisogni educativi speciali e agli interventi previsti dalla legge “Dopo di noi”, cioè per le persone disabili che non hanno più i genitori. “Tematiche – ha detto Soini – sulle quali c’è piena attenzione, e che sono condivise da tutto l’Ufficio di presidenza, dal tema della disabilità, all’educazione dei nostri figli, questo per garantire la giusta dignità a tutti”. Nel bilancio di assestamento, ha detto ancora, non si trovano stanziamenti per il personale perché nel bilancio di previsione sono stati già posti i fondi necessari per il completamento dell’intera pianta organica. Anche se, ha sottolineato Soini, rimangono le difficoltà di reclutamento dei funzionari perché le graduatorie dalla Pat sono esaurite.

Inoltre, ha detto ancora il Presidente del Consiglio, gli stanziamenti sono sufficienti a garantire gli aumenti previsti dal rinnovo contrattuale. Il principio è quello di continuare con la gestione oculata ma orientata all’investimento delle risorse del Consiglio. Seguendo i principio: risparmiare dove è necessario, investire e crescere dove di può. Gli obiettivi sono quelli di completare la pianta organica, potenziare la capacità di comunicazione del lavoro dei consiglieri, ampliare la digitalizzazione, e continuare con il potenziamento del progetto, che Soini ha definito strategico, di Conosciamoautonomia. E dove è possibile un aggiornamento dei servizi offerti alle strutture e ai gruppi consiliari. Obiettivi per i quali l’Ufficio di presidenza ha destinato 729 mila 613 euro, derivanti dall’avanzo finanziario 2023.

Demagri: non cadiamo nella sindrome del risparmio

Paola Demagri (Casa Autonomia) ha definito molto tecnica la relazione del Presidente e ha detto che si sarebbe aspettata un maggiore accento sulla visione che è stata espressa dall’Ufficio di presidenza. Sarebbe quindi stato apprezzato un’indicazione anche collegata all’intesa attività sul territorio da parte del Presidente. Sul risparmio, Demagri ha detto che non si deve temere il giudizio dei trentini perché c’è il pericolo di ammalarsi della sindrome del risparmio. Quindi, bene la linea tracciata da Soini e ha espresso soddisfazione per il fatto che si sta affrontando con decisione il nodo del personale. Bene anche il discorso sulla digitalizzazione. Demagri ha chiesto al Presidente di chiarire se, oltre a Conosciamoautonomia, ci sono altri progetti. Sull’informazione ha chiesto, sottolineando l’importanza dell’argomento, che l’Ufficio stampa sia, in maggior misura, a disposizione di tutti i consiglieri e non dedicato quasi esclusivamente al Presidente.

Franzoia: non sempre il risparmio significa buona amministrazione

Mariachiara Franzoia (Pd) ha detto che ci si trova davanti ad un avanzo importante che impone delle domande. Se l’obiettivo è quello del risparmio non si fa un buon servizio al Consiglio, ma risparmio non significa sempre buona amministrazione. L’esponente Pd ha ricordato gli obiettivi strategici contenuti in un documento delle minoranze di inizio legislatura, nel quale si sottolineava la carenza di risorse umane. Ci si è incamminati, ha aggiunto Franzoia, su questa direttiva e si spera di arrivare, nonostante le difficoltà, a completare gli organici del Consiglio e degli organi collegati. Franzoia ha sottolineato il tema urgente del personale dei gruppi. Su quello della comunicazione vanno trovate le modalità per far conoscere il lavoro dei consiglieri. Infine, l’esponente dem ha messo in evidenza che il Consiglio riesce a pagare i fornitori in tempi rapidi, un segno di buona amministrazione.

Angeli: una capogruppo sull’informazione

Eleonora Angeli (Lista Fugatti) ha chiesto un confronto sull’Ufficio stampa, tema sul quale ha chiesto una capogruppo perché l’informazione venga maggiormente estesa al lavoro dei consiglieri. Bene invece il progetto Conosciamoautonomia e la collaborazione con la Fondazione Degasperi. Un progetto che andrebbe allargato all’Europa.

