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GIULIA BORTOLOTTI (CANDIDATA SINDACO TRENTO) * MONTEVACCINO: «DAL COMUNE MANCA UN PIANO ANTENNE, EVIDENTE LA DETURPAZIONE DEL PAESAGGIO»

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12.21 - domenica 12 gennaio 2025

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Necessaria la realizzazione di un piano antenne. Come anticipato dal sindaco agli organi di stampa, venerdì mattina, ovvero la mattina dopo la vivace assemblea a Montevaccino (i tempi sono significativi) mi è arrivata, in qualità di presidente della Circoscrizione di Meano, una comunicazione circa la l’intenzione di realizzare due antenne per telecomunicazioni anche negli abitati di Gazzadina e Cortesano.

Nella comunicazione non è dato sapere né l’esatta collocazione delle antenne, né particolari del progetto e nemmeno il nome della società richiedente, quindi al momento non abbiamo elementi per comprendere quanto ci dobbiamo preoccupare.

Chi ha assistito alla serata organizzata a Montevaccino ha potuto sentire dalle parole stesse del sindaco che l’amministrazione comunale non ha la forza per contrastare progetti come quello, che costituiscono un’evidente deturpazione del paesaggio e destano preoccupazione per la salute dei cittadini.

Non tranquillizzano del tutto infatti i dati proposti da Apss nell’assemblea, che ha citato studi datati e riferiti a tecnologie ormai superate rispetto al 4G dell’antenna di Montevaccino. La tesi proposta è stata, semplificando, che “fanno più male i cellulari, è inutile preoccuparsi delle antenne”. Soprattutto però non può certo rassicurare la popolazione nemmeno l’essere venuti a sapere che esiste un unico tecnico dell’Appa preposto al controllo di tutte le antenne poste sul territorio provinciale, che ammontano soltanto a Trento a parecchie centinaia. In pratica, controlli sul rispetto delle emissioni non ne esistono.

Queste vicende non possono essere trattate come eventi che riguardano questo o quel territorio e solo i cittadini di volta in volta interessati ma devono suscitare una riflessione più ampia. Come è possibile che, come dichiarato dal sindaco, il comune non possa fare e dire nulla sulla loro installazione? In quel caso infatti non è bastato il parere negativo della tutela del paesaggio della Provincia per fermare il progetto.

Il sindaco ha sostenuto che il comune era obbligato a dare parere positivo alla richiesta di conformità urbanistica. Approfondendo la questione però ci si rende conto che il comune di Trento qualcosa di più lo poteva fare eccome, attraverso i regolamenti comunali.

Abbiamo appreso anche dalle parole della funzionaria dell’Appa che la legge prevede per i comuni la possibilità di dotarsi di un piano antenne, che permette loro di stabilire le zone nelle quali tali antenne possano esser collocate. Con stupore abbiamo anche saputo che Trento non è dotato di tale piano. siamo di fronte all’ennesima dimostrazione di come si predica bene e si razzola diversamente, quando si parla di questa amministrazione.

Come ben sanno i cittadini siamo pieni di regolamenti, carte del paesaggio, “carte su carte” che come le grida manzoniane riescono perfettamente a bloccare le minime iniziative dei singoli cittadini ma lasciano maglie larghe a brutture e scempi edilizi quando serve.

Questo dell’antenna è un esempio evidente. Il regolamento del comune di Trento ha un regolamento edilizio approvato lo scorso agosto che non dice una parola sul settore telecomunicazioni e sulle installazioni di questo tipo, quando la stessa legge provinciale citata dal sindaco lo autorizzerebbe eccome a intervenire (L’art. 3, comma 3 recita che “Nel regolamento edilizio comunale, i comuni possono individuare i siti sensibili provvedendo in tal caso anche alla loro individuazione cartografica e introdurre, con riferimento ai medesimi, disposizioni volte ad assicurare il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti di telecomunicazione). Senza regole in proposito, per forza ogni posto va bene.

Dovrà essere cura della prossima amministrazione un piano attento e serio in proposito, che avrebbe certamente evitato, se scritto correttamente, quanto successo a Montevaccino e quanto rischia di accadere a Cortesano e a Gazzadina.

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Giulia Bortolotti

Candidata sindaca per Onda, Movimento 5 stelle, Rifondazione Comunista

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