(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Un’altra volta ci si trova a dover discutere sul rapporto orso-uomo in Trentino. Un problema che ha raggiunto da tempo il “punto di non ritorno”, e che necessita di una politica decisa e autonoma da parte della politica trentina anche in coesione con Bolzano e Innsbruck.
È sconcertante che a Dro si sia rischiato di assistere nuovamente ad un’aggressione mortale. Stavolta verso un turista francese. E per aggiungere preoccupazione alla già grave situazione attuale, come riportato dai quotidiani locali, il giorno stesso in cui il Presidente Fugatti ha ordinato l’abbattimento di Kj1, risulta che un altro orso abbia inseguito un biker verso Vezzano e che miracolosamente quest’ultimo si sia messo in salvo.
Tutto ciò è ormai inammissibile, insopportabile per le nostre genti e compromette la vivibilità della montagna, l’economia come la sua appetibilità a livello turistico. E lo dimostra il fatto che le popolazioni della Val di Sole abbiano deciso (giustamente) di avviare l’iter di una raccolta firme proprio per manifestare ufficialmente come la gestione dei grandi carnivori sia ormai fuori controllo e come essa danneggi in maniera tangibile gli usi, i costumi e la vita dei loro territori. La posizione dei Consiglieri provinciali PATT Walter Kaswalder e Maria Bosin è chiara: sostegno totale sia all’ordinanza del Presidente della Provincia come alla comunità della Val di Sole. Autonomia è responsabilità. Autonomia è buon governo. Autonomia è legiferare a favore delle nostre comunità.
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Consiglieri Provinciali PATT
Walter Kaswalder Maria Bosin
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Foto archivio