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QUESTURA DI BOLZANO – POLIZIA POSTALE * FALSO TRADING ON-LINE: «34 I CASI TRATTATI NEGLI ULTIMI DODICI MESI, PER 3.1 MLN DI PROFITTI ILLECITI»

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10.44 - giovedì 8 agosto 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

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Continua l’attività di contrasto alle attività predatorie online, da parte della Polizia Postale anche attraverso il monitoraggio attivo della rete e l’impegno nell’opera di prevenzione.

Numerosi sono ancora i casi di illeciti legati al fenomeno del falso trading online denunciati presso la Sezione Operativa per la Sicurezza Cibernetica di Bolzano, conseguenza anche dell’aumento del numero di siti internet che propongono programmi speculativi, apparentemente redditizi.

La denuncia da parte del cittadino, qualora essa sia tempestiva, prevede l’immediata attivazione dei canali di Cooperazione Internazionale. I flussi finanziari, per la maggior parte dei casi sono indirizzati all’estero, e pertanto il recupero delle somme versate risulta quantomai difficoltoso ed improbabile.

Dalle evidenze acquisite nella più recente azione di contrasto ai fenomeni criminali di carattere finanziario, l’utente solitamente viene contattato dopo aver risposto ad annunci pubblicitari presenti sui social network, che offrono lauti guadagni e alti interessi, utilizzando investimenti su piattaforme online di trading.

Una volta contattata la vittima tramite dei call center fittizi spesso con numerazioni inglesi o con utenze apparentemente italiane, i cui operatori parlano correttamente la lingua italiana, il falso trader propone investimenti e segue passo-passo il cliente, guidandolo sia nelle prime fasi di registrazione al sito che nella tipologia di investimento.

All’utente appare quindi visibile sullo schermo, dopo la registrazione online, l’importo da lui versato e apparentemente disponibile all’interno del suo profilo. Tutto questo fornisce al cliente la falsa sicurezza di avere investito in una piattaforma di investimento legale e redditizia. Il versamento iniziale che si attesta quasi sempre in euro 250, aumenta progressivamente grazie ai successivi versamenti di denaro, fino ad arrivare, in alcuni casi a importi di oltre un milione di euro.

Dietro a quel numero che appare sul monitor e all’interno di quel profilo non vi è nulla. Non vi è denaro e nemmeno l’interesse promesso. Solo un portale virtuale privo di sostanza.

Il persistente e giornaliero contatto con il falso consulente finanziario porta la persona a sostenere l’investimento per diversi anni fino ad accorgersi nel tempo, dell’impossibilità di recuperare il capitale.

Un’ulteriore beffa da parte dei truffatori si ha in un secondo momento quando, per recuperare quanto versato, viene richiesto sempre via telefono, il pagamento di un anticipo o di una tassa che consentirebbe lo sblocco del capitale investito. Niente di più falso. A nulla valgono queste richieste, se non alimentare ancora i conti fraudolenti, localizzati spesso a Malta, Lituania, Portogallo, Inghilterra, Polonia e diversi paesi del mondo.

Ultimamente per eludere i controlli bancari i truffatori convincono la vittima a versare il denaro in criptovaluta, che viene a sua volta trasferita su altri conti virtuali.

Molti denunciati fino al momento della presentazione della querela non hanno la percezione di avere a che fare con una frode, tanto è il clima di fiducia che i falsi trader instaurano con le loro vittime.

E’ utile ricordare che ogni attività di investimento è riservata ai soggetti autorizzati dalla CONSOB. Nella stragrande maggioranza dei casi l’operatività dei soggetti NON AUTORIZZATI, privi dei requisiti patrimoniali e organizzativi, verificabili anche in rete, si sostanzia in una TRUFFA.

Se si viene contattati da un soggetto o ti imbatti in un sito web che ti propone l’apertura di un conto di trading o l’adesione a iniziative aventi ad oggetto “programmi di investimento” per i quali ti chiedono il versamento di una quota iniziale anche modesta (solitamente 250,00 euro) e ti offrono un RENDIMENTO “fuori mercato”, non accettare

Per il suo quotidiano impegno, la Polizia Postale rimane a disposizione per casi di richieste relative a questo tipo di investimento virtuale. Una prima verifica può essere effettuata anche attraverso la rete e le recensioni in internet, che spesso sono già un segnale importante per questo tipo di truffa.

(34 i casi trattati negli ultimi dodici mesi per un totale di 3.138.848 Euro di profitti illeciti)

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