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HOMINA E PASTIFICIO FELICETTI * “CONVERSAZIONI IN QUOTA”: «CICLO DI INCONTRI, TRA GLI OSPITI L’ALPINISTA IRANIANA NASIM ESHQI E LO SCRITTORE ALBINO FERRARI»

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12.25 - mercoledì 31 luglio 2024

 

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

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HOMINA E PASTIFICIO FELICETTI VALORIZZANO LA MONTAGNA CON “CONVERSAZIONI IN QUOTA”.

Il ciclo di incontri ideati e organizzati dall’agenzia bolognese per il brand trentino della pasta vuole valorizzare le altitudini come luoghi d’elezione per la riflessione e la crescita della conoscenza e dell’autoconsapevolezza. Tra gli ospiti d’eccezione l’alpinista e attivista iraniana Nasim Eshqi e lo scrittore Marco Albino Ferrari.

Homina, agenzia di pubbliche relazioni specializzata nella consulenza e nella comunicazione d’impresa, in attività da oltre 30 anni, ha sviluppato per Pastificio Felicetti Spa il format Conversazioni in quota, un ciclo di incontri che nasce con l’intento di valorizzare le altitudini come luoghi d’elezione per la riflessione e la crescita della conoscenza e dell’autoconsapevolezza, attraverso il confronto tra visioni del mondo differenti.

Il programma prevede una serie di conversazioni a due con un conduttore e un ospite, per esplorare temi in connessione all’ambiente montano. Questi incontri, rivolti agli stakeholder territoriali di Felicetti, rappresentano un itinerario “in quota” con l’obiettivo di approfondire la relazione tra l’uomo e le terre alte attraverso la condivisione di esperienze, competenze, percezioni e sensibilità diverse. Teatro degli eventi è il nuovo stabilimento Felicetti di Molina di Fiemme, dove il pubblico può osservare le linee produttive in funzione dalle ampie vetrate interne e dove, al termine della serata, nella cucina-laboratorio del pastificio viene offerta una cena preparata da grandi chef esperti nella valorizzazione dei prodotti della montagna, con menu dove spiccano i piatti a base di pasta Felicetti.

Il primo incontro, “Mal di Montagna”, ha esplorato quel “bisogno” di ambiente montano che in molti, pur con storie ed esperienze diverse, sentono proprio, condividendo l’incapacità di allontanarsi dalle alte quote e l’esigenza di farvi ritorno. Questo sentimento è stato paragonato al “mal d’Africa”, con i luoghi fisici che diventano luoghi interiori cui ci si lega per sempre. Ospite del primo appuntamento, in aprile, è stato lo scrittore Marco Albino Ferrari, una delle voci più autorevoli della cultura delle terre alte, intervistato dall’antropologo e blogger Pietro Lacasella.

A chiudere la serata, la cena stellata a quattro mani a cura degli chef Alessandro Gilmozzi (El Molin di Cavalese, una stella Michelin e stella verde) e Marco Galtarossa (Villa Elena, Bergamo, una stella Michelin).

Nel secondo incontro, “Limiti e Confini”, il tema è stato l’altitudine non solo come esperienza estrema della prova fisica, ma anche come elemento di libertà e uguaglianza. L’esplorazione di territori poco conosciuti, o addirittura preclusi, può essere sia interiore che esteriore, e le terre alte rappresentano uno dei luoghi maggiormente legati alla crescita della consapevolezza.

La protagonista dell’incontro è stata Nasim Eshqi, free climber e attivista per i diritti umani, unica alpinista iraniana a praticare a livello professionale l’arrampicata all’aperto, che ha parlato della sua storia e del suo rapporto con la montagna e la libertà guidata dalle domande di Sofia Farina, fisica dell’atmosfera e comunicatrice scientifica, membro del board della Commissione Internazionale della Protezione delle Alpi, nonché anima del progetto di divulgazione L’Altramontagna (https://www.ildolomiti.it/altra-montagna).

Eshqi e gli ospiti dell’incontro hanno concluso la serata nella cucina-laboratorio del pastificio con una cena a firma del cuoco e ristoratore Alfio Ghezzi, patron di Senso Mart (Rovereto, una stella Michelin) e di Inalto Dolomites (Moena).

“Conversazioni in quota rappresenta un viaggio attraverso i valori delle altitudini, con un invito al pubblico a conoscere meglio questi luoghi, fonti inesauribili di sentimenti e riflessioni” commenta Omer Pignatti, amministratore delegato di Homina. “L’iniziativa di Homina e Pastificio Felicetti – spiega Pignatti – è un’occasione per esplorare nuovi orizzonti, sia fisici che valoriali, in compagnia di voci autorevoli e appassionate. Per Felicetti, si tratta di ribadire con forza il proprio ruolo di ambasciatore dell’unicità dell’ambiente montano attraverso i suoi prodotti di altissima qualità, e di farsi parte attiva nella propria comunità, aiutando a tramandarne i valori sociali e a preservarne le incredibili bellezze ambientali”.

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