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Intervista a Giuseppe Varagone – Segretario Uil Fpl Sanità del Trentino

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PATT * ACQUA E PRODUZIONE ENERGIA IDROELETTRICA: MARCHIORI, «SONO DA SEMPRE UNO DEI PILASTRI DELL’AUTONOMIA, LA PROPRIETÀ DEVE ESSERE PUBBLICA»

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11.51 - mercoledì 3 luglio 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

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Patt: La partita dell’energia è strategica per dare sicurezza alla nostra Autonomia. Sono giorni decisivi per il settore dell’energia in Trentino: la formalizzazione dell’offerta da parte di una cordata di privati per l’acquisto del 40% delle quote di HDE detenute da Macquarie ha avviato il periodo di 20 giorni per esercitare la prelazione dei soci pubblici. In contemporanea, finalmente, si aprirà in Consiglio provinciale la discussione sulla mozione del PATT a prima firma del Consigliere Kaswalder, assieme ai colleghi Maria Bosin e Luca Guglielmi, che mira a riportare totalmente in capo all’ente pubblico la proprietà degli impianti di produzione dell’energia idroelettrica trentini aprendo, in prospettiva, ad un azionariato diffuso.

Se da un punto di vista finanziario la questione è delicata, sia per le cifre in gioco (poco meno di 400 milioni di euro), che per tutta la partita del rientro dell’investimento e delle gare sulle concessioni, appare evidente che dal punto di vista politico e strategico non ci possono essere dubbi: l’acqua e la produzione di energia idroelettrica sono da sempre uno dei pilastri dell’Autonomia e la proprietà non può che essere il più possibile pubblica.

Non si può prescindere da questo dato di fatto: le strategie economiche e finanziarie e i giochi di potere interni alla compagine sociale non possono offuscare questo elemento basilare. Se si vuole impostare una politica sinceramente autonomista non ci possono essere dubbi su come comportarsi di fronte a questa partita. Certo, ci sarebbe da chiedersi come mai in passato si è optato per alienare a privati una quota così importante della società, ma il passato ormai conta fino ad un certo punto e bisogna guardare al futuro. Soprattutto in un momento storico che impone scelte più oculate quando si considerano le risorse pubbliche, un investimento nelle energie rinnovabili, che sta già sollevando l’interesse dei privati in genere più sensibili del pubblico alla remuneratività delle operazioni finanziarie, appare strategico e da cogliere al volo.

Un’operazione di questo tipo, poi, consentirebbe anche di aprire ad un’ulteriore, interessante prospettiva: l’impegno economico dei soci pubblici potrebbe essere coperto tramite l’emissione di obbligazioni rivolte ai cittadini trentini così da coinvolgerli direttamente in un investimento che punta sul territorio, sull’ambiente e sulla sostenibilità. Insomma sullo sfondo si può delineare la costituzione di una grande public company in cui a vincere è il sistema trentino in generale e la sua capacità di autogovernarsi.

Come autonomisti sosteniamo con forza l’opportunità che ci si pone davanti e riteniamo che ora, essendosi aperto il periodo in cui esercitare il diritto alla prelazione sulle quote in vendita, non possiamo permetterci di fare gli spettatori inermi.
Ma siamo anche consapevoli che questo è solo il primo passo che deve portare nei prossimi anni ad un serio dibattito su come impostare la sfida delle concessioni, uscendo anche dagli schemi dell’iperliberismo della normativa europea sulla concorrenza se è vero com’è vero che altri stati dell’Unione stanno bypassando il problema nell’interesse dei cittadini. La sfida è saper trovare il giusto riconoscimento anche economico per chi vive i territori, soprattutto di montagna, e ne sopporta i disagi dovuti all’orografia e alle opere di sfruttamento delle risorse naturali impedendo lo sfruttamento fine a se stesso.
La sfida che abbiamo davanti non è di una parte politica, ma deve vedere uniti tutti coloro che si riconoscono nei valori dell’autonomia.

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Simone Marchiori
Segretario politico PATT

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