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ON. URZÌ (FDI) * GIUSTIZIA ITALIANA: “ VIA L’ERGASTOLO PERCHÉ È STRESSATO DAL COVID, COSÌ SI COLPISCE PER LA SECONDA VOLTA LA VITTIMA”

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14.01 - domenica 21 luglio 2024

Stressato dal Covid, via l’ergastolo – Urzì (FdI): così si colpisce per la seconda volta  la vittima.

Applicazione di attenuanti, riconoscimenti di stati “provvisori” di confusione personale e mentale: le cause di giustificazione per gli autori di brutali delitti di omicidio fioriscono nei pronunciamenti dei giudici italiani.

Il rinvio (con annullamento della sentenza dell’ergastolo) alla Corte d’Assise d’Appello del giudizio verso l’assassino (a questo punto di nuovo soltanto presunto in attesa di sentenza definitiva) di una ragazza senza alcuna colpa, la studentessa di Medicina, originaria di Favara, in provincia di Agrigento Lorena Quaranta, fa riflettere e un po’ anche indignare.

Anche per la motivazione: considerare se lo stress da Covid (eravamo a marzo 2020) possa giustificare l’attenuazione delle  “responsabilità penali”. E quindi possa cancellare l’ergastolo.

Ora i giudici sono giudici ma il comune cittadino ogni giorno fa i conti delle donne massacrate e delle sistematiche messe in discussioni delle condizioni di lucidità mentale dell’assassino. Spesso avvertite come pretesti difensivi più che condizioni reali.

Tutto sembra relativizzarsi dopo che il funerale è fatto. Anche quello di una ragazza che sognava di concludere i suoi studi e si è trovata le mani al collo che le hanno impedito di continuare a respirare, ridere, sognare e vivere. Però potrebbe essere stato lo stress del suo assassino.

Perché altri milioni, decine di milioni di italiani non hanno ucciso i propri conviventi allora? Perché ci si contiene e si usa la ragione anche di fronte al peggiore stress. Se no dovremmo finire quasi per comprendere le ragioni di tanti omicidi di donne (e non lo faremo mai perché sono orribili ed insostenibili ragioni) e dovremmo cominciare a provare pietà verso i carnefici e non le vittime. Sembra che sia a questo che spingono alcuni pronunciamenti ingessati di giudici.

Ma la pietà per gli assassini ed il riconoscimento delle attenuanti per lo stress (oggi), per disagi emotivi (domani) farà invece sembrare due volte vittime le donne che sono state uccise. No, pronunciamenti così lasciano ciascuno di noi libero di non sentirsi d’accordo.

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Lo ha dichiarato l’On. Alessandro Urzì di Fratelli d’Italia

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