(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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La Provincia autonoma di Trento a partire dal Secondo Statuto di Autonomia, che ha sancito la competenza esclusiva anche nell’ambito culturale, è intervenuta modellando “il sistema culturale” e ne ha sostenuto il consolidamento e lo sviluppo, intrecciando la dimensione provinciale con la dimensione locale. In questo percorso il comparto cultura ha assunto un ruolo decisivo nel processo di modernizzazione e di sviluppo del Trentino. Negli anni, il “sistema culturale trentino”
‘ ha assunto una sua precisa fisionomia: gli enti culturali hanno assunto un ruolo centrale, la qualità dell’offerta e la partecipazione dei cittadini sono andate via via crescendo.
La cultura, insomma è diventata motore dello sviluppo civile e sociale della comunità trentina. Claudio Martinelli, sociologo e già dirigente del Servizio attività culturali della Provincia, in un recente volume, pubblicato da desia e realizzato con la Fondazione Museo storico del Trentino, ha ripercorso le politiche culturali, dall’approvazione del Secondo statuto ad
oggi, mettendo in luce le visioni e le idee che hanno permesso la costituzione di una struttura nella quale si intrecciano tradizione e innovazione, dimensione locale e vocazione internazionale.
Introduzione
Giuseppe Ferrandi, direttore generale Fondazione Museo storico del Trentino
Mauro Marcantoni, sociologo e giornalista, responsabile della collana “50 anni di autonomia trentina”
Claudio Martinelli, autore del volume “Evoluzione delle politiche culturali in Trentino”
Interventi
Luca Dal Pozzolo, architetto, Fondazione Fitzcarraldo di Torino
Sandra Matuella, vice presidente Centro servizi culturali S. Chiara di Trento
Michele Lanzinger, presidente ICOM Italia
Modera
Paola Borz, direttrice generale TSM-Trentino School of Management