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“EVOÈ!TEATRO“ * STAGIONE TEATRALE ESTIVA ROVERETO (TN): «DIECI GLI APPUNTAMENTI IN PROGRAMMA, SI COMINCIA IL 22/6 CON DARIO VERGASSOLA»

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18.42 - venerdì 7 giugno 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

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La stagione teatrale estiva di Rovereto, affidata come di consueto a Evoè!Teatro, quest’anno torna con una grande novità. Il format “Teatro Ovunque” che ha abitato i parchi e le piazze dell’intera città per tre anni diventa stanziale e trova casa in uno dei luoghi più suggestivi di Rovereto. Teatro in Corte, questo il nuovo nome della rassegna, trova spazio nel Giardino di Palazzo Betta grillo, affascinante angolo di Ottocento nel cuore della città, recentemente riportato al suo antico splendore grazie a un attento lavoro di restauro. Ora, aperto al pubblico, è pronto ad accogliere dieci appuntamenti con il meglio del teatro nazionale, da potersi godere sotto le stelle del cielo estivo dal 22 giugno al 30 agosto. Spettacoli comici, drammatici, poetici, interattivi, di stand up comedy, proiettati al futuro o sguardi preferenziali per ripensare al passato, di compagnie provenienti da ogni parte d’Italia: ognuno potrà scegliere nel ricco cartellone che si apre il 22 giugno con uno dei visi più noti della comicità italiana, Dario Vergassola.

Tutti gli spettacoli iniziano alle 21.30. Ingresso 15 euro. In caso di maltempo lo spettacolo si svolgerà alla Sala Filarmonica C.so Rosmini 86.

Info e prenotazioni: info@evoeteatro.it, 3289344205 o 3426822902.
Biglietteria online su www.evoeteatro.it

DARIO VERGASSOLA apre la programmazione con Storie Sconcertanti (22 giugno), una acuta e divertente immersione nella natura realizzata attraverso delle interviste agli animali. Questa nuova prospettiva offre non solo risate, ma anche importanti insegnamenti su come proteggere il nostro pianeta da una catastrofe ecologica imminente.

DENIS FONTANARI, con la regia di GIUSEPPE AMATO, accompagneranno quindi in un viaggio alla scoperta della vita, dell’arte e della visione della vita di Giovanni Segantini, uno dei maggiori artisti trentini. Con In treno con Segantini (28 giugno) il pubblico può calarsi in un’atmosfera sognante, rivivendone l’infanzia ad Arco, la vita a Milano e la ricerca del contatto con la natura in Svizzera.

ISABELLA CASERTA E JANA BALKAN della compagnia Teatro Scientifico di Verona arrivano ad abitare la Corte di Palazzo Betta Grillo con I Pitochi (5 luglio), uno spettacolo delicato e crudo al tempo stesso che offre uno spaccato della vita e della campagna veneta degli ultimi settanta/ottant’anni. La memoria si fa spettacolo, la tradizione orale si traduce in segno della scena che compone ricordi, echi di un mondo rurale che rappresenta le nostre radici.

La penna delicatissima del drammaturgo bolzanino ANTONIO TARANTINO incontra il lavoro della compagnia Tip Teatro di Lamezia Terme (CZ) con la regia di MAURO LAMANNA. In Vespro della Beata Vergine (12 luglio) un padre, interpretato da DARIO NATALE, si ritrova in un ospedale per recuperare la salma del figlio suicida. Attraverso una telefonata immaginaria con il figlio defunto, cerca di comprendere il loro rapporto. L’uomo trasforma la sua volgarità in tenerezza, un padre comprensivo che trova conforto nel dialogo postumo con il figlio.

Il grande Bardo entra nel teatro dei burattini con Lear e il suo matto (19 luglio), della compagnia Teatro Invito, compagnia Walter Broggini di Lecco. A muovere i burattini LUCA RADAELLI (anche autore della traduzione drammaturgica) e WALTER BROGGINI, che trasportano il Re Lear di Shakespeare in una dimensione più semplice, ma non per questo meno ricca, che dimostra come questo tipo di teatro non sia solamente un divertimento per bambini.

LISA MORAS di SPK Teatro di Pordenone apre le porte sulla stanza di una ragazza comune e racconta, senza peli sulla lingua, cinque storie che parlano di sesso, relazioni virtuali, icontri al buio e storie d’amore. Porn Up Comedy (26 luglio) è un mosaico di confessioni spudorate, un grido di libertà e divertimento, cinque confessioni senza veli, senza inibizioni, scorrette, volgari e intime. Donne fotografate in un caleidoscopio di nevrosi, confusioni, incomprensioni, sogni irrealizzabili e profonde solitudini.

Teatro Argentum Potabile di Catania riflette sul dolore del presente con Madri di Guerra (2 agosto) di ANTONELLA CALDARELLA, interpretato dalla stessa Caldarella e da MARIA RIELA. Lo spettacolo si ispira liberamente alla morte di Maria Grazia Cutuli in Afghanistan nel 2001 e celebra la forza, il coraggio e la dignità delle donne che lottano per un mondo migliore e riflette sull’orrore delle molte guerre che ancora oggi distruggono le famiglie.

Produzione della compagnia Evoè!Teatro, La più grande tragedia dell’umanità (9 agosto) è uno spettacolo interattivo nel quale il pubblico gioca un ruolo da protagonista. Guidati da YOKO YAMADA e da JACOPO GIACOMONI (anche autore del lavoro), gli spettatori dovranno scegliere tra due tragedie, votando per quella che considera peggiore. Ogni tragedia vincente viene messa a confronto con un’altra, fino al tentativo di eleggere la tragedia più grande di tutti. Uno spettacolo mai uguale a se stesso che riflette sulla spettacolarizzazione del dolore.

Della compagnia di Trento TeatroE è Open Mic Farm (23 agosto), scritto e diretto da GIANLUCA ARIEMMA e interpretato da Ariemma con GIULIA MESSINA e SALVO PAPPALARDO. Ispirato alla Fattoria degli Animali di Orson Wells, lo spettacolo porta in scena due politici nel pieno della campagna elettorale, che espongono i propri programmi – minacciando un nemico sempre diverso per spostare l’attenzione della fattoria su problemi di minore importanza – mediati da un imparziale conduttore televisivo che darà voce a tutti i malcontenti degli animali attraverso un linguaggio teatrale innovativo.

Conclude la stagione La verità di Medea (30 agosto) di e con ANNA MARIA DE LUCA e LUCA MARIA MICHIENZI del Teatro del Carro di Badolato (CZ): una riscrittura originale del mito di Medea in cui la maga, moglie di Giasone e descritta come assassina dei suoi stessi figli, si discolpa dei crimini che le sono sempre stati attribuiti, svelando le menzogne di un sistema pensato dagli uomini a svantaggio delle donne.

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