Valduga: assicurare il ruolo di controllo del Consiglio

Francesco Valduga (Campobase) ha affermato che se il Consiglio è il parlamento dell’Autonomia non possiamo pensare che questa struttura non venga sufficientemente sostenuta. Il capogruppo di Campobase ha detto di non condividere la scelte fatta in passato di scaricare i costi sui gruppi. Vero che ci sono regole, ma si deve tornare alla sostanza: far funzionare bene le strutture del Consiglio. Perché ciò significa fare il bene della comunità. Quindi per i gruppi e per i temi della comunicazione vanno fatte delle riflessione. Se non si comunica ciò che si fa non si esiste, ha sottolineato con amarezza Valduga, molte volte a scapito della realtà. Per questo ha sottolineato la necessità di avere un ufficio a disposizione di tutti e non tanto per il Presidente.

C’è perciò la necessità di dare voce a tutti anche sui social. Valduga ha anche ricordato il ruolo di controllo del Consiglio sulle scelte finanziarie della Giunta che necessitano un maggiore supporto tecnico per i consiglieri. Su come si spendono i soldi, ha concluso dichiarando il sì del suo gruppo all’assestamento, scelta giusta quella di destinarli alla disabilità. Anche perché una comunità dimostra la sua civiltà nella capacità di non lasciare nessuno indietro. Per Roberto Stanchina (Campobase) ha sucpicato che questa legislatura non si a chi spende meno, ma di proposta per far funzionare meglio il Consiglio. Anche per Stanchina deve essere potenziata la trasversalità dell’informazione e un allargamento alle iniziative sul territorio del Presidente a tutti i consiglieri. Inoltre, ha sottolineato l’importanza di dotare i gruppi di strumenti moderni. Stanchina ha chiuso ringraziando Soini per il suo stile nei rapporti con il Consiglio.

Coppola: dare più spazio al lavoro delle minoranze

Lucia Coppola (Avs) ha ricordato che i presidenti delle assemblee sono primi tra i pari a garanzia di tutela soprattutto delle minoranze. Un ruolo che sarebbe stato meglio assegnare questo ruolo alle opposizioni. Anche l’esponente di Avs ha ringraziato il Presidente per il suo modo di condurre l’aula e ha anche lei sottolineato la necessità di dare più spazio mediatico ai rappresentanti della minoranza. Infine, la consigliera ha chiesto di valorizzare le sedi istituzionali del Consiglio.

Girardi: importante la comunicazione con i giovani

Christian Girardi (FdI) ha anche lui ringraziato Soini per come svolge il suo ruolo a garanzia di tutta l’aula e anche per come rappresenta il parlamento alla comunità trentina. Il consigliere ha detto che la comunicazione, in particolar modo quella rivolta ai giovani, è di fondamentale importanza anche per educarli al rispetto delle istituzioni e per recuperare la fiducia dei cittadini. L’esponente di FdI ha detto inoltre che, pur mantenendo il controllo delle spese, la politica deve avere maggiore coraggio per garantire il suo ruolo.

Bosin: garantire l’efficienza del Consiglio è un investimento

Anche per Maria Bosin (Patt) non si deve spingere troppo sul risparmio sul funzionamento del Consiglio perché la sua efficienza rappresenta un investimento. Bene la scelta di indirizzare l’avanzo a favore dei disabili e importanti le iniziative rivolte ai giovani.

