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MAGNIFICA COMUNITÀ FIEMME * CONVEGNO CAVALESE (TN): «”UN DEMANIO COLLETTIVO SFIDE DI FRONTE ALLE SFIDE DEL TERZO MILLENNIO”, 5/7 ORE 14.30»

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10.45 - mercoledì 26 giugno 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Il 5 luglio a Cavalese un convegno per parlare del ruolo dei demani collettivi nei circuiti di tutela e valorizzazione delle risorse ambientali, in particolare modo delle acque.

La Magnifica Comunità di Fiemme guarda al futuro. E lo fa interrogandosi su quali strategie adottare per affrontare le sfide del Terzo Millennio. Centrale è la questione della sostenibilità economica, ora che la tempesta Vaia e la conseguente epidemia di bostrico hanno consumato il patrimonio che l’ente generalmente tagliava in oltre 20 anni. I cambiamenti climatici, le dinamiche del mercato, le normative in continua evoluzione impongono un cambio di paradigma. Il legname non potrà più essere la rendita primaria dell’ente, che sempre più dovrà saper far fruttare gli altri benefici che il bosco mette gratuitamente a disposizione, i cosiddetti “servizi ecosistemici”: conservazione della biodiversità, stoccaggio e sequestro del carbonio, servizi di regolazione idrica, conservazione del suolo e servizi ricreativi concorreranno insieme alla costruzione di una prospettiva di lungo termine per il futuro di un demanio collettivo quasi millenario – il riconoscimento giuridico ufficiale risale al 1111 con i Patti Ghebardini – che ha un ruolo non solo identitario, ma anche economico e sociale.

Partendo da queste considerazioni e con un particolare focus sulla titolarità della risorsa idrica, venerdì 5 luglio alle 14.30 nello storico palazzo dell’ente a Cavalese, si terrà un convegno dal titolo “La Magnifica Comunità di Fiemme: un demanio collettivo di fronte alle sfide del terzo millennio”. “Fino ad ora alla Magnifica Comunità di Fiemme non è mai stata riconosciuta e valorizzata, se non per l’uso civico della pesca, quella titolarità sulle acque che sia la Cassazione che la normativa (con la Legge 168/2017) le assegna”, spiega lo scario Mauro Gilmozzi. “Per capire quali sono i margini per il riconoscimento dei diritti dei Vicini sulle acque, abbiamo firmato un accordo con la facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Trento. Lo studio ha definito quali sono gli spazi che la normativa europea, nazionale e provinciale sulle derivazioni idriche lascia aperti per qualche sfruttamento di tale proprietà, sia in termini di compensazione nei confronti dei concessionari già operanti sul territorio nell’ambito della produzione di energia idroelettrica, sia in termini di utilizzabilità diretta. L’auspicio è che l’approfondimento giuridico che presenteremo al convegno sia la base sulla quale costruire un dialogo costruttivo e proficuo con le istituzioni pubbliche per giungere al riconoscimento di quello che noi riteniamo un diritto dei Vicini”.

 

Il programma del convegno è strutturato in due momenti differenti.

Alle 14.30, dopo i saluti delle autorità, Daria de Pretis, vicepresidente emerita della Corte costituzionale e professoressa emerita dell’Università di Trento, introdurrà le relazioni degli ospiti, tutti di alto profilo. Il professore di diritto costituzionale Damiano Florenzano presenterà lo studio di UNITN su “Il regime proprietario delle acque nella Magnifica Comunità di Fiemme e gli spazi per un possibile sfruttamento a fini idroelettrici o per altri impieghi industriali del bacino idrografico”. Seguiranno gli interventi di Vincenzo Cerulli Irelli, professore emerito di diritto amministrativo all’Università di Roma “La Sapienza”, su “Forme organizzative e forme di gestione autonoma dei bene collettivi. Il caso della Magnifica Comunità di Fiemme”; Giorgio Pagliari, professore di diritto amministrativo all’Università di Parma, su “La legge 168/2017: un ponte tra passato e futuro dei domini collettivi”; Antonio Iannarelli, professore di diritto agrario all’Università di Bari, su “La disciplina dei domini collettivi e la Magnifica Comunità di Fiemme”.

Dopo una breve pausa, si riprenderà alle 17 con una tavola rotonda, coordinata dalla giornalista Monica Gabrielli, sul ruolo dei demani collettivi nei nuovi circuiti di tutela e valorizzazione delle risorse ambientali. Parteciperanno al dibattito lo scario Mauro Gilmozzi, l’assessore provinciale Mattia Gottardi, il Magnifico rettore dell’Università di Trento Flavio Deflorian, il presidente del Consiglio delle Autonomie Paride Gianmoena e il presidente dell’Associazione ASUC Trentine Robert Brugger.

L’ingresso al convegno è libero, fino ad esaurimento posti.

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