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QUESTURA DI BOLZANO * MALTRATTAMENTI: «VÌOLA IL DIVIETO DI AVVICINAMENTO E MASSACRA DI BOTTE L’EX MARITO, ARRESTATA 38ENNE»

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08.52 - martedì 23 luglio 2024

Sono quasi all’ordine del giorno, purtroppo, le richieste di aiuto a seguito delle quali le Forze di Polizia sono chiamate ad intervenire d’urgenza per far fronte a gravi situazioni di violenza domestica. Quanto accaduto nella serata di domenica, tuttavia, ha lasciato esterrefatti anche i Poliziotti che sono stati inviati a risolvere una situazione del tutto inusuale.
Nel caso di specie, una pattuglia della Squadra “Volanti” è stata chiamata ad intervenire d’urgenza nel Quartiere San Quirino, a Bolzano, a seguito di una segnalazione fatta da alcuni inquilini sul numero di emergenza “112 NUE” e pervenuta alla Centrale Operativa della Questura, nella quale si faceva riferimento ad una violenta lite domestica tra coniugi.
Intervenuti immediatamente in applicazione ai protocolli previsti dal Codice “SCUDO”, gli Agenti sin dall’ingresso dello stabile hanno potuto notare una donna che fuggiva dall’appartamento segnalato, salendo le scale di corsa per raggiungere il tetto, mentre davanti alla porta d’ingresso si notavano diverse tracce ematiche.

La donna veniva immediatamente bloccata al piano superiore mentre altri Poliziotti si prestavano a soccorrere l’ex marito, un 40 bolzanino residente in Città. Il malcapitato, che si presentava con il volto ricoperto da sangue, graffi, ematomi, in preda all’agitazione ed allo sgomento, dolorante per le numerose ferite, riferiva agli Agenti che la responsabile della violenta aggressione che aveva poco prima subito era la ex moglie, che si era data alla fuga sui tetti. Dopo aver condotto la donna negli Uffici di Largo Palatucci, gli Agenti ricostruivano quanto poc’anzi accaduto: la vittima, che da qualche tempo aveva interrotto la relazione con la moglie, destinataria in seguito di un Divieto di Avvicinamento e di Contatto nei suoi confronti per precedenti atti di violenza, aveva passato la serata in compagnia di due amiche e dei loro figli; durante la serata le due donne erano uscite per fare una passeggiata con il cane e, in strada, si erano incrociate con l’ex moglie del loro amico, la quale, alla loro vista, aveva iniziato ad aggredirle e ad insultarle, tentando di strangolarne una ed accusando entrambe di averle “sottratto” il marito.

Le donne, impaurite, rientravano precipitosamente in casa, inseguite dall’esagitata che riusciva in questo modo ad entrare prima nel condominio e, di seguito, anche nell’appartamento dalla quale era stata allontanata con provvedimento dell’Autorità Giudiziaria, venendo subito a contatto con l’ex marito.
Nonostante l’uomo abbia cercato in tutti i modi di frenare la furia della ex coniuge, quest’ultima iniziava ad insultarlo, a lanciargli addosso piatti e suppellettili ed a percuoterlo violentemente con schiaffi, pugni, calci e graffi.
Solo l’immediato intervento degli equipaggi della Squadra “Volanti” della Polizia di Stato – allertati dalle due amiche della vittima – poneva fine al pestaggio, inducendo la donna alla fuga sui tetti, la quale, però, come si è detto, veniva bloccata subito dopo.

Dopo aver fatto intervenire l’Ambulanza ed i Sanitari del 118, in considerazione della gravità delle lesioni subite, l’uomo veniva trasportato al Pronto Soccorso e quindi ricoverato all’Ospedale San Maurizio ove veniva diagnosticato con prognosi di 20 giorni s.c. per le diffuse contusioni al volto ed in altre parti del corpo.

In Questura, dall’esame delle informazioni contenute nella Banca Dati del Ministero dell’Interno emergeva come non si trattasse della prima volta in cui le Forze di Polizia erano state chiamate per dirimere controversie tra i due, tanto che alla donna era stato di recente notificato il summenzionato Provvedimento della Autorità Giudiziaria.

La successiva perquisizione personale alla quale veniva sottoposta la donna consentiva di rinvenire circa 400 Euro e una videocamera, da essa rubati durante l’aggressione all’ex merito: la refurtiva veniva immediatamente restituita all’avente diritto.
Al termine degli atti di Polizia Giudiziaria la donna, in considerazione dell’accaduto e della gravità delle lesioni provocate al marito, veniva di chiarata in arresto per i reati di rapina e violazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento.
Nel corso dell’intervento, inoltre, emergeva la figura del fratello dell’esagitata, un 43enne venuto apposta dall’Emilia Romagna per sostenere la sorella: costui, dapprima, aveva incitato la sorella ad aggredire l’ex marito con frasi del tipo “AMMAZZALO, AMMAZZALO !!”, per poi, nelle concitate fasi dell’intervento della Polizia, cercare in tutti i modi di evitare che la sorella entrasse nella vettura di servizio, opponendo resistenza agli Agenti e venendo per questo motivo denunciato all’Autorità Giudiziaria.
Per gli stessi motivi, il Questore della Provincia Autonoma di Bolzano Paolo Sartori ha emesso nei confronti dello stesso la Misura di Prevenzione Personale del Foglio di Via Obbligatorio, con Divieto di far ritorno a Bolzano per i prossimi 3 anni.

“Sono sempre più i casi in cui le Forze di Polizia sono chiamate ad intervenire per far fronte a violenti episodi di maltrattamenti in famiglia, che rappresentano in sé, tra l’altro, preoccupanti esternazioni di problematiche di carattere culturale, le quali troppo spesso colpiscono vittime non in grado di difendersi – ha evidenziato il Questore Sartori –. La singolarità di questo episodio, nel quale il ruolo di vittima lo ha un uomo, rafforza ancor più l’idea di come le situazioni di criticità che affliggono la nostra società debbano necessariamente essere affrontate facendo rete tra Istituzioni, Enti locali, Centri antiviolenza ed Associazioni di volontariato. La Polizia di Stato è da sempre in prima linea, anche con Progetti specifici, nell’indicare percorsi di presa di coscienza e di consapevolezza del disvalore di quanto commesso, con l’obiettivo, altresì, di aiutare le vittime a difendersi, a chiedere aiuto ed a denunciare le violenze subite”.

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