Soini: presente sul territorio per avvicinare il Consiglio ai cittadini

Infine, il presidente ha replicato partendo dal grazie all’Ufficio di presidenza, e rivolto a Demagri ha detto che non si vuole essere ragionieri ma un bilancio ha un’inevitabile componente contabile. Soini ha detto di ritenere fondamentale la sua presenza sul territorio per avvicinare la popolazione con il Consiglio provinciale. Un modo che è, inoltre, un modo per far conoscere l’Assemblea legislativa. A Palazzo Trentini si stanno organizzando tanti eventi (per i quali ha auspicato una maggiore partecipazione dei consiglieri) per far conoscere il patrimonio storico – artistico. Il Presidente ha aggiunto che è imperativo essere super partes anche se non sempre è facile. Sul risparmio ha ribadito che si deve risparmiare dove si deve risparmiare e investire dove si deve investire. Sulla comunicazione, infine, ha affermato che si sta aprendo ai social.

Per ciò che riguarda l’Ufficio stampa il Presidente ne ha sottolineato le difficoltà e comunque ha garantito che lo sforzo è quello di essere sempre equilibrati ed equi nella comunicazione. Sul personale, Soini ha ricordato le forti difficoltà per il reclutamento e su quello dei gruppi ha ricordato che si farà un incontro con i capigruppo per riferire sui confronti che si sono tenuti con la Corte dei Conti. Inoltre, ha messo in evidenza come un buon segnale che in questo inizio di legislatura su grandi temi si è arrivati, come ieri su Hde, al voto unanime. Chiudendo Claudio Soini ha assicurato che verrà risolta la questione degli strumenti da mettere a disposizioni dei gruppi e ha ricordato che si sta lavorando da tempo per far conoscere palazzo Trentini e comunque si metteranno in campo strumenti per ampliare la conoscenza del patrimonio artistico.

Manica: i capigruppo hanno troppe responsabilità

Alessio Manica, capogruppo Pd ha detto che l’assestamento si muove in un’ottica di investimento anche in una prospettiva di bilanciamento con l’esecutivo. Sul personale dei Gruppi ha aggiunto che l’impianto non funziona e vanno fatte verifiche con altre regioni per cambiarne l’assetto. Un assetto che assegna troppe responsabilità ai capigruppo. Sulla comunicazione il Consiglio, in un epoca in cui si esiste solo se appari, ha una penetrazione debole il che è frustrante sia per i consiglieri di minoranza che per quelli di maggioranza. Giusto il tema della rappresentanza da parte del Presidente del Consiglio, ma, ha detto ancora Manica, attenzione a non confondere la quantità con la qualità. Per questo , ha aggiunto, è necessario una maggiore forza della rappresentanza per far capire l’importanza di questa istituzione. Manica ha aggiunto di non aver gradito la consegna dell’Aquila di San Venceslao alla famiglia Guerrieri Gonzaga nella loro tenuta. Su questo Soini, ringraziando per la critica, ha risposto affermando che l’Aquila è a disposizione anche del Consiglio e già in passato è stata consegnata fuori da palazzo Trentini. E ha ribadito che è stata consegnata ai Guerrieri Gonzaga per i meriti della famiglia. Sul fatto che è stata consegnata a domicilio il motivo è seplice: Soini si trovava, per altri motivi, a Ala.

Un grazie corale al Difensore civico

Dopo il bilancio si è affrontata la discussione sulla relazione del Difensore civico. Soini ha ringraziato l’avvocatessa Gianna Morandi per il suo lavoro. Eleonora Angeli, ricapitolando i contenuti della relazione, ha sottolineato l’importanza del rispetto del diritto all’ accesso agli atti da parte dei cittadini. Il mancato rispetto di questo diritto, ha aggiunto, è il frutto amaro di un atteggiamento poco trasparente da parte delle amministrazioni. In generale i temi sottolineati dalla relazione devono essere posti all’attenzione del Consiglio. Ma, il servizio del Difensore civico garantisce l’adeguata tutela dei cittadini e anche da parte dei comuni si è dimostrata una grande sensibilità. La consigliera ha chiuso con un vivo ringraziamento per il lavoro svolto dall’avvocatessa Morandi.

Anche Francesca Parolari (Pd) si è associata al ringraziamento al Difensore civico e ha ricordato che è obbligo delle amministrazioni dare informazioni ai cittadini, ma, dall’altra parte, non si può dimenticare la situazione di difficoltà degli enti pubblici. Settore pubblico che, inoltre, non ha più l’attrattiva di un tempo. Per questo al lavoro delle amministrazione va data maggiore dignità, accompagnandole nella riorganizzazione. Va superato, inoltre, il mantra sul piccolo è bello e la lotta alle gestioni associate, fattori che certo non ha favorito l’efficienza delle amministrazioni. Insomma, la consigliera Pd ha spezzato una lancia a favore dei dipendenti pubblici che non possono essere tuttologi in grado di rispondere su tutto. Decisiva, per Parolari, la digitalizzazione che però non deve diventare discriminazione.
Filippo Degasperi (Onda) ha evidenziato che il Difensore civico ha espresso giudizi severi nei confronti di amministrazioni che vogliono tenere nascoste le “carte” ai cittadini. Ma vanno fatti nomi e cognomi di chi si comporta in questo modo. E i capofila di chi nega l’accesso ai documenti ai consiglieri provinciali, ha detto, è il comune di Trento e la Comunità Alta Valsugana. Oltre alla Provincia che applica spesso la tecnica del “muro di gomma”.

Paola Demagri, sottolineando la professionalità dell’avvocatessa, ha ricordato che nell’ultima relazione si evidenziata una crescita di attività, l’incremento delle convenzioni con i comuni e il taglio dei tempi di risposta. Il Difensore civico ha dimostrato col suo lavoro che i cittadini possono avere fiducia nelle istituzioni e l’ufficio serve anche incrementare la cultura dei cittadini che spesso non conoscono i loro diritti. Insomma, quello dell’avvocatessa Morandi è stato un lavoro che ha avvicinato amministrazioni e cittadini denunciando però che troppo spesso il diritto di accesso agli atti non è rispettato.
Francesco Valduga ha affermato che le istituzioni devono aprirsi a forme di democrazia partecipativa. E anche su questo il Difensore civico può avere un ruolo. Bene ha fatto, per il capogruppo di Campobase, richiamare l’attenzione sulla trasparenza e sul rispetto del diritto dell’accesso agli atti che spesso preoccupa fin troppo le amministrazioni. Ma, ha aggiunto, non si può dire che in Trentino ci sia un sistema contro la trasparenza, alle volte da parte del pubblico manca un percorso in base al quale si possa arrivare a semplificare l’accesso alle risposte. Ma i comuni non possono essere lasciati soli, anche perché si rischia si alimentare un circolo vizioso che va ad alimentare il distacco dei cittadini nei confronti delle istituzioni.

Andrea de Bertolini (Pd) ha detto che i temi sollevati dal Difensore civico sono estremamente reali e il suo ruolo è fondamentale nel rapporto tra istituzioni e cittadino. L’esponente dem ha affermato di dover prendere atto dei modi, in alcuni casi, patologici nel rapporto da parte della amministrazione nei confronti dei cittadini. L’omissione del doveroso diritto alla trasparenza non è accettabile e quindi il lavoro del Difensore civico deve essere supportato. Il Difensore civico e i due garanti sono difensori pubblici e spesso vengono sminuiti dalle istituzioni, quindi si deve garantire la loro autonomia per renderli liberi di difendere il cittadino. Una libertà che passa anche attraverso un organico e strumenti adeguati.
Vanessa Masè (La Civica), infine, unendosi ai ringraziamenti per il Difensore Civico, ha evidenziato la crescita di efficienza dell’ufficio. Ufficio sempre più apprezzato dai cittadini per la competenza e le capacità di risposta .

Anche Walter Kaswalder ha ricordato l’importanza e la professionalità che Gianna Morandi ha dimostrato nei suo lavoro in Consiglio e nel suo ruolo di Difensore civico.

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